Stoppata sottocanestro

Dopo il rugby anche il basket chiude senza assegnare lo scudetto. Da decidere chi parteciperà ai tornei europei

Nel campo, minato dal temibile Coronavirus, svanisce un’altra stagione sportiva e i relativi titoli nazionali. Dopo il rugby anche la pallacanestro pone sul pennone sospinto in alto dal Covid-19 un drappo immacolato, il simbolo della resa. La Federazione, coordinata dal 2013 da Gianni Petrucci dopo la presidenza dal 1992 al 1999 e l’esperienza di guida del CONI, aveva nelle scorse settimane bloccato tutte le attività giovanili regionali e locali e nelle ultime ore cancellato anche il resto. La serie A/1 e A/2 sia maschile che femminile.
“È stato tenuto conto della salute pubblica, del prolungarsi delle misure di emergenza e dei conti economici delle società”, è il condensato delle essenziali motivazioni rese note dalla FIP. La decisione della Federazione Italiana Pallacanestro è arrivata, comunque, dopo averne considerato la determinazione della Lega e aver sentito il Consiglio Federale per “salvaguardare le condizioni di atleti, arbitri, dirigenti, tecnici e di tutti coloro che partecipano all’organizzazione delle gare dei campionati e delle rispettive famiglie”. Il cosiddetto “distanziamento sociale”, che quasi sicuramente sarà prolungato, per una disciplina sportiva ‘di contatto’ è negativamente fatale.
L’A/1 maschile ha chiuso la stagione dei canestri dopo ventidue giornate con la Segafredo Bologna in testa dall’inizio del campionato con 4 punti di vantaggio. La Virtus bolognese era ancora impegnata in Europa. E proprio la questione della partecipazione alle varie rassegne continentali della prossima stagione dovrà essere affrontata, in quanto per l’iscrizione ai tornei gestiti da un paio di sigle sono previsti criteri e iter differenti.
Da decidere anche il futuro dell’A/2, in cui nel girone ‘Est’ dopo ventiquattro partite era in testa la squadra di Ravenna e in quello ‘Ovest’ alla conclusione della ventiseiesima giornata comandava Torino. Ibernata la situazione della serie B e dell’A/1 e dell’A/2 femminile.
Il provvedimento della FIP ha riguardato anche le condizioni economiche delle società, che senza incassi e l’eventualità di giocare a porte chiuse. Quando sarà e senza spettatori. E, poi, una cinquantina di giocatori non italiani hanno lasciato la penisola. Alcune società avevano ipotizzato una ripresa concentrata e incentrata soprattutto sui play-off estivi, in modo da assegnare lo scudetto e i piazzamenti per l’Europa.
La Coppa
Italia dell’A/1 è stata vinta a Pesaro dall’Umana Reyer Venezia. La Final Eight per l’aggiudicazione del trofeo femminile, in programma a Lucca dal 3 al 5 aprile, invece, è stata annullata.
Dall’altra parte dell’Atlantico, per la NBA, il commissioner Adam Silver ha annunciato che “prima di maggio non sarà presa alcuna decisione”. La conclusione della stagione era prevista per il 15 aprile. Incerto l’eventuale programma futuro oscillante fra la ripresa della regular season e il via direttamente dai play-off per la conquista del prestigioso titolo.

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