Il cavallo alato

Venticinquesimo compleanno per Varenne, il trottatore italiano che ha vinto tutte le più importanti corse del mondo

Un’allettante torta a base di carote e mele per festeggiare i 25 anni di Varenne, uno dei più grandi, se non il massimo interprete del trotto di ogni tempo e a qualsiasi latitudine. Ha gareggiato e trionfato sulle piste dell’intero pianeta per quasi cinquantaquattro mesi, dal 4 aprile del 1998 al 28 settembre del 2002. 73 le corse disputate, condite e arricchite da ben 62 vittorie. Un lungo e fantastico viaggio, dal circuito di Bologna all’impianto canadese di Montreal.
Il percorso dello stratosferico Varenne, figlio dell’americano Waikiki Beach e dell’italiana Ialmaz, è iniziato il 19 maggio del 1995 nella ferrarese Copparo, all’interno dell’allevamento di Zenzalino. Il cavallo dal mantello baio oscuro ha avuto come primo proprietario-allenatore-driver il francese Jean-Pierre Dubois, che l’ha ceduto, poco dopo l’esordio, a Enzo Giordano. Il nome è dedicato al riferimento a Parigi dell’Ambasciata italiana in Francia in rue de Varenne. Il cavallo ha trovato il continuo e costante scenario nel centro ippico di Tor San Lorenzo, a due
passi dalla capitale, curato da Jori Turja e guidato per l’intera attività dal romano Giampaolo Minnucci. In sole tre occasioni l’andamento di Varenne è stato gestito da altri, alla prima in assoluto sulla pista del capoluogo emiliano da Jean-Pierre Dubois e nel 2002 per un paio di volte da Jorma Kontio.
 Il curriculum dell’ormai cinquantatreenne fantino romano è quasi sovrapponibile a quello di Varenne. Tre le vittorie nel prestigioso Derby italiano: nel 1998 con il cosiddetto ‘figlio del vento’; nel 2014 con Sugar Rey e nel 2018 con Zlatan. I festeggiamenti per il ‘cavallo bionico’ nel venticinquesimo compleanno, con una partecipazione limitata causa dei provvedimenti per evitare l’estensione dei contagi da Covid-19, sono stati l’occasione per ricordare i numerosi successi, fra cui, oltre che nel Derby italiano nel 1998, anche nel Gran Premio delle Nazioni a Milano nel 1999; nel Premio ENCAT nel 2001 e nel 2002; nel prestigioso Prix d’Amerique di Parigi nello stesso biennio; nel Gran Premio Lotteria di Agnano dal 2000 al 2002; nell’Elitloppet di Stoccolma nel 2001 e nel 2002 e nel Breeders Crown Meadowlands nel 2001.
Le affermazioni di Varenne hanno fruttato oltre 6 milioni di euro. L
a raccolta di montepremi più ampia e ricca della storia. Trottatore da record. Unico ad aver vinto le corse più importanti promosse sul pianeta nella stessa stagione, quella del 2001. Varenne è stato votato ‘Cavallo dell’anno’ in tre paesi: in Italia nel 2000, nel 2001 e nel 2002; in Francia nel 2001 e nel 2002 e negli Stati Uniti nel 2001.
 Alla conclusione dell’impareggiabile carriera è finito nell’area torinese di Vigone, nell’allevamento ‘Il Grifone’, per essere destinato e impegnato nella riproduzione di altri attuali e futuri protagonisti dei circuiti internazionali, in modo da rinnovare i successi della famiglia di Varenne. Cinque eredi, fra l’altro, hanno già trionfato nel Derby, la più importante corsa Italiana riservata al trotto. Dall’agosto dello scorso anno è stato trasferito nel pavese, all’Equicenter Monteleone, dove è stata organizzata la festa per l’annuale ricorrenza e per celebrare un mito, un formidabile e immortale rappresentante del nostro Paese nella storia del trotto mondiale.
Nel centro sportivo lombardo Varenne ha trovato l’amorevole custodia e le particolari attenzioni, fra l’altro, di Alessia Girani e Daniela Zilli.

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