La Maserati nella storia

Esposizione straordinaria alla Galleria romana ‘Filippo Caracciolo’ dell’ACI di alcune testimonianze della produzione del ‘Tridente’, che festeggia i 110 anni di attività. Per gli interessati anche la monoposto di FormulaUno portata al titolo mondiale da Juan Manuel Fangio

Ricordare ed esaltare la storia di una delle vedette assolute della produzione italiana delle quattroruote motorizzate. La Maserati celebra i 110 anni nella Galleria ‘Filippo Caracciolo’ di Roma con il presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani che, nel corso del rituale taglio del nastro inaugurale dell’esposizione, ha sottolineato come il marchio “è simbolo di velocità ed eleganza testimoniato dai successi nelle competizioni sportive e dai modelli” circolanti sulle strade e sulle autostrade di tutto il mondo. È l’ennesima dimostrazione “del genio creativo italiano”.
‘Maserati, 110 anni di storia. La leggenda delle corse e del gran turismo’ è il riferimento dell’esposizione allestita nello spazio della Galleria di via Marsala per volontà e organizzazione della stessa ACI in collaborazione con il Museo nazionale dell’Automobile di Torino e di quello ‘Luciano Nicolis’. Cinque gli esemplari in bellamostra per rappresentare alcuni periodi dello scorso secolo. Gli anni Settanta sono caratterizzati da una ‘Indy America’ celeste e da una ‘Ghibli’ bianca. Le progettazioni sono state griffate da Giorgetto Giugiaro e da Alfredo Vignale.
Scorrendo il nastro all’indietro è possibile ammirare una ‘3500 GTI’ del 1962, bianca. Versione coupé, attualmente del Museo ‘Nicolis’. È stata la prima soluzione motoristica ad iniezione della Casa del ‘Tridente’. È datata 1960 la Maserati ‘3500 GTI’, versione quasi rara della ‘Spider’, di una tonalità particolare, verde petrolio e abbinata all’allestimento interno in pelle chiara.
E gli appassionati dell’automobilismo veloce possono rivolgere l’interesse alla ‘250F’ del 1954, rossa, con la quale il pilota argentino Juan Manuel Fangio ha conquistato il Mondiale di FormulaUno. La stessa monoposto, del MAUTO, ha trionfato in un paio di prove nella stagione targata 1957, quando Fangio, a 46 anni e 41 giorni, limite che ancora resiste, ha iscritto per la quinta volta il nome sull’immortale Albo d’Oro del Mondiale della specialità.
Juan Manuel Fangio, etichettato come ‘El Chueco’ e anche ‘El Maestro’, era nato a Balcarce il 24 giugno del 1911. Ha esordito in FormulaUno il 13 maggio del 1950, ma ha gareggiato anche in altre serie e categorie. Cinque gli allori planetari della massima competizione dell’automobilismo veloce conquistati nel 1951 con l’Alfa Romeo, nel 1954 e nel 1957 con la Maserati, nel 1955 con la Mercedes e nel 1956 alla guida di una Ferrari. Il primato ha resistito per 46 anni, fino al 2003, quando è stato spazzato da un altro ferrarista, ma europeo, il tedesco Michael Schumacher. Lo stop alla strepitosa carriera è arrivato il 6 luglio del 1958 dopo aver gestito il volante dell’Alfa Romeo, della Maserati, della Mercedes, della Ferrari e, nel finale, dell’argentina Sud Americana, della statunitense Novi Autoair Conditioner e di una monoposto con il nome proprio di Juan Manuel Fangio. È scomparso a Buenos Aires, a 84 anni, il 17 luglio del 1995.
La casa automobilistica è stata fondata da Alfieri Maserati il 1° dicembre del 1914 a Bologna. Dal 1939 la direzione è stata trasferita a Modena in seguito all’acquisizione da parte dell’imprenditore emiliano Adolfo Orsi. Dal 1968 al 1975 è stata di proprietà della francese Citroen, poi dell’industriale ed ex pilota Alejandro De Tomaso, finquando è passata nell’orbita della FIAT. Il ‘Tridente’, che ha ancora la base operativa a Modena, ha vinto un paio di volte il Mondiale piloti di FormuloUno e altre competizioni, fra cui di Endurance, la Targa Florio e la 500 miglia di Indianapolis. Dal 2022 è coinvolta nel campionato di FormulaE con il team Venturi Racing e da quest’anno anche in GT2. Sei leadership nella classifica finale della classe GT1. Dallo scorso ottobre l’amministratore delegato è Santo Ficili.
Le bellezze della tradizione, della creatività e della tipicità nazionale potranno essere ammirate gratuitamente fino al prossimo 18 gennaio del 2025 nella rinnovata e accogliente area della Galleria ‘Caracciolo’.

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