La signora del tennis

Addio a Lea Pericoli. Aveva 89 anni. È ricordata per l’eleganza mostrata in campo e fuori e per essere stata il riferimento per il settore femminile. Ha vinto una trentina di tornei fra singolare, doppio e misto

Tennis in lutto. Quello italiano, in particolare. È scomparsa il 4 ottobre il riferimento storico del tennis femminile, Lea Pericoli. Aveva 89 anni. Era originaria di Milano. Era nata il 22 marzo del 1935, ma l’infanzia l’aveva passata in Africa dov’era impegnato il genitore, Filippo Pericoli, imprenditore. A 17 anni era ritornata nel nostro Paese appassionandosi alla specialità della racchetta.
Nella lunga attività Lea Pericoli ha vinto 13 tornei in singolare, altrettanti in doppio e 4 nel misto, fra cui uno con Nicola Pietrangeli, altra importante guida del tennis nazionale, nel 1959 sulla terra rossa di Istanbul. In singolare è arrivata 27 volte in finale vincendo dal 1958 al 1969, fra cui per un paio di occasioni il Torneo di Montecarlo nel 1962 e nel 1963. L’ultima affermazione a Il Cairo, agli Internazionali d’Egitto. Nel doppio, soprattutto con Silvana Lazzarino, alla partita decisiva è arrivata in 25 circostanze. Prestigiosi i successi a Montecarlo nel 1965 e il poker, dal 1963 al 1966. L’ultimo nel 1975, a quarant’anni, sulla terra rossa del Principato in coppia con Lucia Bassi. 9 le finali nel doppio misto con 4 affermazioni.
Agli Internazionali d’Italia la migliore prestazione ottenuta è stata la semifinale del 1967. 4 volte ha raggiunto gli ottavi al ‘Roland Garros’ di Parigi, nel 1955, nel 1960, nel 1964 e nel 1971 e, in tre circostanze sull’erba inglese di Wimbledon, nel 1965, nel 1967 e nel 1970. La prima vittoria agli Internazionali d’Italia risale alla stagione 1955 sulla francese Michelle Bourronais con un 6/3 6/0.
È ricordata per la sua eleganza in campo e fuori, ma anche per la determinazione, l’atletismo, la competitività e il modo difensivo caratterizzato soprattutto dai pallonetti. Piaceva ripetere la sconvolgente sorpresa riservata agli spettatori londinesi per l’abbigliamento indossato in un torneo di Wimbledon, all’epoca assolutamente inusuale e considerato scandaloso, o quasi.
Ha lasciato il gioco sui campi a una quarantina d’anni, ma non il tennis, che ha continuato a seguire e a commentare nei vari tornei e negli impegni delle squadre nazionali. Su Lea Pericoli il giornalista Gianni Clerici ha pubblicato un volume, ‘La Divina’. Lea Pericoli ha dato alle stampe quattro libri: nel 1976 ‘Quella bellissima vita’, secondo al premio ‘Bancarella Sport’; nel 2009 ‘C’era una volta il tennis. Dolce vita, vittorie e sconfitte di Nicola Pietrangeli’, unica segnalazione al femminile nel concorso ‘Gianni Brera’; nello stesso anno ‘Maldafrica. I ricordi della mia vita’ e nel 2011 ‘L’isola capovolta’.
Dal maggio del 2015 è inserita nella Walk of Fame con tanto di targa posta al Foro Italico.

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