Intervento di recupero in piazza Santa Croce in Gerusalemme della grande aiuola da parte del Comune e del Garden Club Giardino Romano. Piantate due palme e cinque melograni. La Basilica unita a San Giovanni da un viale alberato
Un ‘corridoio verde’ per l’ormai prossimo Giubileo da piazza Santa Croce in Gerusalemme fino alla Basilica di San Giovanni è l’obiettivo dell’assessore comunale all’Ambiente, all’Agricoltura e al Ciclo dei Rifiuti Sabrina Alfonsi. La rivelazione è emersa nel corso dell’intervento di recupero congiunto fra l’amministrazione del Campidoglio con il Garden Club Giardino Romano, che ogni anno offre il sostegno per un’area della capitale. La scorsa stagione l’attenzione era stata posta su piazza del Popolo. Nell’occasione la preferita è Piazza Santa Croce in Gerusalemme.
L’iniziativa, organizzata in concomitanza con la Giornata dei Giardini, prevede il ritorno di altre due palme oltre alla coppia già esistente e, per colorare la grande aiuola, la posa di un gruppo di melograni, cinque, dai fiori rossi. “La palma è il simbolo dei martiri, il rosso del fiore del melograno ricorda il sangue di Gesù Cristo e il bianco rappresenta la purezza”. Soddisfazione da parte di Gloria Viero Melchiorri, presidente dell’associazione, una delle più antiche d’Italia.
La gestione e la cura dell’area a cielo aperto, proprio di fronte la Basilica-Monastero, naturalmente, è del Servizio Giardini del Comune di Roma, che può contare anche su altri sessanta operatori, scaglionati nell’assunzione, come ha ricordato l’assessore Sabrina Alfonsi. Ventuno, fra l’altro , sono stati già inseriti nell’organico.
Da Piazza Santa Croce in Gerusalemme, fra Porta Maggiore e San Giovanni, inizia il collegamento alberato lungo viale Carlo Felice, che, nell’Anno Santo, sarà probabile meta dei fedeli in arrivo da ogni angolo del pianeta. Su quella strada, oltre al traffico veicolare, figurano le rotaie per il passaggio della linea ‘3’, che collega la stazione di Trastevere a Valle Giulia. Su quella linea ferrata transitava anche l”8′, fra ‘Casaletto’ e ‘Labicano’.
Santa Croce in Gerusalemme è una delle sette chiese dell’itinerario del pellegrinagio disegnato e celebrato da San Filippo Neri, con Ssn Pietro, Santa Maria Maggiore, San Lorenzo Fuori le Mura, San Giovanni in Laterano, San Paolo Fuori le Mura e San Sebastiano Fuori le Mura.
L’edificazione è iniziata nel 325 dopo Cristo sospinta dal viaggio in Terra Santa di Flavia Giulia Elena, madre dell’imperatore Costantino, che clamorosamente era riuscita a recuperare frammenti della croce di Gesù Cristo. La Chiesa, che poggia le fondamenta sulle rovine di una villa imperiale, Horti Variani ad Spem Veterem, era inizialmente denominata ‘Hierusalem’, probabilmente proprio per indicare quella visita. Un restauro risale al 1743 per volere di Benedetto XIV, che era devoto alla Santa Croce. La Basilica è quotidianamente visitata da numerosi fedeli.