Fiori per le api

‘Bee the Future’ è il progetto di Eataly e Slow Food per migliorare le condizioni per gli impollinatori

‘Fiorin fiorello… l’ambiente è bello…’: il datato e adattato ritornello, tanto per completare la serie delle rime, è utile per illustrare il progetto ‘Bee the Future’ promosso da Eataly, dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità e dall’Università di Palermo. L’originale iniziativa prevede la semina di uno studiato miscuglio biologico prodotto in Italia in almeno cento ettari. Complessivamente. Da nord a sud.
Le zone interessate finora dall’intervento con il mix di semi preparati dalla specializzata azienda modenese Arcoiris sono quelle dove le api e gli altri impollinatori vivono i maggiori disagi. Ad essere coinvolti sono soprattutto gli agricoltori, gli apicoltori e gli interessati alla generale tutela dei paesaggi. I semi biologici, nell’ambito di questa riqualificazione e salvaguardia ambientale, sono consegnati gratuitamente dalla società emiliana, impegnata anche nella ricerca e nella riscoperta delle antiche sementi.
La difesa del suolo e, contemporaneamente anche il criticato continuo, costante e irrecuperabile consumo, è sostenuta dal FAI, da Legambiente, da Slow Food e dal WWF attraverso un percorso parlamentare, che in Europa ha solo l’esempio simile in Germania. Le fioriture, oltre a richiamare le api, animali rilevatori della condizione ambientale, sono in grado di migliorare anche lo stato del terreno dannosamente sfruttato dalle monocolture intensive, dalle serre e dai pesticidi. I semi potrebbero essere dispersi, oltre che nelle campagne, anche negli spazi urbani e nei giardini domestici.
L’iniziativa, dopo essere stata presentata nel 2018 al Salone del Gusto di Torino nel corso di Terra Madre, è stata rilanciata nella capitale negli spazi di Eataly, all’ex Terminal dell’Ostiense. Il progetto, ‘Bee the Future-100 ettari per il futuro delle api’, attraverso il miscuglio dei semi biologici di una decina di specie mellifere, è stato illustrato, fra gli altri, dal docente dell’Università di Palermo Francesco Sottile, che è anche responsabile del Campus con i quasi 3 mila metri/quadrati già multicolorati e profumati; dal massimo rappresentante di Eataly Andrea Guerra e da alcuni coltivatori agricoli e da apicoltori italiani.
‘Agricoltori Resistenti’, sono stati denominati chi è impegnato in questa attività in grado di migliorare il rispettivo territorio. Le api sono garanzia della biodiversità. Gli esperti ritengono siano a rischio una settantina di specie agricole senza le api. Una perdita grave per l’agricoltura, l’ambiente e l’umanità. Il selezionato e ricercato miscuglio, italiano, biologico e non ibrido, è sufficiente ad attirare l’interesse delle api e degli altri insetti impollinatori. L’iniziativa sostenuta da Eataly e da Slow Food consente anche di creare una rete di agricoltori di tutte le aree della nostra penisola in particolare difficoltà, dove il numero delle api e degli altri impollinatori è in grave e pericoloso ribasso. L’Italia, fra l’altro, è leader nell’offerta di varietà di miele monoflora e il nostro è l’unico Paese dove è stato istituito un particolare registro degli assaggiatori.

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