Doppietta organizzativa da parte dell’Italia della pallavolo, che ha anche l’obiettivo di replicare l’uno-due inferto alla concorrenza nell’Europeo del 2021 nella finale in terra di Polonia, a Katowice. La nazionale azzurra maschile, poi, è riuscita l’anno dopo a mettere ko anche l’intero pianeta e sempre nell”Arena Spodek’. “Impegno estremo dei comitati locali e regionali in collaborazione con le amministrazioni pubbliche cittadine e regionali e anche delle associazioni territoriali per allestire i previsti programmi, accogliere al meglio le delegazioni e gli staff tecnici delle varie nazionali ed ospitare sportivamente le molteplici squadre e le rispettive atlete”, ha rilevato il presidente della Federazione Italiana di Pallavolo Giuseppe Manfredi nel corso della presentazione ufficiale del Campionato Europeo maschile e femminile promossa nel Salone d’Onore del CONI. Manfredi, fra l’altro, ha mostrato soddisfazione per il successo della nazionale Under 17, che nelle ultime ore ha conquistato il titolo continentale superando nella finale di Podgorica, in Montenegro, la Bulgaria per 3 a 1. Onore, gloria, feste e citazione per la vittoria e il trofeo ottenuto dai giovani preparati e guidati da Monica Cresta. Il presidente del Comitato Olimpico Nazionale Giovanni Malagò ha ribadito “l’importanza del gioco di squadra, della partecipazione ai Giochi di Parigi del prossimo anno e dell’alloro ancora assente sulla mensola della Federazione dopo aver vinto praticamente e ripetutamente ogni titolo in qualsiasi palasport del pianeta”. Una mancanza da sanare, in quanto la lievitazione tecnica e di partecipazione avuta dal movimento pallavolistico negli ultimi trent’anni è da esempio. Dagli anni Novanta dello scorso secolo, dalla ben nota ‘generazione di fenomeni’, la disciplina sportiva ha iniziato a raccogliere successi e consensi in serie. La bontà dei progetti pianificati ed applicati è stata riconosciuta dal ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi a favore e a sostegno di una “federazione vincente e convincente con un’affermazione costruita nelle aule e negli spazi ricavati nelle palestre scolastiche di tutto il nostro Paese. La partecipazione è stata sempre in crescita come l’iscrizione delle società con i rispettivi atleti che confermano i valori espressi dallo sport riguardanti l’inclusione, il rispetto e l’eguaglianza. Il settore ha ristretto le distanze geografiche e tecniche della nostra penisola”. Abodi è stato uno dei ministri presenti al Foro Italico, oltre a quelli dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, “da sempre appassionato della pallavolo”; dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, che ha ricordato lo spot girato con il tecnico Ferdinando De Giorgi e i pallavolisti per esaltare, giustamente, “la qualità della pasta italiana e in onda per tutto il periodo dell’Europeo” e del Turismo Daniela Santanchè, pronta a confermare come “gli appuntamenti sportivi siano un’importante opportunità per destagionalizzare i flussi degli arrivi nel nostro Paese e anche per visitare i centri ricchi di storia, di testimonianze archeologiche, architettoniche e di traduzioni enogastronomiche alcune volte esterni ai comuni circuiti e percorsi dei tour operator”. Numerosi i paesi di tutti i continenti collegati televisivamente in diretta per seguire l’Europeo e incalcolabili i sostenitori attesi, per adesso solo stimati, ma concretamente non quantificati, anche per la soddisfazione del vertice della CEV, la Confédàration Europèenne de VolleyBall, con base operativa in Lussemburgo, rappresentata al CONI dal presidente, il serbo di Belgrado Aleksandar Boricic e dal vice Renato Arena. Presenti, fra gli altri, anche il responsabile della Lega di serie A Massimo Righi e gli assessori allo Sport di Firenze Cosimo Guccione e quello alla Qualità della Vita di Bari Pietro Petruzzelli. Bari e Firenze sono fra le nove città italiane pronte ad ospitare il torneo maschile e quello femminile. Le altre, in questo caso mixate, sono Ancona, Bologna, Monza, Perugia, Roma, Torino e Verona. Appuntamento numero 33 dell’Albo d’Oro dell’Europeo sia maschile che femminile. Le ragazze giocheranno in Belgio, Estonia, Germania e Italia. Le azzurre, che negli anni hanno conquistato otto medaglie e sono salite sul gradino più alto del podio continentale nel 2007 in Lussemburgo, nel 2009 a Lodz e nel 2021 a Belgrado, sono inserite nel girone ‘B’ con Bosnia ed Erzegovina, Bulgaria, Croazia, Romania e Svizzera. Ottavi di finale in Belgio, a Bruxelles e in Italia, a Firenze, con avversari incrociati. Per le azzurre quelle della pool ‘D’, che comprende l’Estonia, paese ospitante, la Finlandia, la Francia, l’Olanda, la Slovacchia e la Spagna. La final four decisiva è in programma in Belgio, al ‘Palais 12’ di Bruxelles. La nazionale italiana guidata da Davide Mazzanti giocherà la sera di Ferragosto all’Arena di Verona contro la Romania, poi avrà, al di là della rete, in fila, il 18 agosto la Svizzera, il 19 agosto la Bulgaria, il 22 agosto la Bosnia ed Erzegovina e il 23 agosto la Croazia. Gli scenari saranno anche il Palazzetto dello Sport di Monza, il PalaRuffini di Torino e il Polifunzionale ‘Wanny Di Filippo’ di Firenze. Dal 1949, anno della prima edizione a Praga, il nostro Paese ha ospitato l’Europeo femminile nel 1971 a Reggio Emilia, nel 1991 e nel 1999 a Roma. Complessivamente sfide in calendario dal 15 agosto al 3 settembre. L”EuroVolley’ maschile 2023 offrirà spettacolo anche in Bulgaria, in Israele e nella Macedonia del Nord. L’Italia, gestita da ‘Fefè’ De Giorgi, è posta nel primo raggruppamento con il Belgio, l’Estonia, la Germania, la Serbia e la Svizzera. Gli azzurri affronteranno il Belgio il 28 agosto, l’Estonia il 31 agosto, la Serbia il 1° settembre e la Germania il 6 settembre all”Unipol Arena’ di Bologna, al PalaBarton di Perugia e al PalaRossini di Ancona. Ottavi e quarti di finale al PalaFlorio di Bari. Semifinali e finali a Roma, al Palazzo dello Sport dell’EUR. Il programma prevede scontri sottorete dal 28 agosto al 16 settembre. Dopo il primo turno gli azzurri incroceranno gli avversari del gruppo ‘C’, che comprende la Danimarca, la Macedonia del Nord, il Montenegro, l’Olanda, la Polonia e la Repubblica Ceka. Da Roma 1948 l’Italia ha ospitato solo nel 2005 con la serba Belgrado l’Europeo. Quattordici volte sul podio e in sette circostanze il tricolore è sventolato più visibile a tutti ed è risuonato l’Inno di Goffredo Mameli, nel 1989 in Svezia, nel 1983 in Turchia, nel 1995 in Grecia, nel 1999 in Austria, nel 2003 in Germania, nel 2005 a Roma e nel 2021 a Katowice. Brillante, originale e un po’ inusuale, anche per allentare la tensione e le aspettative, il siparietto fra i due tecnici, il pugliese della leccese Squinzano Ferdinando De Giorgi e il marchigiano di Fano Davide Mazzanti. Le riprese televisive sono assicurate dalla Rai e da Sky. Solo nel 1971 la FederPallavolo ha organizzato il cosiddetto ‘Doppio Europeo’. Allora il presidente era Giancarlo Giannozzi, al vertice anche alla CEV e il segretario generale Gianfranco Briani, che per cercare di uscire dall’anonima oscurità sportiva e inserire l’Italia nell’élite della pallavolo internazionale ha proposto al responsabile del CONI Giulio Onesti di ospitare contemporaneamente il torneo maschile e quello femminile. “Lungimiranti”, aveva replicato Onesti all’ipotesi, chiedendo se avessero avuto “certezze e capacità per gestire il pubblico, i tecnici e gli atleti”, prima di concedere la completa fiducia. È stato il primo passo che ha portato pian piano, ma in seguito anche velocemente, l’Italia stabilmente alla sommità del mondo della pallavolo.
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