La Giornata del Contemporaneo

Il 12 ottobre la ventesima organizzazione con ingresso gratuito negli spazi espositivi e nei laboratori della nostra penisola. All’estero, invece, una settimana, nelle ambasciate, nei consolati e negli istituti di cultura

È l”accessibilità’ in tutte le declinazioni, forme e dimensioni, il filo conduttore della ventesima stagione della Giornata del Contemporaneo in programma dal 6 al 12 ottobre con il clou previsto per il sabato conclusivo, almeno nel nostro Paese, in quanto nelle date precedenti la manifestazione riguarda soprattutto le ambasciate, i consolati e gli istituti italiani di cultura all’estero. L’ormai tradizionale iniziativa è promossa da AMACI, l’Associazione dei Musei d’Arte Contemporanei Italiani, con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione di quella per la Diplomazia Pubblica e Culturale del dicastero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Nell’occasione è arrivato anche il riconoscimento del Quirinale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella che ha conferito alla Giornata la Medaglia del Presidente della Repubblica. Gli apprezzamenti sono arrivati anche dalla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea; dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome; dall’UPI, l’Unione delle Province d’Italia; dall’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni e dall’ICOM, l’International Council of Museums, Italia.
La Giornata del Contemporaneo, anche in questa stagione, coinvolgerà i 24 musei aderenti ad AMACI e un migliaio di luoghi, fra spazi espositivi e artistici, fondazioni, istituzioni pubbliche e private, gallerie, studi e laboratori di tutto il territorio nazionale che apriranno gratuitamente le porte ai visitatori interessati e anche ai semplici curiosi. La Giornata può contare anche sulla partnership di Alfasigma, della pubblicazione Il Giornale dell’Arte, di Rai Cultura e di Artshell.
Una novità per la ventesima organizzazione riguarda il progetto ‘Treccani Arte x AMACI’. La collaborazione ha fruttato una collana di realizzazioni limitate nel numero di Giorgio Andreotta Calò, Stefano Arienti, Tomaso Binga, Binta Diaw, Emilio Isgrò, Eva Marisaldi, Marzia Migliora, Liliana Moro, Adrian Paci, Giulio Paolini, Alfredo Pirri e Michelangelo Pistoletto. Sono alcuni degli artisti che hanno griffato l’immagine di riferimento dell’annuale rassegna.
Nel 2024 la copertina è riservata a Tomaso Binga, all’anagrafe di Salerno dal 20 febbraio del 1931 Bianca Pucciarelli Menna, che arricchisce l’elenco dei protagonisti anche con Maurizio Cattelan, Adrian Linke, Marcello Maloberti, Luigi Ontani, Paola Pivi e Francesco Vezzoli. ‘Donna in gabbia’ è la rappresentazione indicata e proposta fin dal 1974. L’artista campana ha raffigurato la testa di una ragazza racchiusa e imboccata da mani umane maschili. “È una sollecitazione per la riflessione sulla condizione generale di subalternità della donna, sulle diseguaglianze fondate sul privilegio e sulle forme di controllo, spesso motivate come cura e prevenzione”.
‘Accessibilità’ è il collegamento ideale per le molteplici tematiche, fra cui quella relativa alla definizione di museo da parte di ICOM risalente al 24 agosto del 2022, che “è una istituzione permanente senza scopo di lucro e al servizio della società per ricerche, collezioni, conservazioni e interpreta ed espone il patrimonio culturale, materiale e immateriale. I musei sono aperti al pubblico, accessibili e inclusivi e promuovono la diversità e la sostenibilità; operano e comunicano in modo etico e professionale con la partecipazione delle comunità, offrendo esperienze diversificate per l’educazione, il piacere, la riflessione e la condivisione di conoscenze”.

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