‘Italia terra di agrumi’, il Festival, promosso nella capitale, nel comune agricolo più vasto d’Europa, che prevede, fino alla fine di marzo, una serie di iniziative per informare e sensibilizzare i consumatori sull’importanza di un uso continuo dei vari prodotti ortofrutticoli. Il nostro Paese vanta un ampio campionario di qualità: arance, bergamotto, cedri, chinotto, clementine, limone, mandarini, necessari per un’alimentazione sana e complessivamente riconosciuta. Una biodiversità testimoniata in tutta la penisola ineguagliabile sul pianeta. Tradizione alimentata dalle aree settentrionali e da quelle metidionali fino alle insulari. I consorzi e le associazioni del settore produttivo sostenuti dal CAR, il Centro Agroalimentare di Roma, hanno varato una serie di manifestazioni, in particolare nei mercati rionali di Cinecittà, del Laurentino, di Primavalle e di piazza Irnerio. In programma degustazioni di agrumi e show cooking curato dallo chef Fabio Campoli. All’Aranciera di San Sisto è prevista il 23 e il 24 marzo un’esposizione dei frutti maturati e raccolti in Italia e delle successive lavorazioni. Valorizzare la produzione, che nel 2018 ha registrato un export di 41 miliardi e 800 milioni di euro, +1,8% rispetto all’anno precedente. Eccellenze e prelibatezze del Made in Italy da promuovere e consumare costantemente anche per rispettare le indicazioni della cosiddetta ‘dieta mediterranea’ basata soprattutto sui risultati delle coltivazioni caratterizzati da frutta e verdure. La maggior parte delle specie sono arrivate in Europa e, quindi, in Italia da zone del sud-est asiatico: Cambogia, Cina, India, Laos, Malesia, Myanmar, Nepal e Vietnam. Le coltivazioni negli anni sono state favorite dalla generale adattabilità climatica delle piante. Testimonianze degli agrumi sono evidenti negli antichi scritti, nelle sculture e nei dipinti. In Sicilia sono stati creati una serie di itinerari, le ‘Vie della Zagara’, sei proposte nei territori della produzione di assoluta qualità, in grado di ottenerei marchi IGP e DOP. ‘La Via dell’Arancia Rossa di Sicilia IGP’ nell’est dell’isola; ‘La Via dell’Arancia di Ribera DOP’ nell’occidente siciliano; ‘La Via del Limone Interdonato di Messina IGP’ e ‘La Via del Limone dell’Etna’, in attesa dell’assegnazione dell’Indicazione Geografica Protetta, nell’area nord-orientale; ‘La Via del Mandarino Tardivo di Cianculli, presidio Slow Food, nella zona nord-occidentale e ‘La Via degli Agrumi Biologici’ i diversificati allestimenti promossi nell’ambito del Turismo Relazionale Integrato dal Distretto Agrumi di Sicilia e dall’Associazione Gusto di Campagna con il sostegno del rispettivo Consorzio di Tutela IGP, DOP e Bio.
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