Jazz di Capodanno

25^ storica edizione del festival invernale dell’Umbria a Orvieto. Attesi 150 musicisti

Celebra e festeggia i 25 anni, un/quarto di secolo, l’Umbria Jazz Winter, in programma ad Orvieto nel tradizionale periodo che oscilla fra il 28 dicembre e il giorno di Capodanno. Un suono praticamente ininterrotto e inarrestabile, di qualità, sottofondo e assoluto protagonista dell’ormai consolidata rassegna promossa dalla Fondazione di Partecipazione Umbria Jazz presieduta da Renzo Arbore in collaborazione con il Comune di Orvieto e sostenuta, fra gli altri, dalla Regione, dalla Fondazione della locale Cassa di Risparmio e dall’Associazione TeMa. A organizzare e definire il cartellone ha pensato Carlo Pagnotta, propellente della manifestazione, che nell’inverno del 1993 era riuscita ad arricchire il panorama musicale nazionale. L’edizione inaugurale rallegrò gli appassionati spettatori fino al 3 gennaio del 1994 per riproporsi nel periodo più assolato a Perugia.
Un centinaio gli appuntamenti, fra concerti, esposizioni, incontri e degustazioni enogastronomiche; 25 gruppi e quasi 150 musicisti chiamati all’esibizione nelle aree storiche e suggestive della città umbra.
Intanto, gli artisti. Riconoscimento di Jason Moran con ‘In my mind-Monk at town hall’ per il centesimo anniversario della nascita di Theolonious Monk. Non solo la riproposizione del 1959 a New York, ma uno spettacolo nuovo, originale, multimediale con la musica miscelata alle immagini e alle parole di Monk. Marc Ribot protagonista con il Trio e con The Young Philadelphians. Novità assoluta per il nostro Paese la partecipazione di Jazzmela Horn, negli Stati Uniti considerata star del panorama al femminile, in grado di ottenere un paio di anni fa la prestigiosa Theolonious Monk Institute International Jazz Competition e la Sarah Vaughan International Jazz Vocal Competition. Immancabili gli arrivi da New Orleans del blues di Little Freddie King e del quartetto vocale The Mystics. Spettacolarità targata South Carolina e firmata dal Benedict Gospel Choir con gli attesi quaranta elementi per un inevitabile coinvolgimento degli interessati partecipanti.
Rappresentato anche il jazz italiano, che continua l’espansione qualitativa e quantitativa. Alla ribalta il Trio di Roma, storica band degli anni Sessanta, punto di partenza per Roberto Gatto, Enzo Pietropaoli e Danilo Rea, che suonerà anche in coppia con Gino Paoli con ospite speciale Flavio Boltro. Omaggio ai brani di Joni Mitchell da parte di Julian Oliver Mazzariello ed Enzo Pietropaoli. Oscillano fra Napoli e il Brasile, core e coracao, Gabriele Mirabassi, Roberto Taufic e Huw Warren. Maria Pia De Vito sarà accompagnata dal suono del pianoforte di Rita Marcotulli. In programma anche le musiche di Francesco Bearzatti, Giovanni Guidi e Michele Rabbia; del quartetto di Fabrizio Bosso con The Licaones di Francesco Bearzotti, Paolo Mappa, Oscar Marchioni e Mauro Ottolini; del trio formato da Riccardo Biseo, Massimo Moriconi e Gegè Munari e un altro di Roberto Gatto, Piero Odorici e del bassista stelle e strisce Daryl Hall. Non mancheranno le sonorità dei toscani Funk Off; del sassofonista Luca Velotti per anni con Paolo Conte e del gruppo Sugarpie&The Candymen di Filippo Bianchini.
Le tonalità particolari del jazz saranno accompagnate soprattutto nell’ora cruciale di un light lunch con gli ‘spaghetti swing’, c
otti e mangiati; degustazioni dell’Orvieto DOC al Teatro Mancinelli e in altri punti della città; da ‘Il Merletto Orvietano’ a Palazzo Coelli; dalla visione degli ‘Strumenti Musicali Antichi’ al Museo Archeologico Nazionale; da ‘La Città di Ippolito Scalza’, fino al 25 febbraio, alla Chiesa dei Santi Apostoli, a cura dell’Opera del Duomo di Orvieto e dalla mostra fotografica al Palazzo dei Sette. Palazzo dei Sette scenario anche degli Incontri con gli scrittori’, nell’ambito del programma ‘Il grillo parlante’ e il 6, 7, 13, 21 e 27 gennaio, di ‘Jazz for Kids’, musica per i più piccoli, a cura della Scuola Comunale di Musica.
Il sindaco di Orvieto Giuseppe Germani, che rilancia l’offerta turistica, ha annunciato visite guidate con percorsi di letture e fino al 10 gennaio del 2018 di illuminazione e luci artistiche.
Orvieto che propone il Presepe al Pozzo della Cava; Babbo Natale a piazza del Popolo; la rievocazione della Natività all’Orto Gi
ardino di San Giovenale e della Befana in piazza della Repubblica; il Mercatino della Città, delle Feste e della Cittaslow; l’Orvieto Tango Winter Festival; le letture di prosa e poesie con le ‘Rose di Pianto’ di Laura Ricci a Palazzo Simoncelli e un seminario di Vincent Van Gogh previsto per il 28 dicembre e promosso da Laura Scattoni.
Happy New Year la notte di San Silvestro alla Sala Expo di piazza del Popolo e, poche ore dopo, raffica di esibizioni per l’intera giornata di Capodanno al Teatro Mancinelli, alla Sala 400, a ‘Il Malandrino Bistrot’, al Museo Emilio Greco, al ristorante ‘Al San Francesco’ e al Duomo nella Messa della Pace&Gospel con il contributo della Diocesi di Orvieto-Todi.

 

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