Risale il settore delle costruzioni e in un biennio composto dal 2021 e dal 2022 ha praticamente cancellato l’impasse causato dal Covid-19 e, attualmente, le condizioni sono ancora migliori rispetto al 2019. Le iniziative di sostegno da parte del Governo e gli annunciati fondi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, hanno spinto l’intera edilizia, che ha trascinato nell’attività produttiva molte altre realtà artigianali e industriali. Infatti sono molteplici i settori collegati e che dipendono dall’andamento delle costruzioni anche se riguardano ristrutturazioni e riqualificazioni urbane. L’analisi sulla trascorsa, sull’attuale e sulla futura situazione è stata approfondita nel corso di un incontro promosso da Federlazio, l’associazione delle piccole e medie imprese, nel suggestivo palcoscenico della Sala di Vibia Sabina e Adriano di piazza di Pietra, a Roma. Le considerazioni sono state affrontate anche in relazione ai responsi offerti dal sesto Osservatorio sull’edilizia, che, nell’occasione, ha rivolto i riflettori verso la ‘Sicurezza nei cantieri nell’era digitale’. Il presidente della Camera di Commercio di Roma Lorenzo Tagliavanti ha ricordato “la crescita del numero delle imprese, fra i più alti d’Italia, che, praticamente, rappresentano il 24% del totale. Un comparto che lamenta soprattutto la salita dei costi dei materiali, l’inflazione con la conseguente rivisitazione in alto dei tassi di interesse e l’abbassamento della disponibilità di specializzati”. Questo aspetto ha portato Domenico Princigalli, direttore regionale dell’INAIL, l’Istituto Nazionale delle Assicurazioni sugli Infortuni da Lavoro, a sottolineare che “la situazione o il ricorso a operai generici comporta una lievitazione dei rischi di incidenti sui cantieri o nelle fabbriche”, insomma sui posti dell’occupazione. L’INAIL ha anche confermato l’assistenza per lo sviluppo tecnologico soprattutto per le micro, piccole e medie imprese. Stanziati, per tutto il Paese, una decina di milioni di euro per la formazione sull’utilizzo del digitale. “La mancanza di manodopera qualificata, di esperienza e il maggior utilizzo di dipendenti stranieri hanno portato a un generale incremento del numero degli infortuni nei primi quattro mesi del 2023, +40%. Nello specifico settore dell’edilizia, +20%”. La serie degli interventi è stata aperta dal presidente e dal direttore generale di Federlazio, Alessandro Sbordoni e Luciano Mocci. Presente anche il rappresentante della Banca d’Italia, Francesco Montaruli, che ha rilevato come “il mercato immobiliare sia cresciuto anche per investimenti pubblici e privati anche se nel Lazio meno della media nazionale”. A Roma l’edilizia è fondamentale anche per tutti gli altri settori e la conferma arriva dall’andamento degli occupati, +38,3% dal 2019. Un altro flash è sopraggiunto dagli amministratori pubblici, in particolare dagli assessori all’Urbanistica del Comune di Roma Maurizio Veloccia e della Regione Lazio Pasquale Ciacciarelli. Veloccia ha ricordato come “nell’ultima decina d’anni non ci siano stati investimenti da parte della pubblica amministrazione, adesso assolutamente necessari per recuperare il gap nel tempo dilatato e per i prossimi importanti appuntamenti che Roma, la capitale del Paese, è chiamata ad ospitare. Ogni anno almeno uno, che richiamerà praticamente il mondo a Roma. Una città che deve ritornare ambiziosa, pronta a sfruttare le incredibili potenzialità e il patrimonio anche immobiliare dismesso”, dimenticato, abbandonato. “Una fase di rigenerazione urbana sarebbe fondamentale per ricolorare l’immagine e attrarre, oltre ai turisti” per le bellezze storiche, artistiche e archeologiche e per i grandi eventi cinematografici, culturali, religiosi e sportivi, “anche gli investitori e i relativi capitali”. E in questo periodo le possibilità sono dilatate per le disponibilità economiche da utilizzare per finanziare alcuni importanti interventi. Dai dati raccolti dall’Osservatorio è emerso che è stato decisivo il ruolo del ‘Superbonus 110%’ e l’avvio dei progetti del PNRR. A questo proposito la Banca d’Italia ipotizza investimenti per oltre 3 miliardi di euro fino al 2026 con un innalzamento occupazionale complessivo di almeno 6 mila e 500 persone. La produzione fra il mese di marzo del 2021 e la fine del 2022 è aumentata del 23%, anche se i segnali del 2023 sembrano in controtendenza. Il giro d’affari per il recupero, la ristrutturazione e la riqualificazione del patrimonio edilizio ha segnato un +22% soprattutto con il contributo degli investimenti pubblici, +115%. Nel Lazio gli interventi nel passato biennio sono saliti del 59%. In Italia fino allo scorso 30 giugno sono stati sostenuti oltre 417 mila progetti di riqualificazione energetica per un valore di quasi 80 miliardi di euro. Nella regione Lazio negli oltre 33 mila interventi sono stati mossi quasi 7 miliardi di euro. Le piccole e medie imprese rappresentate da Federlazio hanno ricalcato sostanzialmente l’andamento generale. Le differenze, però, diventano evidenti sulle prospettive e più le imprese sono strutturate e con ampie potenzialità e organizzazione e maggiore è la positività sul prossimo sviluppo. Previsioni completamente opposte per chi opera in dimensioni contenute. Un capitolo sull’edilizia alberghiera in attesa dei grandi appuntamenti, che richiameranno a Roma milioni di viaggiatori. Aspettative rosee per il maquillage strutturale e per il miglioramento dei servizi, fra accoglienza, ristorazione e comfort. Investimenti previsti anche sulla digitalizzazione e sulla bioedilizia per la maggiore attenzione e sensibilità mostrata sull’ecologia e sulla sostenibilità ambientale. Un po’ tutti gli operatori considerano primaria la realizzazione di un piano strategico di piccole e grandi opere per la necessaria “messa in sicurezza del nostro territorio”.
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