Patrimonio di biodiversità

Congresso Nazionale di Federparchi. Oltre 200 le aree protette in Italia, leader mondiale per le specie di flora e fauna

L’Italia dei parchi. Un altro modo di pensare l’ambiente. Un grande patrimonio sparso in ogni regione della nostra penisola da salvaguardare e valorizzare. Oltre duecento casseforti di ricchezze, comprese quelle acquatiche, per conservare e sviluppare un’assoluta e originale biodiversità caratterizzata da 24 parchi nazionali, 1 interregionale, 150 regionali, 2 sommersi, un Santuario Internazionale per i Mammiferi Marini e 27 aree marine protette con margini e possibilità di ampliamento del numero e accorpamenti per elevare importanza e dimensioni. Piemonte, Lombardia e Lazio sul virtuale podio delle regioni maggiormente fornite di aree naturalistiche organizzate. Complessivamente sono 820 mila gli ettari di boschi e foreste nei parchi italiani, che svolgono funzioni ecosistemiche essenziali, fra cui l’assorbimento annuale di almeno 145 milioni di tonnellate di anidride carbonica. 502 i comuni interessati e coinvolti dai soli 24 parchi nazionali.
Nel corso del nono Congresso Nazionale di Federparchi, istituita nell’89, sono state rese note anche altre sostanziali cifre, come i 1.700 progetti di ricerca sostenuti nell’ultimo decennio, fra cui le 45 operazioni di reintroduzione e ripopolamento mediamente attivate nei dodici mesi a tutela della biodiversità. In Italia sono a rischio il 45% di animali vertebrati sulle 1.265 specie presenti sul nostro territorio; il 55% delle piante e il 30% dei principali ambienti naturali. Parchi nazionali e aree protette sono anche un importante laboratorio, riferimento per la sostenibilità agroalimentare. Attive e produttive 230 mila aziende per offrire oltre 150, fra DOP, DOC, IGP e IGT, al di là delle certificazioni artigianali e di qualità. Agricoltori, allevatori e pescatori impegnati nella protezione del territorio e delle acque, fonti economiche e occupazionali. Non mancano, quindi, le opportunità nel settore turistico. Almeno 27 milioni le presenze, che portano a 105 mila il livello dei posti di lavoro per un valore di quasi 5 miliardi e 500 milioni di euro.
Forzieri di pregio, che hanno trovato interessi e conferme anche nell’intervento del ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Sergio Costa. Il responsabile del dicastero di via Cristoforo Colombo ha annunciato la formazione di altre sei aree protette di valorizzazione nazionale e l’istituzione dei ‘caschi verdi’ per la natura. Esperti per interventi nel nostro Paese e, su richiesta, anche a livello internazionale. Costa, fra l’altro, ha ricordato che l’Italia ha biodiversità come un intero continente, l’Africa; di voler velocizzare l’iter per l’abbattimento di realizzazioni abusive; di aumentare la videosorveglianza nei parchi; di destinare ulteriori risorse per l’assunzione di personale qualificato e specializzato nelle aree protette; di coinvolgere, in collaborazione con il MIUR, almeno 800 giovani studenti nella formazione soprattutto per l’efficentamento energetico e di dotare di auto elettriche i Carabinieri Forestali e le Capitanerie di Porto e di apparecchi ‘mangiaplastica’ con il sostegno di COREPLA. Fase sperimentale al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Richiesto per il futuro il bilancio ecologico oltre a quello economico.
L’appuntamento elettivo di Federparchi, promosso nella capitale, è stato aperto dall’intervento del presidente Giampiero Sammuri, chiamato a far parte del Consiglio dei quaranta. Sammuri ha preceduto le considerazioni dei numerosi ospiti, fra cui i rappresentanti delle associazioni ambientaliste e di progetti assolutamente originali, come quello illustrato da Paolo Pileri. Una ciclovia da Venezia a Torino, VENTO, che nei quasi 700 chilometri coinvolge una dozzina di province, un poker di regioni, 242 località di 121 comuni. Oltre quaranta le aree protette attraversate o semplicemente accarezzate dalla ‘fettuccia’, che ospitano più di 1.300 beni culturali, storico-architettonici-artistici e patrimonio di 373 fra sapori, profumi e colori. Almeno diecimila le aziende agricole che avrebbero la prospettiva di accogliere annualmente sui 400 mila visitatori. Stimate oltre duemila assunzioni per soddisfare le esigenze lungo lo spettacolare itinerario protetto.

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