In occasione del Congresso Mondiale di Filosofia è stata allestita una mostra nell’atrio dell’Aula Magna del Rettorato dell’Università ‘La Sapienza’ su ‘I quaderni, i libri e le riviste’
Politico, giornalista linguista, critico letterario, studioso, apprezzato e approfondito anche oltre i confini nazionali, Antonio Gramsci è il protagonista dell’esposizione allestita all’Università ‘La Sapienza’ proprio in occasione del venticinquesimo Congresso Mondiale di Filosofia, che per la prima volta è organizzato a Roma. Nel nostro Paese, in precedenza, era stata promossa a Bologna, a Napoli e a Venezia nel 1958. L’iniziativa, che segue quella su Nilde Iotti, prima donna presidente della Camera dei Deputati, è stata inaugurata alla presenza del sindaco Roberto Gualtieri e della rettrice dell’ateneo di piazzale Aldo Moro, Antonella Filomeni.
‘Antonio Gramsci. I quaderni, i libri e le riviste’, offre agli interessati e anche ai semplici curiosi, un’attenta e ordinata ricostruzione della vita e dell’attività sociale, culturale e politica. Era originario della Sardegna, dove il padre, Francesco Gramsci, dalla pontina Gaeta, era stato trasferito nel 1883 per un impiego nell’Ufficio del Registro di Ghilarza. Antonio Gramsci era nato ad Ales, attuale area provinciale di Oristano, il 22 gennaio del 1891.
Nel 1921 è stato fra i fondatori del Partito Comunista d’Italia di cui è stato anche segretario dal 1924 al 1926. Poi l’arresto, proprio nel 1926, da parte del regime fascista. È stato parlamentare, eletto alla Camera nel 1924. Per il peggioramento delle condizioni di salute ha ottenuto la libertà condizionata e ricoverato in una clinica romana dove è scomparso il 27 aprile del 1937, all’età di 46 anni.
È considerato uno dei più importanti pensatori del Ventesimo secolo con l’analisi della struttura culturale e politica della società e la traduzione filosofica marxista. Il periodo di reclusione, oltre alle traduzioni multilingue, è stato caratterizzato da numerose riflessioni scritte, soprattutto dal 1929 al 1935.
Nell’atrio dell’Aula Magna del Rettorato sono esposti 33 quaderni, in cui sono riportate le riflessioni diventate vere e proprie testimonianze per la comunità scientifica e per i ricercatori e gli studiosi di tutto il mondo.
L’allestimento, organizzato e sollecitato dalla Fondazione Gramsci, fondata nel 1950, mostra, al di là de’I quaderni dal carcere’, probabilmente oltre trecento, il percorso esistenziale sfruttando anche gli schermi per sfogliare e ingrandire, per ogni necessità, le pagine dei manoscritti. E, poi, possono essere analizzati i giornali, le pubblicazioni, i libri e gli appunti di Antonio Gramsci. Il coordinamento scientifico è stato curato e gestito da Francesco Giasi, direttore della Fondazione presieduta da Silvio Pons. Il progetto grafico è stato firmato da Anna Bodini e i testi sono stati proposti da Gianni Francioni Eleonora Lattanzi e Maria Luisa Righi. Oltre alla Fondazione Gramsci, l’esposizione, visitabile gratuitamente fino all’8 agosto, è stata realizzata con il supporto e la collaborazione di Roma Capitale, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica del Lazio e di Zétema.