Protagonista dell’esposizione a Palazzo Bonaparte il ceko Alphonse Mucha con oltre centocinquanta testimonianze. L’ospite d’onore è la Venere di Botticelli straordinariamente prestata dai Musei Reali di Torino e ammirabile fino all’8 marzo del 2026
Oltre centocinquanta testimonianze abbelliscono e arricchiscono la proposta espositiva di Palazzo Bonaparte, a Roma, su ‘Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione’. “È la più ampia retrospettiva dedicata e riservata all’artista ceko” nato il 24 luglio del 1860 a Ivancice e scomparso il 14 luglio del 1939 a Praga. La mostra, sollecitata da Arthemisia, curata da Annamaria Bava e da Elizabeth Brooke con la direzione scientifica di Francesca Villanti, è articolata in sette sezioni in modo da approfondire il percorso artistico di Alphonse Mucha.
Le fasi dell’allestimento hanno avuto la collaborazione della Fondazione Mucha, fondata nel 1992 da John e da Geraldine Thomsen Mucha, rispettivamente nipote e nuora del protagonista e dei Musei Reali di Torino e il sostegno del Ministero di via del Collegio Romano, dell’Ambasciata e del Centro Ceko, della Regione Lazio e del Comune di Roma attraverso l’Assessorato alla Cultura. Il catalogo è stato pubblicato da Moebius.
La Fondazione con il direttore esecutivo Marcus Mucha, pronipote dell’artista ceko, ha anche annunciato l’apertura di un Museo nel Palazzo Savarin, restaurato e riqualificato, proprio nel centro storico di Praga,
che “diventerà anche la sede permanente del capolavoro ‘L’epopea slava’ e cornice ideale per il patrimonio dell’attività. Un modo per scoprire la vita e l’opera di Mucha evidenziando il contributo dato alla storia dell’arte come pioniere dell’Art Nouveau. La mostra permanente sarà seguita e gestita a Tomoko Sato”.
I riflettori sono rivolti su ‘Donne, icone e muse’; ‘Spiritualismo’; ‘Parigi’; ‘L’Esposizione Universale di Parigi’ del 1900; ‘Botticelli e Mucha: la bellezza femminile tra idealizzazione rinascimentale e icona moderna’; ‘Il fascino della bellezza tra antico e moderno’; ‘Ritorno in patria’ e ‘Lo stile Mucha’.
L’ospite d’onore a piazza Venezia è la suggestiva ‘Venere’ di Sandro Botticelli concessa straordinariamente dai Musei Reali-Galleria Sabauda di Torino, “perfetta sintesi del concetto di bellezza e seduzione”. La “‘Venere'” è stato sottolineato, è “l’icona e la testimonial mondiale del fascino senza tempo e stabilisce un ponte ideale fra l’arte rinascimentale e l’Art Nouveau, il capolavoro quattrocentesco è un dialogo sorprendente con le figure di Mucha, rivelando l’idea di bellezza attraverso i secoli con continuità”. A Palazzo Bonaparte Mucha è proposto attraverso i noti manifesti teatrali, i pannelli decorativi, i calendari e le illustrazioni, i testimoni di un’epoca
in cui l’arte si univa con la vita quotidiana impreziosendo ogni gesto.
Mucha, un po’ per tutti, è stato anche un inventore e un comunicatore, in grado di offrire una forma seducente e riconoscibile. “L’Art Nouveau è stato un movimento che ha rivoluzionato la visione estetica tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento”
La mostra, ‘Alphonse Mucha. Un trionfo di bellezza e seduzione’, può essere visitata per cinque mesi, fino all’8 marzo del 2026, dal lunedì al giovedì nella fascia oraria compresa fra le ore 9 e le ore 19 e 30. Il venerdì, il sabato e la domenica chiusura posticipata alle ore 21.
