Mappamondo turistico

‘Roma Travel Show’. Secondo appuntamento al Palazzo dei Congressi dell’EUR per sollecitare la ripresa dell’intero settore

 

Un week-end d’inizio maggio elasticizzato per scuotere il settore del turismo, sollecitare iniziative, sostenere le ripresa delle varie categorie professionali fra le più colpite dalle restrizioni decise per evitare l’allargamento del numero dei contagi da Covid-19 e agevolare gli spostamenti di chi sul pianeta ha intravisto questa possibilità. Dal 6 all’8 maggio gli ampi spazi romani del Palazzo dei Congressi, all’EUR, hanno ospitato la seconda edizione del ‘Roma Travel Show. Il Salone del Turismo’ organizzato in collaborazione con la ConfEsercenti di Roma e del Lazio e il sostegno di una serie di amministrazioni pubbliche locali e di strutture private ad estensione nazionale e internazionale. Al tradizionale taglio del nastro inaugurale hanno partecipato, fra gli altri, il presidente della ConfEsercenti cittadina Valter Giammaria e gli assessori della Regione Lazio al Turismo, agli Enti Locali, alla Sicurezza Urbana, alla Polizia Locale e alla Semplificazione e di Roma Capitale ai Grandi Eventi, allo Sport e al Turismo Valentina Corrado e Alessandro Onorato.
I visitatori interessati e anche i semplici curiosi e i coinvolti e i riemergenti tour operator sono stati continuamente rimpallati fra incontri e approfondimenti sulle attuali e future strategie e prospettive del settore e gli stand e le proposte in vista delle prossime stagioni dopo lunghi e oscuri periodi che hanno penalizzato tutte le categorie collegate al turismo. L’ingresso gratuito ha certamente favorito l’aumento del numero delle presenze, fra cui quelle degli studenti e non solo della capitale.
Le offerte hanno riguardato le zone dell’intero pianeta, ma un particolare riguardo è stato rivolto ai cataloghi delle regioni italiane, in particolare per un risveglio dell’afflusso degli arrivi. Il nostro Paese è in grado di soddisfare ogni tipo di richiesta geografica e di altitudine a intera stagionalità. La penisola italiana, al di là dei litorali e delle isole, dei laghi e dei fiumi, delle colline e delle montagne, ha anche una infinità di ineguagliabili bellezze storico-archeologiche-architettoniche. A questo è opportuno aggiungere il patrimonio paesaggistico e quello artistico esposto nei musei e anche nei luoghi religiosi come chiese e conventi. Capolavori da ammirare, produzioni di griffe prestigiose e storiche, alcune ‘fiore all’occhiello’ dei caratteristici borghi, di piccoli centri che sono aggirati dai tradizionali percorsi organizzati, ma anche delle città con i perimetri più o meno ampi.
Dalla vetrina del Belpaese, attraverso lo ‘Speciale Italia’, emerge l’invito ad esplorare l’intera penisola, che vanta 282 siti archeologici, 7.914 chilometri di costa, 1.200 vette alpine, 536 monumenti, 4.158 musei per un totale di quasi 5.000 luoghi da visitare, vivere e gustare. Della cultura italiana è parte integrante anche l’enogastronomia, vini, oli e alimenti indiscutibili riferimenti della cosiddetta ‘dieta mediterranea’. Piatti e pietanze apprezzati e ricercati in tutto il mondo. Menù tradizionali di un Paese dagli innumerevoli campanili e accompagnati da altre specialità quali la pasticceria e il gelato preparati con i risultati dell’attività agricola. Materie prime controllate e garantite nella coltivazione e nella lavorazione per ottenere l’invidiabile e gustoso prodotto finale.
Le zone italiane hanno mostrato ed illustrato le rispettive iniziative per attirare l’interesse e lo sbarco dei viaggiatori. Il Lazio, attraverso l’attuale amministrazione guidata da Nicola Zingaretti, ha proposto alcune originali novità come ‘Il turismo delle radici’ per favorire la resurrezione del settore e sfruttare l”Attrattività dei Borghi’. Investimento inserito nel PNRR. Non solo: Roma e dintorni, ma anche l’intera regione potrebbe essere l’ideale scenario per l’ufficiale unione di coppia. Per gli sposi sono previsti incentivi economici da consumare, naturalmente, nel Lazio. E la Toscana che ha sciorinato gli allettanti panorami, fra cui mare, colline e fiumi, come l’Arno; la storia e il fascino di Firenze, Siena e Pisa; l’agriturismo sostenibile e i percorsi ambientali protetti per i patiti del podismo e del ciclismo.
Da nord al profondo meridione, dal Tirreno all’Adriatico, come dire est-ovest, insomma l’intero Paese è pronto a riconquistare gli spazi della volontà del mappamondo turistico dopo il periodo della inevitabile caduta del giro di affari dovuta alle misure varate per restringere il numero dei contagi da Covid-19 in tutto il pianeta terracqueo. Italia che, comunque, dovrà essere ancora più organizzata, accogliente e propositiva per allettare i viaggiatori e superare le sempre temibili concorrenze soprattutto delle località europee.

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