
Pubblicata la nuova edizione della Guida del Gambero Rosso sui ‘Ristoranti d’Italia’ dove sono indicati quasi 2.500 locali con ogni informazione utile agli interessati
Le chiusure nel biennio 2020-2021 decise per cercare di contenere l’estensione dei contagi da Covid-19 e, poi, la ripresa delle attività con qualche novità ideata e praticata nel corso del lockdown, ma, purtroppo, è arrivato il conflitto russo-ucraino con la lievitazione dei costi dell’energia, elettrica e del gas e anche dei prodotti, compresi gli alimentari. Nel contempo l’Italia è tornata ad essere una delle mete preferite dai turisti di tutto il mondo per ammirare le bellezze archeologiche, architettoniche e artistiche incastonate nelle città, ma anche nei borghi e nei centri più circoscritti spesso evitati dai percorsi disegnati dai tour operator. Non solo. L’arrivo da ogni parte del pianeta è motivato anche per scoprire ed apprezzare quella benefica ‘dieta mediterranea’, ricca e caratterizzata da sapori, profumi e colori. Ineguagliabile con i molteplici menù tradizionali, che raccontano la storia di quella preparazione unica e caratteristica, praticamente diversa in ogni fornello della nostra penisola.
I protagonisti delle varie cucine sono protagonisti nell’annuale Guida del Gambero Rosso, ‘Ristoranti d’Italia’. In 860 pagine, copertine escluse, sono racchiusi e segnalati quasi 2 mila e 500 indirizzi dove mangiare e bere con 297 novità rispetto al recente passato. La Guida, curata da Valentina Marino e da Antonio Paolini con la direzione di Laura Mantovano, è acquistabile a 22 euro nelle librerie e nelle edicole. Numerosi i collaboratori che hanno relazionato e preparato le schede di un vasto e importante patrimonio della tipica proposta enogastronomica targata Made in Italy.
Quarantaquattro locali hanno ottenuto le ‘Tre Forchette’ ottenendo un punteggio complessivo fino a quota 90, che comprende la totale offerta per i visitatori. Il ‘Reale’ di Castel di Sangro è il ristorante top della nuova edizione. 96 il punteggio conquistato dal locale abruzzese in provincia delL’Aquila.
I ‘Tre Gamberi’, che hanno gratificato le migliori trattorie, sono andati a trentacinque locali. I migliori wine bar, indicati con le ‘Tre Bottiglie’, sono undici. Due i ‘Tre Boccali’ assegnati per le migliori birrerie. Gli apprezzati locali etnici, sei, sono segnalati con i ‘Tre Mappamondi’. Le ‘Tre Cocotte’ hanno riguardato i quattro bistrot evidenziati.
Consegnati nella capitale anche alcuni ‘Premi Speciali’: per il ‘Cuoco emergente’, a Jorg Giubbani dell'”Orto by Jorg Giubbani’ di Moneglia, Genova; per la ‘Novità dell’ anno’ assegnato a ‘Chic Nonna di Vito Mollica’ di Firenze; per l”Innovazione in cucina’ andato a ‘Dina’ di Gussago, Brescia; per il ‘Ristoratore dell’anno’ dato a Giancarlo Perbellni della veronese ‘Casa Perbellni’; alla ‘Miglior proposta di piatti di pasta’ riconosciuto alla romana ‘Enoteca La Torre a Villa Laetitia’; per il ‘Miglior pane a tavola’ concesso al ‘Tre Olivi dell’Hotel Savoy Beach’ di Capaccio Paestum, Salerno; per il ‘Ristorante che valorizza al meglio l’olio extravergine di oliva italiano’ offerto al ‘George Restaurant del Grand Hotel Parker’s’ di Napoli; per la ‘Migliore creazione a base di formaggio’ suddiviso fra il ‘Consorzio’ di Torino, ‘L’Irene Firenze dell’Hotel Savoy’ della città toscana e il ‘Red di Palazzo BN’ di Lecce; per il ‘Menù degustazione dell’anno’ senza pesce riconosciuto alla ‘Madonnina del pescatore’ di Senigallia, Ancona; per la ‘Miglior proposta vegetariana’ separato fra il ‘Gramen del Lefay Resort’ di Gargnano, Brescia, il ‘Reale’ e il ‘Tenerumi del Therasia Resort’ di Vulcano, Messina; per il ‘Miglior pre-dessert’ assegnato al ‘Marin a Eataly’ di Genova; per ‘Il pastry chef dell’anno’ a Angelica Giannuzzi del ‘Pashà’ di Conversano, Bari; per la ‘Miglior proposta al bicchiere al ristorante’ concesso a ‘La Bandiera’ di Civitella Casanova, Pesaro; per la ‘Miglior proposta al bicchiere al wine bar’ dato al ‘Nero d’Avola & Co.’ di San Cataldo, Caltanissetta; per la ‘Migliore proposta di bere misceiato’ al ‘Gucci Osteria da Massimo Bottura’ di Firenze; per la ‘Miglior carta dei distillati’ conferito a ‘300mila’ di Lecce; per la ‘Miglior mise en place’ concesso a ‘Kresios’ di Telese Terme, Benevento; per il ‘Miglior servizio in sala’ spartito fra ‘Villa Crespi’ di Orta San Giulio, Novara e ‘Don Alfonso’ di Massa Lubrense, Napoli; per il ‘Miglior sommelier’ che è Alessandro Gonzalez Venegas del’La Locanda del Profeta’ di Napoli; per il ‘No food waste’ alla ‘Locanda Radici’ di Melizzano, Benevento; per la ‘Valorizzazione delle produzioni locali’ riconosciuto alla ‘Contrada Bricconi’ di Oltressenda Alta, Bergamo e per il miglior rapporto ‘Terra e ambiente’ diviso fra ‘Romano’ di Viareggio, Lucca, ‘Sora Maria e Arcangelo’ di Olevano Romano e ‘Osteria Arbustico all’Hotel Royal’ di Capaccio Paestum, Salerno.
Selezionati anche i locali migliori per ‘Qualità e prezzo’, dieci e altrettanti per la ‘Tradizione futura’. E ‘Due Forchette Rosse’ sono state concesse a quei ristoranti “che hanno le maggiori potenzialità per raggiungere il vertice”, secondo gli esperti della Guida. A quota 89 s’erano fermati ‘Arnolfo’ di Colle di Val d’Elsa, Siena e ‘Piccolo Lago’ di Verbania e a 88 ‘Pashà’ di Conversano, Bari.
Nel volume gli interessati, gli appassionati e anche i semplici curiosi possono trovare ogni informazione utile sui locali di tutte le regioni del nostro Paese. Un modo anche per scoprire novità, rivisitazioni e altre proposte, oltre, naturalmente, ai tradizionali ‘piatti’ che caratterizzano la qualità dei menù italiani.