Il Festival nello ‘Spazio’

Primo capitolo della trilogia con ‘Tempo’ e ‘Suono’ nella rassegna di Nuova Consonanza in programma dal 9 novembre al 20 dicembre a Roma, Rieti, Ardea e Trevignano e caratterizzata da una trentina di concerti e altre iniziative

L’Auditorium-‘Parco della Musica’ dedicato a Ennio Morricone, il Teatro ‘Palladium’ alla Garbatella e, soprattutto, ‘La Pelanda’ nell’ex Mattatoio di Testaccio saranno gli scenari, dal 9 novembre al 20 dicembre, del Festival di Nuova Consonanza arrivato alla sessantaduesima organizzazione. La rassegna, promossa anche al di là dei confini geografici della capitale, ma non artistici e culturali, avrà come filo conduttore lo ‘Spazio’, capitolo iniziale di un tris composto anche da il ‘Tempo’ e da il ‘Suono’, che saranno approfonditi nelle prossime stagioni. L’ormai tradizionale cartellone è stato allestito con il contributo del Ministero di via del Collegio Romano attraverso la Direzione Generale dello Spettacolo e di quella delle Biblioteche e degli Istituti Culturali e della Regione Lazio e con il sostegno dell’Assessorato competente di Roma Capitale e di Zétema.
“Un programma per entrare e raccontare il presente dell’arte musicale multiforme”, ha rilevato Paolo Rotili, presidente di Nuova Consonanza, che alzerà il sipario il 9 novembre al Teatro Studio ‘Gianni Borgna’ con ‘Épos’, “parola, in greco”, riferimento dell’esibizione del quartetto romano, formato nel 2012, Blow Up Percussion, composto da Alessio Cavaliere, Pietro Pompei, Aurelio Scudetti e Flavio Tanzi.
“La parola spazio può essere interpretata come estensione, compresenza, concrezione, direzione, movimento, ma anche, al contrario, per significare immobilità, non certamente del suono”, ha ricordato Rotili nel corso della presentazione della manifestazione all’interno della libreria dell’Auditorium, dove il 23 novembre sarà protagonista l’Ensemble Modern di Francoforte con il sostegno dell’Accademia Tedesca di Villa Massimo. Prevista anche la prima assoluta di ‘Driften-Due Studi’ di Francesco Antonioni.
Il 29 novembre il concerto sarà dedicato a Marco Stroppa con il Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretta da Tonino Battista. Il 1° dicembre la serata è per Matteo D’Amico proprio in occasione del settantesimo compleanno. L’esibizione dei Sentieri selvaggi, diretti da Carlo Boccadoro, sarà preceduta da un incontro dello stesso compositore romano curato da Daniele Carnini.
Venti prime assolute, una trentina fra concerti, progetti sperimentali, performance, teatro musicale, convegni e altre iniziative caratterizzano l’annuale appuntamento targato 2025, che avrà un intenso programma a ‘La Pelanda’. Le esibizioni avranno un interessante prologo con inizio intorno alle ore 19.
Il 27 novembre, ‘Prospettive della composizione oggi’ e ‘Il madrigale rappresentativo’; il 28 novembre, ‘Xenakis. Le légend di Eer’; il 29 e il 30 novembre, ‘Aldo Clementi’, a cent’anni dalla nascita, con relativi ‘Collage romani’ per uno dei fondatori di Nuova Consonanza e, anche, alle ore 21, ‘Sincronie’; il 2 dicembre, ‘La corazzata Potemkin’, di Sergei Michajlovic Ejzenstejn; il 3 dicembre, ‘Quartetto Prometeo’; il 5 dicembre, ‘Lo spazio elettroacustico’; il 7 dicembre, ‘Multilatérale’; l’8 dicembre, ‘Suono, spazio, architettura’ e ‘I luoghi del suono’; il 9 dicembre, ‘Giorgio Nottoli’; il 10 dicembre, ‘Folk Songs’; il 12 dicembre, lo spettacolo multimediale ‘Karst’; il 13 dicembre il concerto della selezione di proposte inviate dai compositori under 40 da una trentina di paesi.
Il 14 dicembre, ‘Mass!’; il 15 dicembre, ‘Eidos’; il 17 dicembre, ‘Forte suono piano luce’; il 18 dicembre, ‘Comporre dialogante’ e il 20 dicembre il gran finale con il concerto dei finalisti del Concorso Internazionale di Composizione ‘Franco Evangelisti’.
Serata extra l’11 dicembre a Villa Medici in collaborazione con l’Accademia di Francia a Roma per ricordare Erik Satie nel centenario della scomparsa. Per l’occasione, dalle 10 e fino alle 22, nel Gran Salon, i pianisti Carlo Benedetti e Isenarda De Napoli sul prezioso strumento a mezza coda Pleyel noto anche come ‘Debussy’, suoneranno alternativamente 840 volte, come indicato dallo stesso Satie: le battute della composizione ‘Vexations’, che risale al 1893.
Il 18 novembre protagonista sarà il Teatro ‘Palladium’ con la presentazione del compact disk ‘Popsongs’ di Marcello Panni e, poi, ‘Trittico’ con ‘La scuola guida’, ‘Una mano di bridge’ e ‘Lo stratagemma dell’avvocato Manigoldi’, in coproduzione con la Fondazione Flavio Vespasiano e Roma Sinfonietta.
Per ‘I concerti in decentramento’ il Festival sarà presente con i gruppi e anche con i giovani solisti il 15 novembre nella Sala del Consiglio di Trevignano Romano dove si replicherà il 14 dicembre; il 16 novembre al Museo ‘Giacomo Manzù’ di Ardea e, nello stesso periodo, alla Biblioteca Paroniana di Rieti.

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