Canottaggio sociale

Tris di iniziative della Federazione, sostenute da Sport e Salute, a favore soprattutto dei giovani fra integrazione e terapie

 

Canottaggio per l’attività sportiva, canottaggio per l’integrazione e l’inclusione sociale, canottaggio per una crescita atletica e fisica, canottaggio protagonista essenziale delle tre iniziative promosse dalla Federazione e sostenute da Sport e Salute. Le novità sono state illustrate a Roma, al Foro Italico, alla presenza, fra gli altri, dei vertici federali, dei rappresentanti di Sport e Salute, di Federsanità e dei plurimedagliati nelle varie categorie del remo come Federica Cesarini e Valentina Rodini, oro olimpico a Tokyo nel doppio dei pesi leggeri e il napoletano Marco Di Costanzo, bronzo a Rio de Janeiro nel 2016 nel due senza e anche nella capitale giapponese, ma nel quattro senza, nell’edizione targata 2020 e disputata l’anno dopo.
Il tris di progetti, ‘Remare in libertà’, ‘Sport terapia integrata’ e ‘#StudiErarioinFamiglia’, sono sostenuti con un impegno economico di 3 milioni e 500 mila euro da Sport e Salute guidata da Vito Cozzoli. ‘Remare in libertà’ prevede la collaborazione del Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità. L’obiettivo è di avvicinare alle attività remiere i giovani di cinque istituti penitenziari. Sport come spinta per un reinserimento sociale, forma di riscatto e riabilitazione personale. La parte atletica unita alla responsabilità sociale nel rispetto delle regole e degli avversari.
‘Sport Terapia Integrata’ è il programma condiviso con Federsanità coordinata da Tiziana Frittelli. “È ormai riconosciuto che il canottaggio è una disciplina sportiva completa con effetti benefici fisico-motori e psicologici”, ha rilevato il presidente della Federazione Italiana Canottaggio Giuseppe Abbagnale. Canottaggio come fase terapeutica, fra l’altro confermata da diversi studi e approfondimenti pratici.
Istituti scolastici, insegnanti, ragazzi e famiglie chiamate a raccolta per l’altro progetto della FederCanottaggio. Attività dedicata a giovani e giovanissimi di tutte le età. Un modo per associare studio e sport. La Federazione accompagnerà la crescita dei partecipanti attraverso la socializzazione, la preparazione sportiva e l’attenzione all’alimentazione.
Tre iniziative che hanno il comun denominatore la condivisione, la riabilitazione e l’impegno, oltre, naturalmente, l’attività fisica, comunque monitorata dai sanitari e dai tecnici. Una disciplina che negli anni ha offerto all’Italia sportiva numerosi protagonisti, in grado di conquistare medaglie e allori anche nelle grandi manifestazioni internazionali come i Giochi Olimpici e nell’appuntamento con il Mondiale e l’Europeo.

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