Un’ordinata e spettacolare processione di creazioni multicolorate hanno caratterizzato il programma di AltaRoma, la rivitalizzata kermesse di moda consumata allegramente e con originalità negli ampi spazi degli Studios di Cinecittà. Tre giorni interamente dedicati alle produzioni di giovani designer e sulle passerelle, allestite all’interno del riferimento cinematografico romano, altrettante giovani indossatrici. Novità, originalità e modernità sono stati i simboli essenziali dell’appuntamento nella capitale, che, dopo le difficoltà dovute all’estensione dei contagi da Covid-19, ha riacceso i riflettori sulle straordinaria le potenzialità da offrire sia nel design che nella ricerca dei tessuti, per lo più ecologici e dei materiali per gli accessori e le composizioni. Alcune, fra l’altro, hanno calamitato l’attenzione degli operatori milanesi, nella zona dove il suono e l’attività del particolare settore è maggiormente intenso e replicato. “Anche Roma è in grado di ampliare le possibilità e le opportunità per gli emergenti per attirare i grandi marchi del settore tipicamente Made in Italy e, così, allargare l’interesse e il coinvolgimento delle aree dell’intera città”, ha rilevato l’assessore comunale al Turismo, alla Moda, allo Sport e ai Grandi Eventi Alessandro Onorati. A questo proposito non mancano le ipotesi per offrire scenari ineguagliabili alle prossime edizioni come solo Roma è pronta a soddisfare. Cartoline mozzafiato, spot incredibili per un’avanzata della richiesta e del numero di operatori e turisti nella Città Eterna. È quasi inutile ricordare come le location con le testimonianze dell’Antica Roma sono di incredibile suggestione. Pensieri e manovre, proposte e progetti sono già all’ordine del giorno del Campidoglio, che mostra particolare interesse nel sostenere e sviluppare questo settore per rilanciare i flussi turistici e le attività economiche e produttive della città. E non solo. Gli studi di Cinecittà, ancora sbarrati al grande pubblico in rispetto alle norme antiCovid-19 e visitabili solo dagli operatori del settore e dell’informazione, sono stati invasi dalle originalità di un centinaio di designer. Apparizione ed esposizione delle novità, ma anche incontri e confronti e assegnazione e consegna di alcuni riconoscimenti, fra cui quello promosso dalla CNA, la Confederazione Nazionale degli Artigiani e anche delle piccole e medie imprese, in collaborazione con la Camera di Commercio e la stessa AltaRoma. Fari rivolti sia ai singoli ideatori che alle imprese giovani e di giovani impegnate nella moda, “componente essenziale della creatività del Made in Italy, conosciuta e riconosciuta in tutto il pianeta”, fonte della genialità e, perché no?, Indiscusso valore economico e commerciale. Sul palco della Sala dedicata all’indimenticabile Federico Fellini sono stati premiati Monica Campri (imprenditoria femminile); Raffaella Cinquegrana (Roma Young Talents); Francesca Cuozzo (sustainable fashion); Anna Grigoryan (sartoria e artigianato); Giulia Iosco (gioielli contemporanei) e Plexishock, all’anagrafe Salvatore Etre Borrelli (creatività contemporanea). Sei premi per altrettante specifiche sezioni consegnati in un ritrovato clima di armonia e collaborazione fra il settore propositivo, produttivo, rappresentativo e istituzionale. Nella tre-giorni romana sono stati testimoni, fra gli altri, gli assessori comunali Monica Lucarelli, responsabile delle Attività Produttive e delle Pari Opportunità; Alessandro Onorati; Maria Fermanelli, Eleonora Riccio e Stefano Di Niola della CNA e Silvia Venturini Fendi e Adriano Franchi di AltaRoma.
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