Quella monoposto di FormulaUno

Il settore dei motori sportivi in lutto. A Torino è scomparso Vincenzo Osella. Aveva 86 anni. Per una decina di stagioni la scuderia era stata nel circus dell’automobilismo veloce. Miglior risultato nel 1982 al Gran Premio di San Marino con il quarto posto di Jean-Pierre Jarier

La passione e le competenze sono andate al di là delle esigenze economiche necessarie per entrare nel circus e partecipare al Mondiale di FormulaUno anche se erano altri tempi e, soprattutto, restare nel gotha dell’automobilismo veloce per una decina di stagioni, dal 1980 al 1990. Vincenzo Osella, Enzo un po’ per tutti, aveva iniziato in un’officina con il genitore, nella provincia di Torino, dove, a Cambiano, era nato il 26 agosto del 1939. È scomparso negli ultimi giorni di settembre nel capoluogo piemontese all’età di 86 anni.
L’officina negli anni è stata trasformata in un vero e proprio laboratorio, ma anche nell’opportuna molla per inseguire il prestigioso obiettivo seguendo un sentiero più o meno illuminato dai responsi della pista e dall’incrollabile volontà di iscrivere il proprio nome sul grande e immortale album della storia della massima espressione dell’automobilismo sportivo. Per hobby dal 1957 si è seduto sul sedile per le prove rallistiche, prima come navigatore e, poi, al volante. L’acquisto di una Lotus Eleven ha consentito a Enzo Osella di essere iscritto ad alcune cronoscalate su strade collinari.
Una piega è arrivata nel 1963 quando ha iniziato la collaborazione con Carlo Abarth ed è conseguentemente migliorato nella specializzazione e nel rapporto con i telai e i motori. Pochi anni dopo, nel 1969, ha prelevato nel torinese le aziende e il reparto ‘Corse’ dell’Abarth, mentre alcuni stabilimenti sono stati assorbiti dalla FIAT. A quel punto è stata inevitabile la fondazione della Osella Corse: la prima gara è stata la cronoscalata nel Campionato Ford, quindi nel 1972 l’impegno nella FormulaDue e, infine, il massimo dell’aspirazione personale. L’Osella Engineering, di colore celeste, nel Mondiale di FormulaUno.
172 le gare disputate, però con 132 partenze, nel periodo in cui la scrematura delle monoposto avveniva nel giorno dell’ufficiale cronometraggio della vigilia. Il miglior risultato ottenuto dalla ‘celeste’ risale al 1982 nel Gran Premio di San Marino, sul circuito ‘Enzo e Dino Ferrari’ di Imola, con il quarto posto del francese Jean-Pierre Jarier sostenuto dal propulsore Ford-Cosworth dietro la coppia Rossa formata da Didier Pironi e Gilles Villeneuve e l’italiano Michele Alboreto sull’inglese Tyrrell.
Chiusa per disagi economici la prestigiosa parentesi della FormulaUno con una biennale appendice targata Fondmetal, Osella ha rivolto l’impegno soprattutto sulla sperimentazione e sulla produzione di prototipi di vetture ‘sport’. Numerosi i piloti che si sono avvicendati sul sedile di una Osella nelle molteplici categorie, fra cui Umberto Bonucci, Alex Caffi, l’americano di Roma Eddie Cheever, Simone Faggioli, Piercarlo Ghinzani, Jean-Pierre Jarier, Nicola Larini e il milanese Riccardo Paletti scomparso il 13 giugno dell’82 sulla pista canadese di Montreal a 24 anni nell’ottavo Gran Premio della carriera per un tragico incidente alla partenza.

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