Auto da noleggio

In ripresa il settore dopo un difficile biennio. Approfondimento in un incontro promosso a Roma da ‘Fleet&Mobility’

 

Il mercato delle quattroruote motorizzate; la scelta nell’acquisto, soprattutto per l’alimentazione; l’utilizzo e il ruolo e la funzione delle società di noleggio in questo periodo di post-clausura decisa per cercare di evitare l’estensione del numero dei contagi da Covid-19, sono stati i delicati temi affrontati nel corso dell’incontro promosso a Roma da ‘Fleet&Mobility’ nell’ambito del programma ‘La capitale automobile’. All’iniziativa, organizzata nella suggestiva cornice di Palazzo Rospigliosi, hanno partecipato alcuni rappresentanti delle aziende del settore, i cui interventi sono stati coordinati e gestiti da Pier Luigi del Viscovo del Centro Studi ‘Fleet&Mobility’.
Il comparto del noleggio di auto, sia per le società che per i singoli privati, mostra una risalita dopo i due anni di assoluta negatività dovuta essenzialmente allo stop alla mobilità e all’aumentato utilizzo dello smart working. A leggere i dati, ufficializzati all’apertura dell’appuntamento targato ‘Corporate’, nel 2021 chi ‘affitta’ le quattroruote motorizzate avrebbe rafforzato la flotta con oltre un milione di veicoli “per una domanda crescente, ma, comunque, inferiore alle altre realtà europee, per un valore di almeno 12 miliardi di euro”, ha rilevato Alberto Viano, di ANIASA, l’Associazione Nazionale dell’Industria dell’Autonoleggio e dei Servizi Automobilistici. Le immatricolazioni hanno riguardato soprattutto i diesel per quasi il 40% del mercato, poi le cosiddette ‘ibride’, 27% e quelle a benzina, 15%. Alla colonnina ‘altro’, 8,8%, è possibile scorporare e sottilizzare: 6,6% per le innovative elettriche e 1,1% per quelle sospinte dal metano e dal gpl, gas di petroli liquefafatti. Alfa Romeo, Volvo e Audi i marchi che hanno raccolto la quota maggiore sul totale delle auto vendute e da riservare al noleggio.
Un po’ tutti gli operatori hanno rilevato come il settore alle soglie del 2019 era in confortante espansione, inevitabilmente bloccata nel successivo biennio, in cui più di qualche specializzato ha pensato di alleggerire la consistenza del parco circolante. E adesso, nonostante un rafforzamento, non sembrano essere superati tutti i disagi. Alle tradizionali offerte negli anni si sono aggiunte quelle del car sharing sfruttando le migliori e aggiornate tecnologie. Questa opportunità apre altri scenari, che riguardano la telematica. “Solo un/terzo, almeno finora, sono le auto connesse”, ha rivelato Gabriele Ratti di AON, il gruppo di servizi per la gestione e la sicurezza dei rischi e delle risorse umane nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa. “Nel futuro ogni vettura sarà in grado di offrire qualsiasi tipo di informazione”, ha ipotizzato Massimiliano Balbo di Targa Telematics, che da oltre vent’anni sviluppa soluzioni ad alto contenuto tecnologico per le imprese, organizzazioni e comunità per cogliere le potenzialità in continuo aggiornamento.
In flessione il gravio assicurativo per gli automobilisti, che, anche con le moderne installazioni, avrebbero registrato un quasi meno 30%. “Un segnale di ripresa è probabile che non sia evidenziata prima del prossimo agosto”, ha commentato Massimiliano Archiapatti di Hertz. Altra scarica di dati e percentuali per arricchire ancor di più la ‘fotografia’ della situazione: il fatturato del 2021 rispetto all’anno precedente è lievitato del 44,1%; i giorni del noleggio sono saliti del 18,3%, ma sono in calo nella durata, da 9,9 a 9,4 in dodici mesi. Le aziende, nella maggior parte dei casi, hanno usufruito dei servizi, però in caduta a guardare tutte le cifre registrate nel 2020.
La connessione fra e nelle auto potrebbe aumentare con l’evoluzione e lo sviluppo della tecnologia. E questo potrebbe sollecitare interessi per altre questioni, in particolare sulla conservazione e sulla gestione dei dati, compresi quelli cosiddetti ‘sensibili’. Appare necessario un chiarimento su chi ricade la responsabilità e soprattutto come e dove utilizzare eventualmente questo tipo di risorse, anche delicate. La scivolosa questione, fra l’altro, è stata affrontata nel corso della giornata romana da Toni Porcaro di Dekra, impegnata nelle situazioni di sicurezza sulla mobilità e sulle infrastrutture non solo stradali.
All’orizzonte appare un’altra stranezza, che nel tempo sembra trovare maggiori conferme. In passato gli operatori del noleggio scrutavano, analizzano il mercato e le preferenze dei compratori per essere disponibili a soddisfare le richieste, come è stato per le station wagon e i SUV. In quest’ultimo periodo, invece, sembra ribaltato l’andamento con il settore trasformato in apripista per le novità. Ecco allora il campionario delle disponibilità allargarsi alle auto cosiddette ‘ibride’ e, in particolare, a quelle elettriche. L’adeguamento dei due mondi. È stato invertito, in quanto, probabilmente, anche i responsabili delle varie compagnie hanno intravisto la necessità di percorrere la strada dell’alternativa. Dopotutto le indicazioni antinquinamento e a favore dell’ambiente varate dall’Unione Europea sono state eloquenti e alcune case costruttrici hanno già iniziato l’allineamento a colpi di annunci, dichiarazioni, ricerca, sperimentazioni, test, prototipi e realizzazioni in serie, seppur ancora limitate anche per smaltire l’invenduto presente e del prossimo futuro.

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