L’atletica leggera ha finalmente una ‘casa’. Il riferimento è a Roma “proprio di fronte al Centro per la preparazione olimpica del CONI all’Acquacetosa, in via dei Campi Sportivi”, ha rilevato il presidente federale Alfio Giomi. La riqualificazione e la valorizzazione dello Stadio delle Aquile, intitolato nel 2002 al giornalista Paolo Rosi, diventa realtà con l’accordo sottoscritto dall’amministrazione comunale di Roma Capitale e la Federazione Italiana di Atletica Leggera, che prevede una cooperazione e collaborazione inizialmente per ripristinare uno strato idoneo e funzionale delle sei corsie della pista ridotta in condizioni assolutamente insoddisfacenti per non dire indecenti e inqualificabili. Sia l’amministrazione monocolore pentastellata del Campidoglio che la FIDAL puntano alla promozione e alla diffusione dell’attività fisica e sportiva di tutte le fasce di età, anche delle categorie disagiate e della cosiddetta Terza Età. Lo sport che conferma la funzione sociale, di integrazione e inclusione. La delibera approvata dalla Giunta comunale prevede, fra l’altro, l’assegnazione di otto borse di studio annuali per le giovani promesse dell’atletica leggera romana. “Finalmente avremo un polo di riferimento per le diverse specialità sportive dell’atletica leggera. La Federazione sarà impegnata nella realizzazione della pista, nell’ammodernamento delle strutture necessarie all’attività, in modo da restituire alla città uno Stadio” funzionale e disponibile, è stato sottolineato dalla FIDAL. E sono numerosi gli sportivi, che quotidianamente frequentano l’impianto, la pista e le attrezzature, nonostante negli ultimi anni erano in condizioni non ottimali. Lo Stadio delle Aquile, quasi 140 mila metri/quadrati, è stato costruito nel 1936. Lo storico impianto ha avuto interventi di restyling, più o meno periodici, ma ultimamente sembrava quasi in stato di semiabbandono. Negli anni ha ospitato un paio di edizioni del Memorial ‘Bruno Zauli’ ed è stato campo di allenamento per i protagonisti sia dell’Olimpiade di Roma del 1960 che del Mondiale di atletica leggera del 1987. Nel 2002 lo Stadio, di proprietà del Comune di Roma, è stato dedicato alla memoria del giornalista Paolo Rosi, telecronista della RAI anche delle riunioni e degli appuntamenti di atletica leggera. Da giornalista ha seguito ben otto edizioni dei Giochi dei cinque cerchi multicolorati, da Roma 1960 a Seul 1988. Rosi, che ha lasciato il microfono della radiotelevisione pubblica l’anno successivo, è scomparso nel 1997 a Roma dove era nato 73 anni prima. Rosi era stato anche un atleta, uno sportivo di un certo livello. Da rugbista aveva conquistato un paio di scudetti tricolori con la Roma ed è stato il primo giocatore italiano selezionato per la squadra del Resto d’Europa in occasione di un impegno internazionale. Lo Stadio polifunzionale ‘Paolo Rosi’ ha ospitato nel corso delle stagioni anche eventi e spettacoli all’aperto e anche di altre discipline sportive, fra cui di football americano, pesistica e rugby.
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