A canestro. Finalmente!

Dopo 17 anni l’Italia conquista a Belgrado il pass per l’Olimpiade di Tokyo. L’ultima partecipazione ad Atene con l’argento

Mission Impossible? Macché. La catapulta italiana della pallacanestro devasta l”Aleksandar Nikolic’ di Belgrado e azzera le ambizioni olimpiche della strafavorita Serbia. Ovvero uno dei serbatoi maggiormente riforniti di talenti, come storicamente gli altri dei paesi della ex Jugoslavia. Gli azzurri guidati da Romeo Sacchetti hanno rivoltato il parquet, sconvolto le previsioni, sbancato il tavolo dei bookmakers, che indicavano la formazione di Igor Kokoskov pronta a intascare i ticket aerei per Tokyo ed essere la normale protagonista agli ormai imminenti Giochi dei cinque cerchi multicolorati. La più facile soluzione per gli esperti e gli osservatori della disciplina. E, invece, la coraggiosa dozzina azzurra non è stata la vittima sacrificale ed è riuscita a conquistare dopo ben 17 anni la massima platea planetaria dello sport, quella dell’Olimpiade. L’ultima apparizione risale al 2004, all’appuntamento greco di Atene dove il tricolore del basket è salito sul podio, sul secondo gradino. In finale la nazionale era stata superata dall’Argentina uguagliando il risultato di Mosca nel 1980. In quell’occasione la caduta nella sfida decisiva era stata causata dalla Jugoslavia.
L’applicazione, la precisione, la dedizione e la determinazione mostrata nei faccia-a-faccia da in o out ha annichilito la Serbia e ha portato gli azzurri a colorare l’orizzonte e l’aereo per la capitale dell’Estremo Oriente. Protocollato il cambiamento di programma e di rotta. La comitiva decolla da Roma e non da Belgrado. Una dopo l’altra sono state spazzate e riposte le selezioni della Repubblica Dominicana, di Portorico e della Serbia. Dall’iniziale lista era assente il Senegal archiviato a causa dei contagi da Covid-19, che ha coinvolto la delegazione africana. L’ultima sfida è stata una incontenibile passerella per la formazione di Sacchetti, 102 a 95 il punteggio passato alla storia e mai veramente in discussione.
Al preolimpico di Belgrado erano assenti nel gruppo azzurro i riconosciuti big, Marco Belinelli, Luigi Datome, acciaccato dalle fatiche della stagione e Danilo Gallinari, impegnato negli Stati Uniti nelle gare del torneo NBA con gli Atlanta Hawks. L’impresa è stata concretizzata da Awudu Abass, Simone Fontecchio, Niccolò Mannion, Riccardo Moraschini, Nicolò Melli, Alessandro Pajola, Achille Polonara, giudicato il miglior giocatore, Gianpaolo Ricci, Marco Spissu, Amedeo Tessitori, Stefano Tonut e Michele Vitali. Per i Giochi il Commissario Tecnico Romeo Sacchetti e i collaboratori Piero Bucchi, Paolo Galbiati ed Emanuele Molin erano costretti a trovare spazio a favore di Danilo Gallinari, che aveva pubblicamente e ufficialmente offerto la disponibilità a salire sul velivolo olimpico qualora la nazionale avesse conquistato il necessario pass. E così è stato. Sacchetti ha depennato dai dodici convocati Abass e inserito proprio Gallinari.
Tre i giorni del torneo olimpico del basket. l’Italia è stata inserita in quello ‘B’ con Germania, Australia e Nigeria, da affrontare alla ‘Saitama Super Arena’ rispettivamente il 25, il 28 e il 31 luglio. Nel primo raggruppamento sono presenti Francia, Iran, Repubblica Ceka e Stati Uniti e nell’altro, il ‘C’, Argentina, Giappone, Slovenia e Spagna. La coppia di testa di ogni girone direttamente agli ottavi oltre alle due migliori terze per gli scontri a eliminazione fatale.
Gli organizzatori giapponesi dei Giochi hanno annunciato il deserto sulle tribune per la risalita del numero dei contagi da Covid-19 e garantire una maggiore sicurezza sanitaria. In precedenza avevano ipotizzato la partecipazione sugli spalti solo di appassionati locali. L’aggiornata decisione è stata assorbita anche dal presidente del CIO, il Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach.

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