Dopo la ristrutturazione riprende l’attività del Teatro dell’Università ‘La Sapienza’. Intanto sperimentale e fino a dicembre. In programma una ventina di serate con 14 spettacoli di prosa e di danza
Quattordici spettacoli diluiti in diciotto serate, in quanto qualche rappresentazione al ‘Nuovo Teatro Ateneo’ dell’Università ‘La Sapienza’ concederà il bis. Il sipario sarà nuovamente rialzato dopo un periodo di chiusura. Un palcoscenico che dalla costruzione del 1935 ha visto l’esibizione di alcuni dei protagonisti assoluti dello spettacolo italiano e anche internazionale, fra cui Dario Fo, “Carmelo Bene, Eduardo De Filippo e Gigi Proietti”, ha sottolineato il vertice dell’ateneo romano Antonella Polimeni. ‘Il futuro è passato qui’ è lo slogan che, oltre alla didattica, accompagna il cartellone 2024 di prosa e di danza allestito per l’occasione dai docenti universitari delle discipline dello spettacolo, in particolare Sonia Bellavia, Vito Di Bernardi, Guido Di Palma e Stefano Locatelli coordinati dal Centro Sapienza Crea-Nuovo Teatro Ateneo gestito da Marco Benvenuti.
“Il palcoscenico universitario deve essere aperto anche alla cittadinanza, in quanto è utile nella funzione di sperimentazione e di formazione se è condiviso con la comunità”, ha continuato il Rettore del’La Sapienza’. Una specie di missione per “un riferimento comune anche di confronto, incontro e di dibattito per onorare la tradizione del teatro” per le giovani promesse, “possibili futuri attori e registi”. La ricerca, la sperimentazione e la formazione hanno caratterizzato l’allestimento del programma trimestrale per riportare l’attitudine e l’abitudine ad avere, dopo tanto tempo, un luogo, un palcoscenico, uno scenario, uno spettacolo, il pubblico e le luci, anche della ribalta.
Dopo l’anteprima, ‘Eraclidi’ di Euripide, con la traduzione di Anna Maria Belardinelli, che riavvia la produzione e l’offerta bloccata dagli interventi di riqualificazione e, poi, dalla pandemia dovuta al Covid-19, le proposte riguardano ‘Roberto Baggio’ di e con Davide Enia il 1° ottobre; ‘La tempesta continua’ di Claudia Puglisi il 10 ottobre; ‘Matrimonio con Dio. Vaclav Nizinskij e la trasfigurazione della danza in luce’ di e con Vito Di Bernardi il 17 ottobre; ‘Storia di un cortile’ di Simonetta De Nichilo il 28 ottobre; ‘Mercoledì delle Ceneri’ di Valentina Esposito, in collaborazione con Fort Apache Cinema Teatro, il 29 ottobre; ‘Agenti’ di Mimmo Sorrentino il 30 ottobre; ‘Risveglio di primavera’ di Gabriele Vacis con la compagnia Poem l’11 e il 12 novembre; ‘Not here not now’ di e con Andrea Cosentino il 21 novembre; ‘Première. Balletto di Roma’ con la coreografia di Andrea Costanzo Martini il 26 novembre; ‘Vestiti della vostra pelle’, per un teatro necessario, il 10 dicembre e ‘The body in revolt’ con Emio Greco e Pieter C. Scholten il 19 dicembre. Alla rassegna è previsto anche il contributo del RomaEuropa Festival con un paio di appuntamenti: ‘Dancing days-DNAppunti coreografici 2024’ il 21 ottobre e ‘Sahara’ di Claudia Castellucci con la Compagnia Mora l’8 e il 9 novembre. L’inizio di tutti gli spettacoli è calendarizzato fra le ore 20 e 30 e le ore 21. Solo il 12 novembre per ‘Risveglio di primavera’ è programmata la matinée, alle ore 10.
La prossima stagione, quella del 2025, dopo l’attuale definita “sperimentale”, potrebbe essere composta e proposta da un direttore artistico, che sarà individuato attraverso “un bando internazionale”. Dal’La Sapienza’ hanno assicurato che è in via di definizione per il ‘Nuovo Teatro Ateneo’, in grado, nel tempo, di aver avuto la capacità “di adattamento ai mutamenti sociali e culturali”.
La sala del ‘Nuovo Teatro Ateneo’ è in grado di accogliere complessivamente 196 spettatori, 160 in platea e gli altri nella galleria. Una decina gli spazi riservati ai portatori di handicap. Il palcoscenico, fra l’altro, in caso di necessità sceniche, è estendibile fino alla terza fila delle poltrone della platea.