Approfondimento a Roma su ‘ADAS&Safety’ promosso da Fleet&Mobility con gli interventi degli esperti e degli operatori del settore. Alcuni congegni non sono più optional e al volante l’automobilista deve cambiare comportamento
Modificare lo stile di guida al volante anche della propria auto, per molti, fra l’altro, consolidato nel tempo in caso di una patente datata per la conseguente e necessaria abilitazione. A condizionare i rispettivi adeguamenti potrebbero essere i cosiddetti ‘sistemi di assistenza’ sempre più numerosi sulle quattroruote installati dalle case costruttrici soprattutto per aumentare la sicurezza e migliorare l’andamento sulle strade ed autostrade. Un’auto sempre più tecnologica con gli apparecchi montati per lo più di serie e non a richiesta come optional.
Le novità sono state il comun denominatore dell’incontro promosso a Roma da Fleet&Mobility e da Dekra, ‘ADAS&Safety’, a cui hanno offerto il contributo alcuni rappresentanti delle molteplici realtà del settore. ‘ADAS’, che sta per Advanced Driver Assistence System, sistema avanzato di assistenza alla guida, collegato al miglioramento della sicurezza attraverso un comportamento più efficiente e a una integrazione della guida supportata proprio da una serie di innesti innovativi. E sono queste novità, lievitate nell’ultimo decennio in tutti i modelli, le classi e le motorizzazioni, a ingigantire il differenziale fra il prima e il dopo con l’attualità, che, come sempre, è la fase maggiormente critica, in quanto intermedia e di assestamento.
Enrico Attanasio di EVO, Evolution Car Group; Roberto Moneda di Texa TMD; Toni Purcaro di Dekra; Pierluigi Mauro Boccanelli di Autostar Flaminia e Alberto Viano di ANIASA, l’Associazione Nazionale dell’Autonoleggio, della Sharing Mobility e dell’Automotive Digital, con varie sfumature, hanno confermato le critiche e la validità dell’eventuale aggiornamento delle condizioni e dei comportamenti al volante per i sistemi di controllo e di correzione, come per l’alta velocità e gli spostamenti di corsia. Gli interventi e le considerazioni sono state gestite e coordinate da Pier Luigi del Viscovo di Fleet&Mobility.
Nei paesi dell’Unione le vittime sulle strade nel 2001 sono state oltre 51.400; nel 2022 quasi 20.600 e l’obiettivo del 2030 è quello di dimezzare ancora la cifra con il limite posto a 11.400. Negli anni, comunque, sono aumentati i chilometri percorsi sulle strade e sulle autostrade soprattutto per il trasporto delle merci, è cresciuta l’attenzione per la manutenzione e per le condizioni degli asfalti e sono in discesa le riparazioni, tanto per confermare il trend e offrire una possibile motivazione.
Dal confronto è emerso, fra l’altro, che i patentati più attempati sono costretti a modellare la conduzione, rinfrescare la gestione della guida e aggiustare i comportamenti; per le autoscuole, invece, diventa quasi obbligatorio rivedere gli insegnamenti, articolare in modo diverso le indicazioni e livellare il piano della formazione alle new entry in relazione alla situazione. “Alcuni nuovi congegni, comunque, possono essere disattivati, ma con il tempo diventeranno routine e sarà compresa completamente l’utilità come peraltro è avvenuto per le cinture di sicurezza e per l’ABS”, l’Anti Blockier System, in pratica l’assistenza della frenata, ha ammesso Alberto Viano. “Le maggiori difficoltà”, secondo un approfondimento organizzato da Dekra e illustrato da Toni Purcaro, “sarebbero relative alla conoscenza e alla disposizione dei congegni”. In molti chiedono la posizione, a cosa servono e, nel caso, come azionare i vari meccanismi se non sono in automatico.
Intanto, nonostante la moltiplicazione dei sistemi tecnologici, continua la flessione del mercato dell’auto con il numero delle vendite in costante contrazione. “Le previsioni indicano che le immatricolazioni nel 2024 non potrebbero superare la quota del milione e 600 mila” a causa delle generali condizioni economiche, dei modelli proposti e, in particolare, delle incertezze collegate alle normative europee a favore dell’elettrico. Nel nostro Paese il comparto è ancora estremamente circoscritto con percentuali imbarazzanti per i costi, per la limitata installazione degli impianti utili alla ricarica e per i tempi delle operazioni e per l’autonomia delle batterie.
Le novità dovrebbero condizionare anche i costi delle polizze delle assicurazioni. Le compagnie, infatti, sarebbero chiamate ad aggiornare i rispettivi listini sia delle opzioni che dell’entità dei premi soprattutto se gli innovativi congegni saranno sempre più presenti sulle auto di ogni cilindrata di serie o a richiesta del cliente.
E dagli Stati Uniti, in particolare sulla guida completamente autonoma, sono apparsi i fantasmi dei boicottaggi e delle manomissioni a distanza. I rischi degli hackeraggi potrebbero rallentare l’evoluzione e condizionare anche la funzionalità degli altri dispositivi tecnologici.