Festa Ebraica

La Notte della Cabbalà apre il Festival Internazionale di Cultura nell’area del Portico d’Ottavia

Una serata intensa, preludio a ore insonni. Sabato 23 giugno sarà la Notte della Cabbalà, che apre il Festival Internazionale di Cultura, arrivato all’undicesima stagione. Una manifestazione, curata da Marco Panella, Ariela Piattelli e Raffaella Spizzichino, che ha allargato il cartellone delle iniziative e i confini dove ospitare i vari appuntamenti fino al 27 giugno. L’area tradizionale è circoscritta nell’antico quartiere ebraico con via del Portico d’Ottavia colonna vertebrale della rassegna. Aperti e visitabili gratuitamente il Museo Ebraico, quello della Shoah, la Grande Sinagoga; scenario delle iniziative anche i Giardini del Tempio, il Palazzo della Cultura e la Libreria Kyrat Sefer e alcune trasferte alla vicina ‘Isola del Cinema’ e alla Casina di Raffaello di Villa Borghese con vista su Piazza di Siena per un appuntamento dedicato ai bambini, ‘Facciamo Festa!-L’eternità del tempo nell’ebraismo’, domenica 24 giugno. ‘Ebraica’ ha ottenuto, fra gli altri, il sostegno dell’Ambasciata d’Israele, che nel 2018 festeggia i settant’anni dall’istituzione; della Regione Lazio; della locale Camera di Commercio; del Consiglio Nazionale delle Ricerche; dell’Alta Formazione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e della RAI.
Ufficialmente la rassegna prenderà il via poco prima delle 22 con l’inaugurazione della mostra ‘Donne straordinarie. 1948 Nascita di una Nazione’, che ricostruisce la partecipazione e l’impegno al femminile anche nello sviluppo dello Stato d’Israele. Esempi e raffigurazioni più illustri sono rappresentati, fra le altre, dal primo ministro Golda Meir, dalla biblista Nechama Leibowitz e dalla fondatrice del WIZO, Women’s International Zionist Organization Rebecca Sieff. Attualmente anche la guida della Comunità Ebraica di Roma è di colore rosa con Ruth Dureghello. I momenti di approfondimento e di spettacolo con l’avanzata della serata mostrano le prime miscele. ‘Conversazione con la Storia’, il tema è ‘l’inchiesta sul caso-Mortara’, a cui partecipano Franca Leosini, David Kertzer e la storica Serena Di Nieri; poi, ‘Fammi sognare Fammi vivere’ con David Gerbi e Raffaele Morelli. Alla Casina dei Vallati è possibile una visita notturna all’esposizione, ‘1938. Vite spezzate’, secondo capitolo della serie che la Fondazione Museo della Shoah ha realizzato per l’ottantesimo anniversario della promulgazione in Italia delle leggi razziali. Ai Giardini del Tempio, ‘Il tempo che non passa’, con Roberto Riccardi e Lia Levi. Attesa l’esibizione del Trio Dimitrij, Francesco Alessandro De Felice al violoncello, Henry Domenico Durante al violino e Michele Sampolesi al pianoforte, meritevole del riconoscimento ottenuto all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia nel corso di perfezionamento di Alta Formazione in musica da camera. È la prima collaborazione al Festival Internazionale di Cultura ‘Ebraica’, che sarà caratterizzata da excursus musicali in questo ‘A Jewish Jazz Story’.
‘Finché un giorno’ di Shemi Zarhin con Alessandro D’Alatri sarà dibattito e visione, che anticipa ‘Aviva My Love’. Al Palazzo della Cultura riflessioni su ‘Eterno e quotidiano. Il concetto di tempo nella Torà’.
Spazio a colori, profumi e sapori del’La cucina ebraica delle feste a Roma’ nel primo giorno della settimana, il 25 giugno, in collaborazione con l’ARSIAL e replicato nei giorni successivi. Approfondimenti e riflessioni nell’incontro ‘Tempus fugit: l’intelligenza artificiale e la cognizione del tempo’, fra l’altro, con Paolo Benanti, docente di Etica della Tecnologia all’Università Gregoriana e Paolo Merialdo del Dipartimento di Ingegneria di RomaTre e nelle letture di Maria Rosaria Omaggio e Pino Quartullo per ‘Dicono della mia terra. Pagine su Israele’. Le voci sono accompagnate dagli originali suoni di Oscar Bonelli impegnato nella riscoperta degli strumenti musicali perduti o dimenticati, fra cui alcuni riproposti o creati personalmente.
Al quarto giorno sono previsti gli spettacoli teatrale, ‘Her Israeli Story-Donne israeliane fra arte e letteratura’ di Orly Noa Rabinyan con Ketty Di Porto e ‘Israele. Il tempo del ritorno’. Ruth Dureghello, invece, sarà ‘Di casa in casa. Sapori kosher dal mondo in Italia’. Alimenti e cucina ancora in primo piano nell’ultimo giorno di programmazione con ‘Kosher, Halal e bio. Regole e marcati’, incontro e confronto coordinato da Carlo Hausmann, ex assessore della Regione Lazio con interessi e responsabilità nel settore agricolo, ma anche ‘S
halom. Comunicare il futuro’ e, soprattutto, un racconto riproposto dall’accaduto da Antonello Capurso, ‘A testa alta. Storia di Moretto’, con Ludovico Fremont e Micol Pavoncello. Spettacolo ispirato al libro, ‘Duello nel Ghetto’, di Maurizio Molinari e Amedeo Osti Guerrazzi e, in particolare, alla vicenda dell’ebreo romano Pacifico Di Consiglio, pugile dilettante, che non ha voluto sottostare alle leggi razziali del 1938, evaso più volte dalla detenzione nazifascista e protagonista della ricostruzione del Paese dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale.

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