Al di là dello sport

EuroGames per la prima volta in Italia, a Roma. Attesi quasi 4 mila atleti di 55 paesi. 14 le discipline sportive

“È una manifestazione sportiva, ma anche culturale”. È la frase leit motiv nella presentazione in Campidoglio della diciassettesima edizione di EuroGames, che sarà organizzata nel nostro Paese, in particolare a Roma. Per la prima volta in Italia. Lo sport abbatte ogni barriera, sgretola qualsiasi ostacolo, etico, religioso, di razza e opinione. È in grado di scrollare e superare le discriminazioni e tutte le forme di razzismo, come purtroppo ancora non avviene nella quotidianità sociale. Gli atleti e le rispettive delegazioni in campo, sulle piste, sulle pedane e nelle palestre per i diritti civili. Semplice a dirsi, un po’ più complicato applicare le normative, anche quelle naturali, del buonsenso.
Roma, la cosiddetta ‘Capitale del Mondo’, dall’11 al 13 luglio, è pronta ad accogliere quasi quattromila atleti in rappresentanza di 55 nazioni, fra le altre qualcuna non propria brillante nel rispettare le personali preferenze ed opinioni. Quattordici le discipline in programma: atletica leggera; badminton; beach volley; bowling; calcio; danza sportiva; futsal; golf; hockey; nuoto; pallanuoto; pallavolo; podismo e tennis. L’appendice al previsto cartellone riguarda la ‘Roma Rights Run’, la rinominata ‘Corsa dei Diritti’, che attraverserà alcune delle aree storico-archeologiche della Città Eterna. Partenza in via dei Cerchi e traguardo posto al Circo Massimo.
La cerimonia di apertura del compresso calendario è fissata per le ore 18 e 30 nell’impianto dell’EUR delle ‘Tre Fontane’. Il sipario sull’EuroGames 2019 sarà calato al Villaggio allestito a ‘La Bibliotechina’ dell’EUR.
Quattordici le strutture pronte ad ospitare le competizioni: il Centro di Preparazione Paralimpica per l’atletica leggera; il Pala’ToLive Sport Center’ di via Aristide Leonori per il badminton; l”Hibiscus Beach’ di Ostia per il beach volley; il ‘Brunswick’ per il bowling; il Centro Sportivo ‘La Borghesiana’ per il calcio; il PalaCavicchi per la danza sportiva; l”Orange Futbolclub’ per il futsal; lo Sheraton Golf Club per il golf; il Centro Federale di via Avignonese e il campo delle ‘Tre Fontane’ per l’hockey; il Polo del Lido della FIN per il nuoto e la pallanuoto; il PalaFonte, il PalaTorrino e l”Honey Sport City’ per la pallavolo e il Tennis Club Garden e l”Oasi di Pace Sporting Club per il tennis.
La rassegna è partita nel 1992 dall’Olanda e ha coinvolto finora undici paesi europei. L’iscrizione è libera, al di là dell’orientamento e dell’identità di genere e dell’età.
La kermesse prevede anche incontri e confronti per la sezione ‘culturale’ e il match di pugilato valevole per il tricolore dei pesi massimi fra Luca D’Ortenzi e Sergio Romano in programma il 13 luglio a Ladispoli, a piazza Roberto Rossellini.
La candidatura di Roma è stata presentata da GayCS, il settore LGBT dell’AICS, l’Associazione Italiana Cultura e Sport, rappresentato per l’occasione dall’olimpionico Daniele Masala. Gli EuroGames sono promossi dall’EGLSF, l’European Gay Lesbian Sport Federation. L’appuntamento romano è sostenuto da una serie di istituzioni e amministrazioni pubbliche e da testimonial e ambasciatori, fra cui Vladimir Luxuria; Fabio Canino, il quale da poco ha dato alle stampe ‘Le parole che mancano al cuore’; Carlo Molfetta, oro ai Giochi del 2012 a Londra nel taekwondo; Raffaella Masciandri, ex guida da capitano della nazionale di pallacanestro; Nicole Bonamino, estremo difensore azzurro di hockey e Alessandro Spigai, plurimedagliato nel pattinaggio artistico.
Adriano Bartolacci Proietti, presidente degli imminenti Giochi, ha lanciato anche l’ambiziosa candidatura di Roma per organizzare l’edizione del 2026 dei Gay Games. La manifestazione è stata ideata dal dottor Tom Waddell proprio per promuovere lo spirito di inclusione e di partecipazione di tutti. La prima edizione risale al 1982, a San Francisco.

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