
Iniziato il countdown per l’Olimpiade Invernale di Milano e Cortina d’Ampezzo in programma dal 6 al 22 febbraio del 2026. Intanto sono previste iniziative e incontri per promuovere e illustrare l’organizzazione dell’importante rassegna sportiva
I veli continuano ad essere sollevati, il programma man mano è svelato e le iniziative pian piano sono illustrate urbi et orbi. E, così, dopo gli incontri rivelatori nell’Alta Italia la gestione e il coordinamento dell’Olimpiade Invernale ha informato anche l’altra Italia, la rimanente parte della nostra penisola e i corrispondenti di quotidiani, radio e TV di oltre confine. Il palcoscenico, per l’occasione, è stato allestito nella capitale, in via del Plebiscito, in una sala di Palazzo Grazioli, riferimento della Stampa Estera, in cui sono intervenuti il ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi; il presidente del CONI e anche della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò accompagnato dall’amministratore delegato Andrea Varnier. Il filo conduttore ha riguardato ‘Milano Cortina 2026. I Giochi dell’Italia si presentano al mondo’.
I migliori specialisti del pianeta delle discipline sul ghiaccio e sulla neve sono attesi per il venticinquesimo appuntamento con la tradizionale rassegna sportiva. Saranno un centinaio i paesi rappresentati dagli almeno 3.500 atleti iscritti nelle 16 specialità e nelle 6 paralimpiche. 195 le medaglie d’oro e i relativi titoli in palio. 304 le sessioni in programma. Il 47% delle presenze agonistiche sono al femminile, in aumento, come le discipline, rispetto alla precedente esperienza del 2022 a Pechino. Oltre 2 miliardi gli interessati che seguiranno le molteplici evoluzioni sui vari mezzi di comunicazione.
“È un evento mondiale, tradizionalmente non equiparabile a quello estivo, ma, comunque, sempre di estrema importanza e prestigio”, ha rilevato Giovanni Malagò. La candidatura risale al giugno del 2017. È la terza volta che il nostro Paese ospita la versione invernale della manifestazione dei cinque cerchi multicolorati dopo quelle di Cortina d’Ampezzo nel 1956 e di Torino nel 2006 e la quarta in assoluto considerando l’Estiva di Roma nel 1960. Cortina con Saint Moritz, 1928 e 1948; Lake Placid, 1932 e 1980 e Innsbruck, 1964 e 1976, è la località che concede il bis nell’organizzazione. La cerimonia di apertura, con la probabile partecipazione del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, è in programma allo stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano, quella dell’epilogo all’Arena di Verona. La diversità degli scenari ha un unico precedente, nel 1984 a Sarajevo.
“La fiaccola olimpica viaggerà per almeno sessanta giorni toccando le città e le province dell’intera penisola e anche i luoghi riconosciuti e inseriti nella lista dell’UNESCO nel tour di oltre 12 mila chilometri”. Gli organizzatori sono pronti a selezionare i 18 mila volontari sulle quasi centomila candidature in arrivo da ogni parte del globo, fra cui da Italia, Stati Uniti, Francia, Cina e Germania. Diecimila proposte riguardano chi ha avuto una precedente esperienza.
“Una incredibile sollecitazione per la pratica sportiva, ma anche per il turismo della montagna, che potrà essere capitalizzata negli anni successivi al 2026”, ha ammesso il ministro Andrea Abodi. “Promozione e valorizzazione dei territori e non solo di quelli dell’arco alpino, ma anche della dorsale appenninica e delle zone dove la neve è sconosciuta o quasi”, ha sottolineato il responsabile del dicastero per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi. In una ricerca, fra l’altro, è emerso che “l’80% ritiene lo sport elemento essenziale per l’amicizia, l’educazione, il rispetto, l’impegno e anche componente fondamentale per affrontare le relazioni sociali e per la promozione dei valori essenziali, fra cui quelli sanitari”. Le discipline sportive e la relativa pratica, oltre a favorire il benessere fisico, rappresentano, “nell’83%” delle considerazioni anche “un riferimento per la pace, la solidarietà, l’uguaglianza di genere, la generale integrazione e le pari opportunità” comprese “le economiche”.
Il countdown per l’accensione del bracere olimpico è scandito dagli aggiornamenti continui su iniziative anche internazionali come ad Osaka, in Giappone, a metà aprile; da incontri, confronti ed esposizioni e dal completamento degli interventi sui futuri palcoscenici delle prove per la conquista di titoli e medaglie. A Bormio e a Cortina d’Ampezzo sono previste le competizioni dello sci alpino e anche quelle del biathlon. A Livigno spazio a snowboard e a freestyle. Sulla pista ‘Eugenio Monti’ le gare del bob e dello skeleton. Nello Stadio ‘Olimpico del Ghiaccio’ sono in programma le sfide del carling e, poi, nelle due regioni coinvolte, Lombardia e Veneto, le gare nordiche e del fondo e quelle di pattinaggio.
L’Italia dal 1924 ha collezionato 141 medaglie: 42 d’oro, 43 d’argento e 56 di bronzo. A Pechino nel 2022, nell’ultima edizione olimpica, la comitiva azzurra ha conquistato 2 titoli, 7 medaglie d’argento e 8 di bronzo. Nelle precedenti apparizioni sulla nostra penisola sono state ottenute 14 medaglie: a Cortina nel 1956 un oro e 2 argenti e a Torino nel 2006 per 5 volte è risuonato l’inno nazionale e in 6 occasioni gli atleti sono saliti sul gradino più basso del podio.
Nel 2030 l’Olimpiade Invernale sarà ospitata sulle Alpi francesi.