I pareri dei concessionauto e dei marchi motoristici

Approfondimento sull’attuale situazione e sul futuro dell’industria promosso nella capitale da Fleet&Mobility con alcuni rappresentanti e operatori del settore. Intanto il mercato ha poco entusiasmo sulle offerte con le ultime novità normative europee

Il settore dell’auto, attualmente condizionato dall’incertezza per una normativa europea definita ma con l’ipotesi di un possibile aggiornamento, è stato analizzato e sezionato da veri e propri esperti, fra rappresentanti delle concessionarie, dei marchi industriali, delle assicurazioni, delle società di noleggio, petrolifere e delle specializzate al credito al consumo. L’occasione è stata la riunione promossa a Roma da Fleet&Mobility in una sala dell’ACI di via Marsala, nell’ambito del programma ‘La capitale automobile’ al capitolo ‘Consumer’.
La serie degli interventi, gestiti e coordinati da Pier Luigi del Viscovo del Centro Studi di Fleet&Mobility, sono state caratterizzate da un paio di indagini su un campione più o meno rappresentativo, ma, comunque, indicativo, in particolare sul comportamento alla guida e sulle eventuali limitazioni alla circolazione per motivi ambientali, i cui esiti sono stati illustrati rispettivamente da Toni Purcaro di Dekra e da Enrico Billi di Ipsos.
Sulla prima la maggioranza ritiene che lo stile al volante negli ultimi anni è peggiorato (58%); nelle scuole-guida l’insegnamento è sufficiente, ma decisamente migliorabile (65%); sarebbe necessario un ciclo formativo per le vetture elettriche (53%); le principali distrazioni per gli automobilisti sono rappresentate dal telefono cellulare (90%) e dal touch screen. Sull’altra lo stop alla circolazione degli euro 5 sarebbe opportuno, ma accompagnato o sostenuto da incentivi e causerebbe disagi alla quotidianità personale. La sostituzione di un’auto con migliori requisiti tecnologici e tecnici è condizionata dall’aspetto economico, ma migliorerebbe la qualità dell’aria delle città.
“Sul numero degli incidenti grava anche la circolazione dei ciclomotori, delle biciclette anche con pedalata assistita e dei monopattini, spesso condotti da chi non conosce il Codice della Strada e, in alcuni casi, neanche la linguaitaliana e, soprattutto, sono senza targa e polizza assicurativa”, ha ricordato Toni Purcaro. “Molti incidenti sono segnalati nelle vie cittadine dove il limite di velocità è estremamente restrittivo”, ha rilevato Mario Verna di QueenCar. Molteplici, comunque, le cause degli incidenti, oltre alla distrazione soprattutto per l’uso del telefono cellulare, anche l’eccessiva velocità rispetto ai limiti previsti, l’abuso di alcol e di sostanze stupefacenti e le condizioni delle strade. Domenico Chianese di CarPoint ha sottolineato come “i giovani” del Terzo Millennio “sono meno interessati e appassionati al possesso di un’auto”.
Un segmento del convegno ha riguardato il mercato delle auto nuove che ancora non esalta l’offerta dell’elettrico, sia per l’autonomia chilometrica delle batterie e per l’ancora inadeguato livello infrastrutturale per le ricariche che per la quota finanziaria necessaria all’acquisto. Su questa parte, però, è stato rivelato che le fasce più economiche, al di sotto dei 15 mila euro, sono praticamente scomparse. Romolo Ponzo di Agos ha reso noto che il limite inferiore “lo scorso agosto era di 17 mila 830 euro, mentre nel 2019 era stato di 14 mila 257 euro. E il 90% dei clienti dichiara un reddito massimo di 30 mila euro”. Sulla formula del noleggio, invece, una persona su quattro non è ancora attratta dalle condizioni proposte”.
Maurizio Brandini, concessionario fiorentino, ha sostenuto la possibilità e l’opportunità della targa per chi viaggia sulle strade, indipendentemente dal numero delle ruote, il varo “di una superpatente dopo aver completato alcuni particolari corsi formativi per usufruire anche delle agevolazioni sulle polizze assicurative e un sistema per isolare il telefono cellulare quando si è alla guida”.
Veicoli ultraccessoriati, che molti non conoscono e non utilizzano, in quanto sforniti delle adeguate competenze. ADAS, Advanced Driver Assistance Systems (Sistemi Avanzati di Assistenza alla Guida). “Altri attori sono presenti sul mercato, che evidenziano le scelte passate non proprio felici delle case automobilistiche”, ha affermato Maurizio Brandini, il quale quasi rimpiange il periodo intorno e dopo il Covid, quando le richieste erano decisamente superiori alla disponibilità con gli italiani appena usciti dal forzato isolamento domestico per evitare i possibili contagi del temibile virus.
Marco Pigozzi di Arval del Gruppo BNP Paribas e soprattutto Alessio Casonato di Agenzia Italia, che ha ribadito come “l’auto è ancora centrale per gli spostamenti privati per il 63% delle persone e il 75% dei chilometri percorsi annualmente sono effettuati con la propria quattroruote”. Tranchant il contributo in audiovideo di Gaetano Thorel di Stellantis, che ha collegato le strategie delle case automobilistiche alle decisioni dei politici, “alcune incomprensibili, pesanti economicamente e non accettate dal mercato”, visto l’andamento delle vendite di quelle innovative. Insomma, il riferimento è chiaramente rivolto alle elettriche. Nel nostro Paese il parco delle auto circolanti è particolarmente usurato, tanto da essere associato al cosiddetto ‘effetto Cuba. Thorel ha anche ricordato che “l’industria dell’auto dovrebbe essere salvaguardata”, sostenuta e rilanciata, in particolare se la normativa europea dovesse essere riesaminata e aggiornata alla realtà.
“Dalla Cina arrivano auto a prezzi maggiormente contenuti” e, quindi, altamente concorrenziali, ha confermato Enrico Attanasio di DR International. All’incontro hanno partecipato anche Roberto Di Pietrantonio, amministratore delegato di Mazda e presidente di UNRAE, l’Unione Nazionale dei Rappresentanti degli Autoveicoli Esteri e Vincenzo Maniaci di Q8, che ha ribadito l’invariabile consumo dei prodotti petroliferi, benzina e soprattutto gasolio. Nell’ultimo triennio, in particolare, la quota commercializzata si è addirittura alzata del 4%.
I concessionari hanno confermato che l’unica variante richiesta dagli interessati acquirenti di un’auto riguarda una soluzione ibrida coinvolgendo anche il gpl.

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