Trofeo per giovani

Il prossimo 4 giugno al ‘Paolo Rosi’ dell’Acquacetosa il ‘Giorgio Bravin’, lo storico appuntamento di atletica leggera

 

Un albo d’oro lunghissimo, come una interminabile filastrocca, infarcito di atleti alcuni poi diventati ben noti nel panorama sportivo internazionale nelle varie specialità. Da guinness dei primati. E ancora non è finita, in quanto il Trofeo ‘Giorgio Bravin’ continua ad essere inserito nel calendario annuale e non è stato fermato neanche nel 2020 e nel 2021, le stagioni critiche per le ristrettezze di mobilità e di assembramento varate per cercare di contenere il numero dei contagi da Covid-19. Nessuna riunione di atletica leggera giovanile può vantare il pedigree dell’iniziativa promossa e programmata dall’ASI, l’Associazioni Sportive Sociali Italiane e, praticamente, da sempre gestito nell’organizzazione da Sandro Giorgi.
Il velo sulla cinquantacinquesima edizione della serie è stato alzato nella Sala del Carroccio del Campidoglio, testimonianza della ritrovata collaborazione fra amministrazione pubblica comunale e l’ASI, alla presenza dell’assessore ai Grandi Eventi, allo Sport, al Turismo e alla Moda di Roma Capitale Alessandro Onorato; del delegato alle attività agonistiche e amatoriali della Regione Lazio Roberto Tavani e dello stesso vertice dell’ente di promozione alle variegate discipline Claudio Barbaro. Il ritrovo per le categorie allievi e cadetti è per il 4 giugno a Roma, in particolare sulla pista e sulle pedane romane del ‘Paolo Rosi’, all’Acquacetosa. In quello stesso impianto, allo Stadio ‘delle Aquile’, è partita la storia del ‘Giorgio Bravin’ nell’indimenticato 1965. Altri palcoscenici negli anni hanno ospitato la kermesse, fra cui l”Olimpico’; la ‘Stella Polare’ di Ostia; lo Stadio dei Marmi, quello della ‘Farnesina’ e delle Terme di Caracalla, il ‘Nando Martellini’.
L’inizio delle gare è previsto per le ore 14 e 45 nel primo sabato del prossimo mese. Possibile anche il primato di presenze, che risale al 2019 con 870 giovani atleti. Undici le regioni rappresentate, soprattutto del centrosud della nostra penisola: Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Umbria e Toscana. Trentasei gli impegni inseriti in cartellone, praticamente equivalenti fra maschili e femminili e sia di allievi e cadetti. Dagli osservatori emerge,in particolare, l’attesa per le prove del triplista Nicolò Cannavale della Formia Atletica, in grado di balzare già a 14 metri e 77 centimetri e di Daniel Battaglia della Runners Ciampino, che nei 2000 siepi ha registrato il personale con 6 minuti e 7 secondi.
L’album dei ricordi del ‘Giorgio Bravin’ mostra i volti e descrive le esibizioni, fra gli altri, di Pietro Mennea, Gabriella Dorio, Fabrizio Donato, Alessandro Lambruschini, Francesco Panetta e Franco Fava e, più recentemente, di Lorenzo Patta, oro olimpico a Tokyo nella staffetta veloce 4×100 con Marcell Jacobs, Filippo Tortu e Eseosa Fostine (Fausto) Desalu; Dalia Kaddari, semifinalista ai Giochi della capitale giapponese nei 200 metri e Massimiliano Luiu, secondo al Mondiale under 20 del 2021 nel salto in alto. Trofeo ‘Giorgio Bravin’ come molla per essere orbitati nel firmamento dell’atletica leggera. L’unica società che ha partecipato a tutte le periodiche scadenze è stata la toscana Atletica Grosseto Banca Tema.
“Trofeo importante per i giovani italiani”, ha rilevato Claudio Barbaro, mentre Roberto Tavani ha sottolineato la funzione degli enti di promozione tanto che “a settembre sarà resa nota la graduatoria della Regione Lazio su ‘Sport senza barriere’, il bando da 6 milioni di euro” utile anche per un riconoscimento dell’attività delle strutture cosiddette ‘di base’. L’assessore Onorato, fra l’altro, ha affrontato il sempre delicato argomento dell’impiantistica, soprattutto quella inutilizzata per inagibilità, su cui, comunque, “il Comune di Roma, in alcuni casi, impegna delle risorse” probabilmente destinabili per diversi progetti.
Il Trofeo è dedicato a un giovane atleta bersagliere, uno dei tanti sacrificati nel 1943 alla guerra, nella zona del confine orientale italiano. L’esordio è stato consumato nell’allora Stadio ‘delle Aquile’, all’Acquacetosa, per volontà del Centro Sportivo Fiamma e per la passione di un paio di dirigenti, Carlo Alberto Guida e Roberto Vianello. Era il 12 settembre del 1965. La manifestazione è coordinata dall’ASI con il sostegno della Federazione Italiana di Atletica Leggera, della Regione Lazio e di Roma Capitale.

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