Visite autunnali in quasi settecento luoghi di tutte le zone della nostra penisola di solito chius
‘Ricordati di salvare l’Italia’. È l’invito che accompagna le ‘Giornate del FAI d’Autunno’ promosse per il 13 e il 14 ottobre dal Fondo Ambiente Italiano. Quasi settecento i luoghi solitamente inaccessibili e inesplorati durante l’anno spalancheranno le porte per accogliere il curioso e interessato sguardo degli inusuali o appassionati visitatori. Palazzi, chiese, castelli, aree archeologiche, botteghe artigiane, musei, fari, borghi, tradizionali quartieri, capannoni e spazi testimoni dell’architettura e dell’ingegneria industriale, che, in alcuni casi, conservano e celano assolute bellezze artistiche, fra cui dipinti, sculture, affreschi, balconate, scalinate, mosaici e pavimenti. In questa occasione il FAI ha anche intenzione di valorizzare l’acqua e il consumo consapevole del prezioso liquido. Itinerari guidati per vedere acquedotti, cisterne, depuratori, dighe e mulini. Polvere d’Europa e le ‘Giornate’ autunnali del FAI con i trentadue siti storico-artistici sostenuti per una opportuna riqualificazione attraverso il FSE, il Fondo Sociale Europeo e il FESR, quello di Sviluppo Regionale. Visitabili, quindi, alcune realtà ristrutturate e rivitalizzate, fra cui il Castello di Masino di Torino e quello della Manta, nel cuneese; il Monastero di Torba, in provincia di Varese; la Villa del Balbaniello, nella zona di Como e quella dei Vescovi, nel padovano; il Bosco di San Francesco ad Assisi; l’Abbazia pugliese di Cerrate e le Terme romane della Rotonda, a Catania. |