Ristoranti d’Italia

Edizione 2023 della Guida del Gambero Rosso per un settore certamente riattivato dopo il lockdown causato dal Covid-19

 

Le migliori offerte enogastronomiche sulla nostra penisola sono riportate nelle 860 pagine, copertine escluse, della Guida dei ‘Ristoranti d’Italia’ del Gambero Rosso suddivise regionalmente. E dopo il lungo periodo di stop dell’attività dovuto essenzialmente ai provvedimenti varati per contenere i contagi da Covid-19 i locali hanno riattivato i rispettivi fornelli con molta tradizione e qualche novità. È “il ritorno sulla scena dei protagonisti della cucina italiana anche in veste di imprenditori senza contare le ulteriori” esperienze di altri, che sono impegnati nella ricerca del gradimento avuto in passato in locali e zone diverse, ha rilevato Laura Mantovano, responsabile dell’edizione 2023 della pubblicazione, curata anche da Valentina Marino e Antonio Paolini.
Ogni sezione è aperta dalla cartina, anche stradale, della regione, seguita da un’altra per indicare la collocazione geografica del’Le grandi cantine’ dell’area. Le pagine seguenti sono dedicate ai locali esaminati e contrassegnati dal giudizio espresso da ‘Una’ a ‘Tre Forchette’ per una espressione oscillante fra 75/100 e 100/100, il top. Ogni locale è valutato per la cucina, il servizio e la cantina con una scala di giudizio dosata al massimo, rispettivamente, in 50, 30 e 20. Le migliori trattorie sono contraddistinte da ‘Uno’, ‘Due’ o :Tre Gamberi’, in modo da indicare un crescente e positivo grado, che va da buono, passa per ottimo e arriva ad eccellente. I wine-bar sono contraddistinti dalla figura della ‘Bottiglia’, le birrerie dal ‘Boccale’, i bistrot dalla ‘Cocotte’ e le preparazioni e le opportunità etniche dal ‘Mappamondo’ e sempre fino al singolo tris.
Nello spazio riservato ai locali sono riportate le informazioni utili agli interessati, fra cui l’indirizzo, il contatto telefonico e sulla ‘rete’, il giorno della chiusura settimanale, il numero di coperti, le caratteristiche del menu e la conseguente fascia di prezzo e il relativo rapporto con la qualità: sfavorevole, medio e favorevole. 2.480 i riferimenti catalogati con quasi 300 novità.
La presentazione della Guida, organizzata a Roma, è stata anche l’occasione per consegnare alcuni riconoscimenti, in particolare per le ‘Tre Forchette’, assegnate per un punteggio da 90 a 100. Quarantaquattro le attività premiate. Al ‘Reale’ dell’abruzzese Castel di Sangro la leadership con 96, che ha ottenuto anche la segnalazione come ‘Migliore proposta vegetariana’. Il podio è stato completato da ‘La Pergola’ dell”Hotel Rome Cavalieri’ e dall”Osteria Francescana’ di Modena con 95.
Trentacinque le segnalazioni per i ‘Tre Gamberi’, a ricordare le migliori trattorie; undici i wine-bar che hanno ottenuto le ‘Tre Bottiglie’; a sei sono stati riconosciuti i ‘Tre Mappamondi’ per i piatti etnici; quattro le ‘Tre Cocotte’ assegnate e un paio i ‘Tre Boccali’, fra l’altro altro a Piozzo, provincia di Cuneo, al ‘Baladin Open Garden’ e a Montebelluna, nel trevigiano, al ‘Nidaba’.
Sfilata di protagonisti per i riconoscimenti speciali, fra cui al ‘Cuoco Emergente-Premio Alessandro Narducci’ andato a Jorg Giubbani dell”Orto by Jorg Giubbani’ di Moneglia, Genova, tornato nel nostro Paese, in particolare in Liguria, dopo quasi dieci anni passati soprattutto in Spagna; a ‘La novità dell’anno’, rappresentata da ‘Chic Nonna di Vito Mollica’ di Firenze; all”Innovazione in cucina’, consegnato al ristorante ‘Dina’ di Giussago, hinterland di Bergamo; a ‘Il ristoratore dell’anno’, raffigurato in Giancarlo Perbellini della veronese ‘Casa Perbellini’; alla ‘Migliore proposta di piatti di pasta’, apprezzata a Roma, all”Enoteca La Torre a Villa Laetitia’ di Lungotevere delle Armi; al ‘Miglior pane in tavola’, scoperto a Capaccio Paestum, Salerno, ai ‘Tre Olivi dell”Hotel Savoy Beach’; al ‘Ristorante che valorizza al meglio l’olio EVO italiano’, indicato nel ‘George Restaurant’ del ‘Grand Hotel Parker’s’ di Napoli; alla ‘Migliore creazione a base di formaggio’, condivisa fra il ‘Consorzio’ di Torino, l”Irene Firenze’ dell”Hotel Savoy’ del capoluogo toscano e il ‘Red di Palazzo BN’ di Lecce; al ‘Menu degustazione dell’anno’, conosciuto alla ‘Madonna del pescatore’ di Senigallia; alla ‘Migliore proposta vegetariana’, suddivisa fra il ‘Gramen’ del ‘Lefay Resort’ della bresciana Gargnano, il citato ‘Reale’ e il ‘Tenerumi’ del ‘Therasia Resort’ di Vulcano, Messina; al ‘Migliore pre-dessert’ concesso al ‘Marin’ di ‘Eataly’ di Genova; a ‘Il pastry chef dell’anno’, consegnato ad Angela Giannuzzi del ‘Pashà’ di Conversano, Bari; alla ‘Migliore proposta al bicchiere al ristorante’, dato a ‘La Bandiera’ della pesarese Civitella Casanova; alla ‘Migliore proposta al bicchiere al wine-bar’, offerto al ‘Nero d’Avola & Co.’ di San Cataldo, Caltanissetta; alla ‘Migliore proposta di bere miscelato’, giudicata da ‘Gucci Osteria di Massimo Bottura’, a Firenze; alla ‘Migliore carta di distillati’, considerata da ‘300mila’ di Lecce; al ‘Miglior mise en place’, ritenuto al ‘Kresios’ di Telese Terme, Benevento; al ‘Miglior servizio di sala’, rilevato a ‘Villa Crespi’ di Orta San Giulio, Novara e al ‘Don Alfonso 1890’ di Massa Lubrense, Napoli; al ‘Miglior sommelier’, scovato a Napoli, a ‘La Locanda del Profeta’, Alessandro Gonzales Venegas; alla valorizzazione di ‘Terra e Ambiente’, spartito fra ‘Romano’ di Viareggio, Lucca, ‘Sora Maria e Arcangelo’ di Olevano Romano e l”Osteria Arbustico’ all”Hotel Royal’ di Capaccio Paestum, Salerno; al ‘No Food Waste’, indirizzato alla ‘Locanda Radici’ di Melizzano, Benevento e alla ‘Valorizzazione delle produzioni locali’, scoperta alla ‘Contrada Bricconi’ della bergamasca Oltressenda Alta. Una decina le sale premiate per il rapporto fra qualità e conto finale e altrettanti gli chef considerati abili a interpretare gli ingredienti e a reinventare i piatti del territorio. A loro il riconoscimento ‘Tradizione futura’. ‘Due Forchette Rosse’ sono state assegnate a un tris di “locali che hanno le maggiori possibilità per raggiungere il vertice”.
Le ultime pagine dell’ormai tradizionale Guida del Gambero Rosso sono state riservate all’indice regionale. La pubblicazione è acquistabile in edicola e in libreria al costo di 22 euro.

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