Al via i lavori di manutenzione. Intanto potrà essere ammirata attraverso una vetrata e su una passerella anche per contingentare l’afflusso dei visitatori. Ipotizzato per il futuro anche il pagamento di un miniticket
Quattro fasi per lustrare la Fontana di Trevi, modificare il sistema dell’accoglienza e razionare l’afflusso dei visitatori. Il cronoprogramma, i particolari degli interventi e i costi sono stati svelati nella Sala delle Bandiere del Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri; dagli assessori alla Cultura Miguel Gotor e ai Grandi Eventi, alla Moda, allo Sport e al Turismo Alessandro Onorato e dal sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce.
Gli interventi dovrebbero iniziare nei prossimi giorni con lo svuotamento della vasca, l’installazione di pannelli trasparenti, in pratica una vetrata, per la visione del monumento e, poi, di una passerella anche per valutare l’intensità e l’entità della partecipazione, che sarà utile in futuro per contingentare gli ingressi. Sarà un modo anche per avere un posto di osservazione diverso e un po’ originale rispetto al consueto.
Il Campidoglio, fra l’altro, oltre a razionare gli ingressi per gli apprezzamenti ravvicinati da parte dei turisti, degli appassionati e dei semplici curiosi, ipotizza per il futuro, non prossimo, comunque, l’eventuale pagamento di un miniticket anche per assorbire i costi per la sorveglianza e la manutenzione. 1 o 2 euro, il sussurro non ufficiale dell’amministrazione comunale.
L’ultimo importante intervento risale al biennio 2014-2015 con il contributo della maison Fendi. In questa occasione, invece, i “327 mila 552 euro” necessari sono ricavati dal piano ‘Caput Mundi’, che, fra l’altro, coinvolge altre fontane monumentali della città. “Quattordici dovrebbero essere” ‘liberate’ dalle impalcature entro il prossimo dicembre per l’avvio del Giubileo ed essere completamente ammirabili dagli interessati. Roma è “la città dell’acqua con una specifica cultura” sul prezioso liquido.
I lavori prevedono una generale e approfondita ripulitura. “La Fontana”, è stato sottolineato, “è composta da leghe metalliche, travertino, conglomerato di cocciopesto, stucchi e nel frattempo sono sopraggiunti calcare e vegetazione”. Negli anni sono stati posti “numerosi corpi luminosi e delle mensole, che sono poco visibili”.
La Fontana di Trevi è appoggiata a una parete di Palazzo Poli, ma è più imponente con i suoi 26 metri. È di almeno 6 metri il differenziale con Palazzo Poli. La vasca della Fontana accoglie il lancio delle monetine, che secondo la tradizione vale come speranza per un ritorno nella Città Eterna. Nel 2022 sono state raccolte oltre 33 mila chili di monete valutabili in “un milione 432 mila 953 euro e 74 centesimi” per Giustino Trincia, direttore della Caritas Diocesana, a cui sono riservate.
La Fontana, alimentata dall’Acquedotto dell’Acqua Vergine, contiene quasi 300 mila litri del vitale liquido. A sollecitare la realizzazione è stato Papa Clemente XII nel 1731. La costruzione è stata iniziata da Nicola Salvi per essere conclusa da Giuseppe Pannini nel 1762 e da altri collaboratori. La Fontana di Trevi è stata protagonista anche in servizi fotografici e in alcuni film, fra cui ‘La Dolce Vita’ di Federico Fellini con la spettacolare bagno di Anita Ekberg, comunque da non imitare e ‘Totò Truffa ’62’ con l’indimenticabile gag della compravendita a un ingenuo turista di oltreconfine. Il sindaco Roberto Gualtieri ha ricordato che continueranno ad essere vietato i pic nic, ma non lo stazionamento sui bordi della celebre Fontana, che, a sentire l’assessore Alessandro Onorato, secondo alcuni studi, conta anche “12 mila presenze quotidiane e oltre 4 milioni nell’arco di un anno”.