Costume e moda

Altra offerta dell’Accademia a Roma, all’Esquilino nello storico immobile dell’ex MAS. L’apertura è prevista per l’ottobre del 2024

 

La vecchia insegna, impolverata e scolorita, che per anni ha brillato indicando non solo ai romani il riferimento dell’abbigliamento prima chic e poi sempre meno ricercato per qualità e prezzo, malinconicamente e desolatamente accantonata su una qualsiasi parete, scalfita e testimone degli innovativi interventi per la trasformazione dei MAS, i Magazzini allo Statuto, nell’Accademia Costume&Moda. Quella tripla lettera sbiadita e inservibile, cometa conosciuta per oltre sessant’anni nell’area romana dell’Esquilino, a due-passi-due da piazza Vittorio, è stata appoggiata proprio al cospetto delle linee dell’ambizioso progetto, delle colorate simulazioni e delle apprezzabili proiezioni della futura esperienza.
Settore abbigliamento per l’esposizione e il commercio, settore abbigliamento per lo studio e le creazioni innovative di modelli. L’Accademia Costume&Moda,B infatti, aprirà un altro centro proprio in quello storico edificio opportunamente riqualificato dopo il già operativo di via della Rondinella, sempre nella capitale. “Un modo per essere più vicini al territorio e alle artigianalità”, ha rilevato Andrea Lupo Lanzara, presidente dell’Accademia, fondata nel 1964 anche con la sollecitazione di Rosana Pistolese, proprio nella giornata della caratteristica e tradizionale posa del primo materiale per ufficializzare l’avvio degli interventi festeggiati in compagnia del sindaco Roberto Gualtieri, dell’assessore Alessandro Onorato, del vertice del locale Municipio Lorenza Bonaccorsi, dell’amministratore delegato Furio Francini e del responsabile di Azimut Libera Impresa SGR Andrea Cornetti.
È stato proprio il Gruppo Azimut attraverso il Fondo Infrastrutturale per la Crescita ad aver acquisito l’immobile di fine Ottocento. Un investimento complessivo di quasi 20 milioni di euro. 6 mila e 700 metri/quadrati diluiti su sette piani, di cui uno interrato, che saranno a completa disposizione dell’Accademia Costume&Moda. Il progetto di rivitalizzazione è stato curato dallo Studio ‘Kami Architecture&Engineering’ e “prevede spazi fluidi, aule completamente digitalizzate” e ampia possibilità”di socializzazione da parte degli studenti”. L’Accademia dell’Esquilino avrà a disposizione un migliaio di metri/quadrati di laboratori riservati agli accessori, al costume, all’alta moda, alla fotografia e allo styling; altri spazi per la biblioteca e la tessuteca e 250 metri/quadrati di terrazze. Valorizzazione del passato attraverso il design rispettoso dell’epoca storica e l’utilizzo di materiali idonei con l’innovazione rappresentata dalle installazioni tecnologiche per favorire l’applicazione, la ricerca e l’approfondimento dei frequentatori. L’operazione soddisfa i requisiti di sostenibilità che, fra l’altro, ispirano l’attività del Fondo IPC, il quale, almeno finora, “ha raccolto sottoscrizioni per oltre 630 milioni di euro da parte di investitori istituzionali come assicurazioni, casse previdenziali, fondazioni e fondi pensione e avviato 24 investimenti per un valore di quasi 740 milioni di euro”.
L’Accademia, che nel frattempo ha aperto anche un campus a Milano, allestirà all’Esquilino vari corsi triennali e di tutti i comparti: dall’alta moda agli accessori, dalla comunicazione al mestiere del costumista fino alle innovazioni per ogni richiesta formativa destinata ad almeno settecento giovani. “L’iniziativa favorirà sicuramente l’intera area”, ha sottolineato Furio Francini. La Biblioteca-Emeroteca ‘Fiamma Lanzara’ e l’Archivio Storico dell’Accademia rappresentano il più grande centro di documentazione culturale di moda del Lazio con i suoi 6 mila volumi monografici e gli oltre 14 mila numeri di riviste che rappresentano duecento anni di giornalismo. Aperta al pubblico offre servizi di ricerca di settore per tutti gli studenti e i ricercatori di arti, arti sceniche, comunicazione, costume, marketing e moda.
“L’amministrazione comunale è sempre favorevole ai piani di rigenerazione urbana, che, come in questo caso, coinvolge anche i settori ambientali e sociali”, ha rivelato Roberto Gualtieri. E non ha mancato di precisare che “l’intervento è completamente privato e il Campidoglio offrirà, per quanto possibile, il supporto amministrativo per questi progetti dalle ampie ripercussioni nella zona sia dal lato sociale che da quello economico e commerciale”.
Alessandro Onorato, invece, ha puntualizzato che “anche a Roma il design e la moda possono essere importanti” e che “l’80% degli studenti dell’Accademia trova il rispettivo percorso occupazionale, per cui è una opportunità per poter seguire la propria passione”.
È stato lo Studio ‘Legance’ ad aver assistito il Fondo IPC nell’acquisizione, mentre quello ‘DDARCH’ ha eseguito l’analisi tecnica per la ristrutturazione interna e il completamento della progettazione con lo Studio ‘Kami’. L’inaugurazione dell’Accademia è prevista per l’ottobre del 2024.

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