Una Guida per ogni regione in modo da ‘fotografare’ l’attuale situazione dell’offerta enogastronomica nazionale. Nella suggestiva Sala della Protomoteca del Campidoglio è stato alzato il velo sull’approfondimento ai ‘Sapori’ e ai ‘Piaceri di Roma e del Lazio’. In oltre 550 sono riportati quasi duemila ristoranti; 285 botteghe del gusto; un centinaio di street food; 418 novità assolute; 114 dimore di charme; 109 pizzerie, ma anche 128 fra produttori di olio e di vino di qualità. Le originalità dei volumi della collana del’Le Guide’ del quotidiano La Repubblica riguardano i racconti e gli itinerari d’autore descritti e illustrati da nomi e volti noti; le pietanze e gli alimenti della memoria; colori, profumi e sapori di un tempo, ricordati nelle pagine della pubblicazione, come anche ‘le ricette degli chef’ più o meno pluristellati. Indicati, nell’edizione 2019 acquistabile in edicola a 12 euro e 90 centesimi oltre il costo del quotidiano, i riferimenti delle strutture termali e di particolari relax e i percorsi riservati alle bici sia cittadini che, eventualmente, extraurbani. Il comun denominatore della pubblicazione, con prefazione del presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, è “la memoria”, ha sottolineato Giuseppe Cerasa, direttore della serie del’Le Guide di Repubblica’. “Roma non può dimenticare il passato gastronomico e ridicolizzare” la tradizione “proponendo alle migliaia di turisti che affollano le viuzze e le piazze di Trastevere o di Testaccio o i luoghi maggiormente frequentati come il Pantheon, via Nazionale, il Colosseo, l’Esquilino e la Stazione Termini piatti indecenti, cari e improbabili”. Per rispolverare e rielaborare le preparazioni di un tempo è inevitabile “una ricerca rigorosa, una selezione delle materie prime e una presentazione accurata dei dettagli con uno stile europeo applicato alla capitale italiana”. Cerasa ha rilevato l’emersione di “una generazione di giovani cuochi, che dopo aver fatto la gavetta nei ristoranti stellati della città” in vere e proprie “scuole di cucina rischiano capitali e futuro” per menu “Made in Rome”, in modo da “poter competere senza alcun timore su tutti gli scenari italiani e internazionali”. Preparazioni al gusto di un grande passato senza stravolgimenti, ma lasciando solo gli eventuali spazi per “contaminazioni compatibili ed esaltanti”. Testimonial di questa edizione targata 2019 è l’attore Gigi Proietti, che racconta la Roma enogastronomica della sua giovinezza, come per la sezione ‘Itinerari d’Autore’ Lino Banfi, Maria Grazia Cucinotta, Piera Degli Esposti, Lucilla Galeazzi, Paola Minaccioni, Teho Teardo, Gianmarco Tognazzi e Ultimo, recente vincitore del Sanremo Giovani, ricordano le zone della città preferite e maggiormente frequentate in un passato più o meno lontano. La Guida ha dedicato il ‘Premio alla Carriera’ ad Alessandro Narducci, lo chef da poco scomparso, “che nella sua breve carriera è riuscito a dimostrare un talento luminoso e promettente”. Altri riconoscimenti sono andati ai ristoranti ‘Nuova Fiorentina’; ‘La Trota’ di Rivodutri; ‘Colline Ciociare’ di Acuto; ‘La Rosetta’; ‘Pascucci al Porticciolo’ e all”Orecchietteria Banfi’ e alla ‘Miglior Pizzeria Emergente’, ‘I Quintili’ di via San Biagio Platani e alla ‘Miglior Gelateria’, ‘Giolitti’ di via Uffici del Vicario.
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