
Illustrato nella capitale il programma dell”Opera Festival’ dell’Arena di Verona, la cui Fondazione è guidata da Cecilia Gasdia. Oltre cinquanta le serate e un balletto previsto al Teatro Romano
Cinquantuno serate per esaltare cinque immortalità: il ‘Nabucco’, l”Aida’, ‘La Traviata’ e il ‘Rigoletto’ di Giuseppe Verdi e la ‘Carmen’ di Georges Bizet. La 102^ stagione proposta dall’Arena di Verona sarà arricchita anche da cinque extra di estremo richiamo, fra concerti e balletti: ‘Roberto Bolle and Friends’, il 22 e il 23 luglio; ‘Jonas Kaufmann in Opera’, il 3 agosto; ‘Carmina Burana’ di Carl Off, il 15 agosto; ‘Viva Vivaldi’, il 27 agosto e ‘Zorba il greco’ di Mikis Theodorakis, in scena al Teatro Romano il 26, il 27 e il 31 agosto.
Il programma del 2025 è stato illustrato nella sala romana della Stampa Estera di via del Plebiscito dalla sovrintendente della Fondazione Arena Cecilia Gasdia, la soprano operativa dal gennaio del 2018, alla presenza, fra gli altri, di Stefano Poda, che firma la regia, le scene, i costumi, le luci e le coreografie del ‘Nabucco’ caratterizzato da diversi cast: uno, in particolare, per la rappresentazione inaugurale del prossimo 13 giugno.
La serie di spettacoli saranno in cartellone fino al 6 settembre. Il suggestivo e storico scenario dell’Arena di Verona: l”Opera Festival’ è in grado di ospitare i migliori interpreti planetari del canto, della direzione, della danza con “graditi ritorni e la partecipazione di giovani emergenti”.
Dodici gli appuntamenti per la nuova produzione del ‘Nabucco’, dal 13 giugno al 5 settembre. Tredici le rappresentazioni dell”Aida’, dal 20 giugno al 4 settembre. Sei le serate dedicate a ‘La Traviata’, dal 27 giugno al 2 agosto. Quattro le esibizioni per il ‘Rigoletto’, dall’8 agosto al 6 settembre. Quattro le apparizioni della ‘Carmen’ di Georges Bizet, dal 4 luglio al 3 settembre. L’orario dell’inizio delle rappresentazioni varia leggermente: a giugno il sipario sarà alzato alle 21 e 30; a luglio alle 21 e 15 e ad agosto alle 21.
La veronese Cecilia Gasdia, 65 anni alla prossima vigilia di Ferragosto, nel corso della carriera ha registrato, da soprano, sedici dischi, di cui una decina direttamente dal vivo e prodotto un paio di dvd. Uno, fra l’altro, riguarda la ‘Turandot’ di Giacomo Puccini. È stata protagonista di una sessantina di interpretazioni del repertorio artistico. È la prima donna a ricoprire l’importante ruolo nella storia della Fondazione.
Quasi 250 i dipendenti cosiddetti ‘stabili’, che salgono ad oltre 1.400 nei mesi estivi per salvaguardare la stagione e assicurare il regolare svolgimento della rassegna.
Almeno 420 mila sono stati gli interessati e gli appassionati frequentatori degli spalti nel 2024, di cui quasi il 40% stranieri. “È l’ulteriore conferma dell’universalità dell’opera”. Da un paio d’anni, fra l’altro, “il canto lirico è stato riconosciuto Patrimonio dell’Umanità”.
E dopo sette anni sono stati completati i lavori di restauro e di ristrutturazione del monumento del capoluogo veneto sostenuti soprattutto da UniCredit, mentre la collaborazione per il varo della stagione è arrivata anche da altre aziende non solo con base operativa nella città veronese.
L’Arena, inoltre, nel 2026 sarà il riferimento di un paio di giornate dei Giochi Olimpici Invernali di Milano-Cortina.