È tornata all'antico splendore e alla vista ammirata dei turisti e dei frequentatori di piazza del Campidoglio la Fontana della Dea Roma dopo gli interventi degli esperti della Sovrintendenza Capitolina e sostenuti dalla maison di Laura Biagiotti e da Intesa Sanpaolo. I lavori sono durati sei mesi e hanno riguardato il basamento d'epoca romana, l'impermeabilizzazione delle vasche, la revisione dell'impianto idrico, la pavimentazione circostante in sampietrini e l'ammodernamento dell'illuminazione. L'ultimo intervento di riabbellimento risaliva al 1994. La sensibilità per il patrimonio storico-artistico della città per gli sponsor è stata di 140 mila euro. Il velo sulla ripulita opera di Matteo Bartolini di Città di Castello è stato alzato anche dal sindaco Roberto Gualtieri e da chi ha coordinato, seguito e sostenuto i lavori. La Fontana è posta frontalmente alla piazza e 'protegge', affiancando, la doppia scalinata che porta all'Aula 'Giulio Cesare', quella del Consiglio Comunale, nella nicchia di una facciata di Palazzo Senatorio. La Fontana, in marmo, sarebbe stata realizzata fra il 1558 e il 1559 dallo scalpellino umbro seguendo il progetto di Michelangelo Buonarroti. Protagonisti Minerva e un paio di creazioni denominate inizialmente 'Nilo' e 'Tigri', poi trasformato in 'Tevere' con il completamento della lupa capitolina e dei gemelli, Remo e Romolo, intorno al 1583. Poi la Dea. A quel tempo non era prevista l'acqua, in quanto non arrivava sul Colle. È stato Papa Sisto V a voler realizzare un collegamento idrico anche per abbellire l'opera è costruire altre fontane pubbliche. Solo nel 1588 Matteo Bartolini da Castello, ma per alcuni Bartoloni e sempre dal centro adesso in provincia di Perugia, è stato incaricato di realizzare una fontana monumentale. Lo scultore era stato preferito nell'ambito di un concorso indetto dallo stesso Papa per festeggiare e celebrare la conclusione dei lavori per il nuovo acquedotto come, fra l'altro, testimoniano alcune scritte riportate sulla balaustra della stessa piazza. La Fontana è costituita da un doppio bacino in marmo collocato fra le statue del 'Nilo' e del 'Tevere' ed è decorata semplicemente con alcuni stemmi e inserita sulla piazza rispettando il disegno michelangiolesco. Minerva, con l'elmo, un'asta impugnata sulla destra e un globo nell'altra mano. Roberto Gualtieri e il sovrintendente Claudio Parisi Presicce hanno confermato anche la riqualificazione delle facciate degli immobili affacciati sul Campidoglio, ottimizzando le risorse del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in modo da esaltare, ancor di più, "il trionfo e la bellezza dell'arte nella città di Roma", la capitale d'Italia.
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