I lanci, i salti e le immancabili corse con e senza barriere, di varia lunghezza e di diversa andatura animeranno il Trofeo ‘Giorgio Bravin’ che inneggia alla cinquantaseiesima stagionalità. Il denso e intenso cartellone dell’ormai tradizionale kermesse di atletica leggera riservata a giovani e giovanissimi sarà consumato il prossimo 10 giugno a Roma sulle piste e sulle pedane del ‘Paolo Rosi’ dell’Acquacetosa dove tutto ha avuto inizio nell’allora Stadio ‘delle Aquile’. 38, complessivamente, le prove in programma, 20 destinate alla categoria ‘cadetti’ e 18 riservate agli ‘allievi’, naturalmente divise equamente fra esibizioni al maschile e al femminile. Previsti anche i 100 metri piani per gli atleti paralimpici organizzati dal tecnico federale Massimo Di Marcello. All’appuntamento sono attesi oltre mille atleti in arrivo da almeno una dozzina di regioni della nostra penisola. La riunione è sospinta dall’ASI, l’Associazione Sportive e Sociali Italiane, che negli anni ha sostituito il Centro Sportivo Fiamma, con il sostegno del CONI, di Sport e Salute, della FederAtletica, della Regione Lazio e del Comune di Roma. Lo spettacolo agonistico inizierà alle ore 14 e 45. Al termine dello show delle staffette 4×100 saranno assegnati i riconoscimenti alle società che avranno ottenuto complessivamente le migliori performance. In passato il Trofeo ‘Giorgio Bravin’ è stato accolto praticamente in tutte le strutture sportive della capitale: dallo Stadio ‘Olimpico’ a quello ‘dei Marmi’, dal ‘Nando Martellini’ di Caracalla alla ‘Stella Polare’ di Ostia fino all’impianto della Farnesina. Solo in una occasione il meeting ha lasciato i palcoscenici romani, nel 2002, andando in scena nella terra pugliese, a Foggia, contemporaneamente ai Campionati nazionali dell’ASI. L’ingranaggio promozionale e organizzativo non è stato inceppato neanche dal Covid-19, in quanto il Trofeo è stato programmato nei famosi intervalli con le opportune e previste attenzioni. Il Trofeo, dedicato a un ventenne bersagliere vittima nell’ottobre del 1943 durante la Seconda Guerra Mondiale sul fronte nordorientale del nostro Paese, ha ospitato giovani che poi sono diventati vere e proprie star dell’atletica leggera anche a livello internazionale. Lunga e di alta qualità la lista, che comprende, fra gli altri, Pietro Mennea, Gabriella Dorio, Francesco Panetta, Franco Fava, Donato Sabia, Andrea Benvenuti, Giuseppe D’Urso, Fabrizio Donato, Dalia Kaddari, Mattia Furlani e Lorenzo Patta, oro olimpico a Tokyo nella 4×100 con Marcell Jacobs, Eseosa Fostine ‘Fausto’ Desalu e Filippo Tortu. Al Trofeo ha partecipato anche Roberto Azzaro, figlio della campionessa olimpica nell’alto a Mosca Sara Simeoni e di Erminio Azzaro. L’intuizione della manifestazione è stata di un paio di dirigenti sportivi, Carlo Alberto Guida e Roberto Vianello. La prima edizione risale al 12 settembre del 1965 con la partecipazione di oltre duecento atleti in rappresentanza di 31 società. Sul meeting, nel Salone d’Onore del CONI, hanno approfondito, fra gli altri, il presidente dell’ASI Claudio Barbaro, che è anche sottosegretario all’Ambiente e alla Sicurezza Energetica, il vertice di Sport e Salute Vito Cozzoli e Sandro Giorgi, organizzatore e memoria storica del Trofeo ‘Giorgio Bravin’. L’appuntamento, è ormai una vera e propria vetrina per i giovani partecipanti; una incredibile promozione per lo sport e una possibilità per il domani e il dopodomani ai frequentatori di ogni specialità dell’atletica leggera in modo anche di allargare la base impegnata nei benefici dell’attività fisica e pronta ad assorbire al meglio i valori offerti: rispetto delle regole e degli avversari, inclusione e socializzazione. Gli ‘allievi’ saranno chiamati all’espressione sui 100 e sui 400 metri; sui 3000 metri, metà distanza per le ragazze; 2000 siepi; lancio del giavellotto; getto del peso; salto triplo e in alto e la staffetta 4×100. I ‘cadetti’ saranno coinvolti negli 80 e nei 300 metri; nei 100 e nei 300 ostacoli; nei 2000 metri, lunghezza dimezzata per le giovani; nel salto in alto e in lungo; nel getto del peso e nel lancio del disco e nella staffetta 4×100.
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