L’esteso periodo di clausura domestica, l’impegno dei sanitari e l’occupazione delle strutture ospedaliere per i ricoveri delle persone coinvolte a vario livello dai contagi da Covid-19 hanno causato notevoli disagi nei controlli più o meno periodici e nelle cure per le altre patologie. Le stime: 2 milioni e 500 mila esami diagnostici in meno e una riduzione del 50% degli screening mammografici, quasi 400 mila interventi chirurgici sono stati rinviati e oltre 2 mila donne sono in ritardo sul previsto programma medico per fronteggiare il malessere. Saranno migliaia le cosiddette ‘Donne in Rosa’, che anche quest’anno saranno presenti a Roma, ma in altri momenti e periodi a Bari, Bologna, Brescia, Matera, Napoli e Pescara, all’ormai tradizionale Race of the Cure promossa dalla Susan G. Komen per sensibilizzare interventi di prevenzione e precauzione ed, eventualmente, di assistenza sanitaria. L’importanza dei controlli periodici hanno dimostrato, come continuano a sottolineare gli specialisti, una validità nella risoluzione ormai arrivata ad un’altra percentuale. “Il tumore al seno può essere superato soprattutto se diagnosticato nella periodica fase di prevenzione”, hanno ribadito i sanitari. Nella capitale il 10 ottobre, infatti, nell’affollata partecipazione saranno presenti anche le donne che hanno superato il temibile disagio. Camminata di alcuni chilometri con partenza scaglionata per le strade del centro storico con finale dell”onda rosa’ in via dei Fori Imperiali. Al Circo Massimo è stato allestito il Villaggio della Salute della Donna con molteplici iniziative in cartellone, fra cui incontri con gli specialisti. Nel 2021, secondo le previsioni, potrebbero essere almeno 56 mila le donne chiamate ad affrontare un tumore al seno. Storiche testimonial della ‘Carovana rosa’ sono le attrici Maria Grazia Cucinotta e Rosanna Banfi, protagonista negli scorsi anni di una positiva risoluzione. L’iniziativa nella capitale, arrivata alla 22^ edizione, è sostenuta, fra gli altri, dalla Susan G. Komen Italia coordinata da Riccardo Masetti e dalla Fondazione Policlinico Universitario ‘Agostino Gemelli’. L’annuale manifestazione, probabilmente la più rappresentata al mondo, ha ottenuto anche il riconoscimento del Quirinale e di altre istituzioni, organizzazioni, federazioni e associazioni sia nazionali che locali. Nel corso delle stagioni altre vie e piazze di altre città della nostra penisola sono state colorate dal torpedone al femminile con qualche arricchimento anche di accompagnatori maschili. La Race of the Cure, fra fine settembre e novembre, sarà di scena in sette centri: Bari, Bologna, Brescia, Matera, Napoli, Pescara e, appunto, Roma.
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