Il Premio a Di Francesco

Consegnato al CONI all’allenatore della Roma l”Enzo Bearzot’ promosso dalle ACLI

È stato assegnato e consegnato nel suggestivo Salone d’Onore del CONI all’attuale allenatore della Roma Eusebio Di Francesco il Premio ‘Enzo Bearzot’, arrivato all’ottava edizione. Il riconoscimento è promosso dall’US ACLI, le Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani. “Coraggioso, caparbio e tenace”. Così inizia la motivazione per il premiato, che quest’anno per la prima volta ha guidato dalla panchina la squadra giallorossa, in grado di chiudere il campionato al terzo posto con relativa qualificazione in Champions League e, nella stessa competizione europea, arrivare alle semifinali, a un passo dalla sfida decisiva di Kiev, comunque dopo aver eliminato Atletico Madrid nei gironi; lo Shakthar Donetsk, al primo turno di eliminazione diretta e il Barcellona nei quarti risalendo dall’1 a 4 del Camp Nou.
Eusebio Di Francesco, 48 anni, abruzzese della provincia di Pescara, è stato protagonista nel calcio praticato a Empoli, dall”87 al ’91; alla Lucchese, fino al ’95; per un paio di stagioni a Piacenza; nella Roma, anche di Zeman, dal ’97 al 2001; per concludere la carriera nel 2005 con due anni a Piacenza e, poi, ad Ancona e a Perugia. Con la maglia azzurra della nazionale 13 presenze e una rete. Prima di sedersi in panchina Di Francesco ha ricoperto i ruoli di general manager e di direttore sportivo light. Il via alla Virtus Lanciano nel 2008, quindi Pescara, Lecce e Sassuolo con stagioni importanti e partite ufficiali al di là dei confini. Dalla scorsa estate il ritorno nella zona della capitale giallorossa con immagine e funzione diversa.
Il Premio, in precedenza, era andato nella prima edizione del 2011 a Cesare Prandelli, poi stagione-dopo-stagione, a Walter Mazzarri; a Vincenzo Montella; a Carlo Ancelotti nell’anno della ‘decima’ Coppa dei Campioni con il Real Madrid; a Massimiliano Allegri; a Claudio Ranieri, nel momento del trionfo inglese con il Leicester e a Maurizio Sarri.
La candidatura di Eusebio Di Francesco era inserita in una sestina con il nuovo Commissario Tecnico della nazionale azzurra Roberto Mancini, ma all’epoca ancora allenatore dello Zenit San Pietroburgo; Gianpiero Gasperini, condottiero di una sorprendente Atalanta, protagonista di un paio di campionati e anche in Europa; Marco Gianpaolo, alla guida della Sampdoria; Luciano Spalletti, alla prima stagione all’Inter, in grado di conquistare il ticket per l’iscrizione alla prossima Champions League ai danni di Simone Inzaghi, che, invece, con la sua Lazio l’ha vista sfiorire e definitivamente appassire a pochi minuti dalla fine dello scontro diretto dell’ultima partita della stagione come nel personale derby per il riconoscimento nel decisivo faccia-a-faccia.
L’iniziativa è dedicata a Enzo Bearzot, l’indimenticabile nocchiero di quell’Italia per la terza salita sull’olimpo del calcio in terra di Spagna.
La somma prevista al vincitore del Premio è stata donata da Di Francesco al ‘Bambino Gesù’ di Palidoro.
Il Premio ‘Enzo Bearzot’ speciale è andato all’Associazione Sportiva Dilettantistica Mollare Mai del Comitato Provinciale di Lecce per il progetto, ‘Lo sport, strumento di riscatto umano e sociale’. La Giuria ha apprezzato anche le iniziative dell’US ACLI di Ascoli Piceno, ‘Camminare nei musei’ e di quella di Avellino, ‘La cura del cavallo’.
Nell’appuntamento del 2018 è stato riservato anche un Premio per l’arbitro emergente, in collaborazione con l’AIA, per ricordare la figura di Stefano Farina, il fischietto scomparso il 23 maggio del 2017. Il riconoscimento è andato al trentasettenne campano Fabio Maresca.
Alla giornata del Foro Italico hanno partecipato i vertici commissariati del mondo del calcio, alla FIGC e alla Lega Roberto Fabbricini e Giovanni Malagò, anche come guida del Comitato Olimpico Nazionale; i presidenti dell’Associazione degli Arbitri e degli Allenatori, rispettivamente Marcello Nicchi e Renzo Ulivieri e i responsabili delle ACLI e del settore sportivo Roberto Rossini e Damiano Lembo e l’ex presidente della FederCalcio Giancarlo Abete.
Le ACLI, ente di promozione sportiva riconosciuta dal CONI, sono state fondate nel 1963 e vantano 35 mila iscritti nelle quasi 4 mila società affiliate.

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