Al Circo Massimo la tappa italiana del ‘Longines Global Champions Tour’ di salto ostacoli con 123 atleti di una trentina di paesi e 240 cavalli. Alle gare e agli spettacoli è possibile assistere gratuitamente
Sarà ancora lo strepitoso e ineguagliabile scenario del Circo Massimo a ospitare il ‘Longines Global Champions Tour’ nell’unica tappa italiana del circuito che vede protagonisti i migliori specialisti nel salto ostacoli di equitazione. Tre giorni di evoluzioni ed esibizioni, dal 15 al 17 settembre, in un mix di sport e intrattenimento nella splendida cornice storica dove nell’Antica Roma erano organizzati gli spettacoli con proprio i cavalli e i driver protagonisti. All’ombra del Palatino sarà consumato il quattordicesimo round dell’intera kermesse che è stata promossa in precedenza nelle città di tre continenti: Doha, Miami Beach, Città del Messico, Madrid, Saint Tropez, Cannes, Stoccolma, Parigi, Monaco, La Coruna, nella tedesca Riensenbeck, Londra e nell’ olandese Valkenswaard. Dopo Roma la classifica finale sarà definita a Riyadh, dal 26 al 28 ottobre, per determinare i finalisti, che saranno nuovamente in scena dal 16 al 19 novembre all”O2 Arena’, nel quartiere Liben di Praga, da quasi 17 mila e 500 spettatori, inaugurata nel 2004. Da conquistare, in quella decisiva occasione, il titolo individuale e quello a squadre.
A Roma saranno presenti 123 fra cavalieri ed amazzoni di una trentina di paesi di ogni parte della pianeta, compresi i capiclassifica, gli olandesi Harrie Smolders e Maikel Van der Vleuten e il francese Simon Delestre, ma anche altre assolute star internazionali come lo svedese Henrik Von Eckermann, il transalpino Julien Epaillard, l’oro olimpico di Tokyo, il britannico Ben Maher e il vincitore al Circo Massimo nel 2022, il tedesco Christian Kukuk. Sei gli italiani iscritti: Piergiorgio Bucci, Giacomo Casadei, Lorenzo De Luca, Emanuele Gaudiano, il Carabiniere numero 23 nella graduatoria mondiale, Nico Lupino e Francesco Turturiello.
Nella classifica a squadre l’attuale leadership è della Riensenbeck International, che sopravanza la Paris Panthers e la Madrid in Motion. La Rome Gladiators è attualmente ottava con 173 punti, a meno 121 dalla vetta. Il montepremi dell’appartamento romano è di 650 mila euro, oltre 36 milioni di euro, invece, il complessivo. Il cartellone 2023 prevede quindici prove. Almeno 240 i cavalli impegnati, che sono stati riconosciuti come ‘atleti’ se coinvolti in attività sportive superando, in questi casi, la considerazione e la definizione di ‘animali da affezione’.
Le iniziative di accompagnamento alle gare riguardano le spettacolari performance del Carosello di Lance dei Lanceri di Montebello, di quello viterbese del San Raffaele e del tradizionale dei Carabinieri. Show rievocativo per la ‘storia dei salti’ con ‘Cavalli a Roma-Il Tempo della Città Eterna’ diretto da Sabina Domanico in cartellone alle ore 20 del 15 e del 16 settembre. La tre-giorni sarà caratterizzata anche da proposte culturali, incontri e visite esclusive. Alle gare e agli spettacoli è possibile assistere gratuitamente.
Il ‘Longines Global Champions Tour’ è stato ideato nel 2006 dal campione olimpico Jan Tops, l’olandese che ha trasformato il salto ostacoli con la partecipazione dell’élite mondiale e un montepremi ancora più consistente in palio nelle prove delle rinomate e ricercate località del globo terracqueo. Diciassette le edizioni riportate sull’Albo d’Oro.
Il presidente della Federazione Italiana Sport Equestri Marco Di Paola, fra l’altro, ha ricordato gli importanti appuntamenti della specialità promossi nel nostro Paese come Piazza di Siena, a Milano e l’ormai puntale stagionalità di FieraCavalli a Verona. Movimento dell’equitazione con l’obiettivo di ben figurare nella partecipazione ai Giochi Olimpici di Parigi del prossimo anno. Di Paola ha sollecitato l’opportunità di trovare uno spazio in queste manifestazioni internazionali anche per gli atleti paralimpici.
Il ‘Longines Global Champions Tour’ è stato indicato come parametro di sostenibilità ambientale in vista dell’Olimpiade Invernale di Milano e Cortina d’Ampezzo del 2026. Un ”evento-laboratorio” in modo da definire i test utili e utilizzabili per verificare l’impatto e il condizionamento degli avvenimenti, anche sportivi, sull’aspetto naturale.