I progetti della Quadriennale

Illustrate dal presidente Umberto Croppi e dal direttore artistico Gian Maria Tosatti le iniziative fino al 2024

La Quadriennale di Roma ha alzato il velo sulla programmazione e sulla relativa strategia per l’organizzazione e per raggiungere gli obiettivi nel periodo oscillante fra il 2022 e il 2024. La prossima inedita attività è stata illustrata dal vertice della Fondazione e dal direttore artistico, rispettivamente Umberto Croppi e Gian Maria Tosatti, che hanno sottolineato come alcuni progetti sono stati individuati e definiti e altri potrebbero essere analizzati e varati. Umberto Croppi, fra l’altro ex assessore alle vicende culturali del Comune di Roma, coordina il Consiglio di Amministrazione della Fondazione, di cui fanno parte anche Lorenzo Micheli Gigotti, Fabio Mongelli e Valentina Tanni. Confermata l’identità della struttura, che celebra i 95 anni dall’istituzione risalente al 1927, corrispondente a un “ente di ricerca sulle arti visive del Ventesimo e Ventunesimo secolo e promotore” dell’impegno “degli artisti italiani sia nel nostro Paese che a livello internazionale”. Ed è per questo motivo che sono state tracciate alcune traiettorie e anche i confini, che riguardano l’arte emergente attraverso iniziative di formazione, rapporti stabili di collaborazione con istituzioni estere, comunicazioni e ricerche sfruttando le tecnologie digitali e della rete.
Una decina, almeno finora, i piani proposti dal quarantunenne romano Gian Maria Tosatti. ‘Panorama’ è una iniziativa per monitorare la scena artistica sulla nostra penisola con un’attività quotidiana di studio da parte di quindici curatori sparsi equamente nel tris di fasce geografiche della nostra penisola. Le sollecitazioni dovrebbero arrivare dall”Arte digitale’, rappresentate dalle coproduzioni di nuove opere. Le iniziative, insieme al progetto ‘Network interuniversitario’ in ambito accademico, dovrebbero essere sostenute da una borsa di studio della durata di dodici mesi, soprattutto per approfondire gli aspetti sul rapporto fra il digitale e le arti visive. Per Gian Maria Tosatti, nell’attuale realtà nazionale, mancano proprio i racconti e le ricerche in merito all’arte italiana di quel periodo. È possibile concorrere fino al prossimo 11 aprile.
Tosatti ha annunciato anche la pubblicazione di una rivista cartacea a cadenza trimestrale. “Sarà uno spazio di indagine e riflessione sull’arte italiana del Ventunesimo secolo con approfondimenti culturali, sociali e politici e anche con contributi internazionali”. La novità editoriale ha trovato l’attiva e proficua collaborazione della Treccani e sarà stampata in italiano e in inglese. Una quindicina gli articoli proposti in ogni numero. ‘Quaderni’ periodici e volume annuale, scenario ideale per un confronto sull’arte prodotta nel nostro Paese durante gli ultimi dodici mesi. Prevista una raccolta di scritti editi su cui riflettere e approfondire. Le iniziative saranno accompagnate da una ‘Porta aperta’, che potrà essere utilizzata per interventi, critiche e proposte pronte ad essere esaminate e valutate dagli esperti della Quadriennale.
La programmazione avrà, naturalmente, il sostegno dell’imponente Archivio gestito da Assunta Porciani. Archivio-Biblioteca della Quadriennale, ArBiQ, che sarà digitalizzato per soddisfare le richieste degli appassionati e degli studenti. Avanzeranno le richieste di promozioni e le collaborazioni con le personalità straniere, che saranno seguite da Peter Benson Miller.
Mostre e Festival. Qualsiasi esposizione avrà il comun denominatore della scrittura di un saggio su un determinato artista, mentre le rassegne, che saranno annuali, avranno indicazioni di confronto fra l’istituzione-Quadriennale e l’arte italiana. Festival di parole e di pensieri per privilegiare l’incontro e la collaborazione. Appuntamento al prossimo settembre. Sguardo rivolto anche agli ‘Amici’ della Quadriennale, che potrebbero diventare ‘comunità’. Una serie di scadenze, diciotto, fra cui la metà di visita in studi di artisti, collezionisti e spazi per l’arte contemporanea curati da Ludovico Pratesi. E anche novanta minuti di lezione con riferimenti mensili. La quota annuale per gli interessati varia dai 150 euro per gli under 35 ai 250 euro per tutti gli altri e versamento doppio per gli appassionati sostenitori. Le porte alle ‘Storie del XXI secolo’ saranno spalancate il prossimo aprile. La programmazione della Quadriennale ha il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, della Regione Lazio e del Comune di Roma.

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