Gli obiettivi della FederMotonautica

Al Salone d’Onore del CONI premiati i protagonisti dello scorso anno nelle competizioni anche internazionali. Il presidente Giorgio Viscione ha illustrato la serie iniziative per migliorare il settore giovanile, la conoscenza e la partecipazione alle molteplici attività. Siglata un’intesa con il Comitato Paralimpico

Una lunga e affollata sfilata delle vedettes del 2024 e alcune indicazioni sulle imminenti iniziative illustrate dal nuovo presidente della Federazione Italiana Motonautica Giorgio Viscione hanno caratterizzato l’annuale appuntamento promosso e organizzato nella capitale, al Salone d’Onore del CONI, il Comitato Olimpico Nazionale. Il Foro Italico, per l’occasione, è stato frequentato da dirigenti, tecnici e dai protagonisti della scorsa stagione agonistica, sia nelle acque italiane che in quelle internazionali, di tutte le specialità e categorie, fra cui Giovanili, Circuito, Offshore, Diporto, Moto d’Acqua, Radiocomandata, Motosurf e Hydrofly.
La giornata di passerelle e celebrazioni è stata aperta dal presidente Giorgio Viscione, eletto alla guida della Federazione lo scorso novembre. Quarantottenne, romano, ex pilota con alcuni trofei e medaglie in bellamostra, fra cui relative a un secondo posto nel Mondiale del 2017 e a un bronzo conquistato agli Assoluti del 2014, Viscione ha svelato i programmi e gli obiettivi “per lo sviluppo della motonautica come attività di base, in linea con i piani di Sport e Salute”. Viscione, fra l’altro, con un passato nella Moto d’Acqua, ha rivelato di voler sollecitare l’allargamento dell’interesse e del coinvolgimento degli appassionati “oltre a quello agonistico”.
Accordi saranno sottoscritti per sostenere la “guida sicura”, per il noleggio e per l’accesso al credito da parte delle società. Sky ospiterà periodicamente negli spazi televisivi un approfondimento proprio per espandere l’interesse e la partecipazione al di là delle quasi “cinquecentomila barche a motore” attualmente registrate in Italia. Collaborazione assicurata con la Guardia Costiera e, naturalmente, con l’UIM, l’Union Internazionale Motonautique, istituita nel 1922, con base a Montecarlo e rappresentata nel Salone d’Onore del Foro Italico dal vertice Raffaele Chiulli.
Viscione, nell’ambito dei piani per l’allargamento della pratica sportiva, ha anche annunciato l’intesa con il Comitato Italiano Paralimpico, in particolare per le specialità da Diporto e della Radiocomandata. La FIM ha assicurato il coinvolgimento e il supporto dei tecnici federali, in quanto il CIP non ha ancora una sezione specifica riservata esclusivamente alla motonautica.
L’attenzione è rivolta anche alle barche da corsa storiche. Avviata nel 1988, la prima ufficialmente in Europa, l’iniziativa ha come obiettivo “il recupero, il restauro e il ritorno in acqua delle barche da corsa del passato”. Le manifestazioni, comunque, non sono competitive.
Immancabile il saluto audiovideo del presidente del CONI Giovanni Malagò, che ha sottolineato l’impegno della Federazione per incrementare la conoscenza e la visibilità della disciplina, per rafforzare il settore giovanile e la formazione tecnica e le scuole motonautiche nonostante una “restrizione dei contributi”.
La motonautica italiana vanta “una lunga storia di tradizioni di donne e uomini” protagonisti assoluti anche nelle competizioni internazionali.
E, come l’automobilismo e il motociclismo veloce, anche il settore ha oltrepassato i perimetri delle consuete alimentazioni dei motori per percorrere i sentieri dell’ambiente e del contrasto all’inquinamento con l’organizzazione del Mondiale degli scafi a alimentazione elettrica. Un arricchimento tecnologico e sportivo per sollecitare l’elettrificazione di mezzi marini e accelerare un recupero anche della
biodiversità.
La Federazione è stata fondata a metà dicembre del 1923 a Milano. Il primo presidente è stato Ferdinando di Savoia. Era il 1931. In calendario gli appuntamenti con l’inshore, l’offshore, le barche da corsa storiche, l’endurance, il diporto, l’hydrofly, le moto d’acqua e la radiocomandata.

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