Consegnati i riconoscimenti al Tempio di Vibia Sabina e Adriano di piazza di Pietra per i migliori vini del Lazio. Una settantina i produttori che hanno presentato oltre duecento etichette a testimonianza di una crescita della qualità
Cin cin con i vini di qualità prodotti nella regione Lazio, le cui bottiglie erano in bellamostra nel suggestivo e storico Tempio di Vibia Sabina e Adriano. L’occasione è stata l’attesa cerimonia di consegna dei riconoscimenti relativi al Premio ‘Roma vino’ 2024 promosso dalla Camera di Commercio con il sostegno di AgroCamera e la collaborazione dell’Azienda Speciale Sviluppo e Territorio.
Alla passerella hanno partecipato 208 etichette in rappresentanza di 68 aziende. Un paio hanno varcato i confini regionali: la Barone G. R. Macrì della reggina Locri e la Cooperativa Cave des Onze Communes dell’aostana Aymavilles. Alla considerazione della commissione esaminatrice sono arrivate 29 produzioni dalla provincia di Roma, 15 da Frosinone, 12 da Latina, 7 dalla stretta cinta della capitale e 3 da Viterbo. A questo secondo appuntamento ha preso parte anche l’Istituto Tecnico Agrario ‘Emilio Sereni’ della periferia romana, in via Prenestina.
Quattordici le categorie con l’attribuzione di altrettanti podi. I massimi riconoscimenti sono andati alla pontina Villa Gianna per i ‘Vini bianchi tranquilli DOC, DOGC e DOP’ con il ‘Circeo Innato’ del 2023; all’agricola romana Pesoli Giulio per i ‘Rossi tranquilli DOC, DOCG e DOP’ con il ‘Roma Julius’ del 2023; alla famiglia Cotarella di Viterbo con il ‘Viognier Soente’ del 2023 e all’Agricola Belardi Giuseppe di Roma con lo ‘Chardonnay Incanto’ del 2023 per i ‘Vini tranquilli del Lazio IGP e IGT’ e all’Alma Vini con il ‘Syrah Sesto 21’ del 2022 per i ‘Rossi tranquilli IGP e IGT’.
La Famiglia Cotarella ha bissato il successo nella sezione riservata agli ‘Spumanti e’ ai ‘Frizzanti’ con ‘Est! Est!! Est!!! di Montefiascone DOP Best Brut’. Affermazione per il ‘Moscato di Terracina Passito Capitolium’ del 2021 della Cantina Sant’Andrea di Latina per i ‘Vini Liquorosi, Passiti e Muffati’, che ha ricevuto anche il Premio per il ‘Miglior vino di fattoria’ con la stessa etichetta. L’Agricola Pesoli Emilio con ‘Julius’ ha ritirato il riconoscimento come ‘Miglior vino prodotto da nuova impresa’ e da attività ‘femminile’.
Ad Alma Vini è stata assegnata la leadership per il ‘Miglior vino biologico’ e per i ‘bianchi tranquilli da vitigni autoctoni’ con il ‘Frascati Superiore DOGC 1960’ del 2023 e per quello ‘di interesse per i mercati nazionali ed esteri’ con il ‘Syrah Sesto 21’.
In Valle d’Aosta è finito il Premio per i ‘Rossi tranquilli da vitigni autoctoni’ con il ‘Mayolet Coin Noble’ del 2023. Per la ‘Migliore carta dei vini’ i riflettori della ribalta sono stati rivolti verso la romana ‘Osteria Palmira’ di via Abate Ugone.
Prima della rituale foto di gruppo per immortalare i premiati sono intervenuti Giancarlo Righini, assessore al Bilancio, alla Programmazione Economica, all’Agricoltura e alla Sovranità Alimentare, alla Caccia e alla Pesca, ai Parchi e alle Foreste della Regione Lazio; Manuela Chioccia, delegata alla Viabilità, alla Mobilità e alle Infrastrutture della Città Metropolitana di Roma Capitale; Lorenzo Tagliavanti, presidente della Camera di Commercio; Claudio Pica, vicepresidente di AgroCamera; Tiziana Torelli della Coldiretti; Daniele Brocchi della Confesercenti; il giornalista enogastronomico Fabio Turchetti e lo chef Giorgio Barchiesi, noto anche come ‘Giorgione’.
Lorenzo Tagliavanti ha sottolineato come nella regione è sempre soddisfacente “la qualità, la varietà e la caratteristica individualità”, ma ha anche indicato alcuni “pericoli”, fra cui “l’incapacità dei consumatori a percepire le eccellenze, la discesa delle vendite e la trasformazione del vino, dalla passata considerazione come alimento a una specie di surplus”. Intanto è in flessione la generale richiesta, ma non quella sulla qualità. L’attenzione è rivolta anche alle etichette, in particolare per la gradazione, possibilmente contenuta. 18 mila gli ettari destinati alla coltivazione della vite.
L’assessore Righini ha rivelato l’espansione della promozione anche sui mercati esteri dei vini del Lazio. Le proposte sono presenti nei vari appuntamenti internazionali, ma anche nell’importante rassegna del ‘Vinitaly’. L’ormai prossimo Giubileo sarà una vetrina fondamentale per sostenere la produzione della regione. Il ruolo e la funzione della ristorazione potrebbe essere decisivo per un altro impulso sulla conoscenza e per sollecitare l’apprezzamento per una futura richiesta.
Tiziana Torelli ha proposto anche l’apertura delle porte delle aziende per la degustazione, ma soprattutto per rivelare la tradizione e raccontare la storia dei vari vini. Un modo anche “per educare sulla tradizione dei vini e sul relativo consumo da parte delle nuove generazioni”.
La giornata di premiazioni è stata anche l’occasione per l’assessore Righini di annunciare il prossimo presidente dell’Arsial, l’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio, Massimiliano Raffa, che è l’attuale commissario straordinario.