Venticinquesimo Congresso Mondiale di Filosofia in programma per la prima volta a Roma con una partecipazione da record. Il riferimento è l’Università del’La Sapienza’
Oltre cinquemila partecipanti in rappresentanza di 115 paesi di tutti i continenti; almeno 350 argomenti affrontati negli incontri; un’ottantina di aule a disposizione e non solo nelle molteplici facoltà universitarie del’La Sapienza’ e quasi 200 studenti, anche dei licei dove la materia è approfondita per un triennio, con i numeri, probabilmente, destinati a lievitare per le continue adesioni. Un programma intenso e variegato caratterizza il venticinquesimo Congresso Mondiale di Filosofia organizzato per la prima volta a Roma con il riferimento posto, fino al prossimo 8 agosto, negli spazi dell’ateneo di piazzale Aldo Moro.
“Più che un congresso sembra un’olimpiade”, ha rilevato Luca Maria Scarantino, presidente del quinquennale appuntamento, che torna in Italia per la quarta volta, ma dopo oltre 65 anni. L’ultima, infatti, risale al 1958 a Venezia. In precedenza avevano ospitato il Congresso Bologna nel 1911 e Napoli nel 1924. È un’edizione da record assoluto con almeno il 20% di maggiori presenze rispetto alla più recente concentrazione di specialisti e interessati di Pechino. Ed “è un po’ inaspettata questa affluenza in quanto non era ipotizzabile una vera e propria invasione”.
Dell’ampia risposta all’importante richiamo culturalscientifico è naturalmente soddisfatto il sindaco Roberto Gualtieri, in quanto Roma continua ad essere al centro dell’interesse planetario anche con il cosiddetto ‘turismo congressuale’. Altro significativo spot per la Città Eterna, che, probabilmente, nel 2024 alzerà ancora il limite del numero delle presenze. Grandi eventi di arte, di concerti musicali, di visioni cinematografiche, di avvenimenti sportivi, in attesa della prevedibile e continuativa convocazione del prossimo anno per il il Giubileo. Gualtieri, però, ha allargato l’orizzonte del generale interesse “In questo periodo drammatico caratterizzato dal ritorno delle tensioni internazionali anche con gli scontri” nell’Est Europa e in Medio Oriente e l’imperativo che “la guerra sia la soluzione” e con i cosiddetti ‘cambiamenti climatici’ in grado di creare disagi alla produzione agricola e zootecnica e sollecitare le migrazioni. “il dialogo, lo studio e il confronto potrebbe agevolare il superamento delle divergenze”. Il Congresso “è aperto alla città e agli interessati”, in quanto non deve essere “un incontro a circuito limitato” come, fra l’altro, dimostrato dalle molteplici iniziative promosse in altre aree della capitale”. Tre appuntamenti allo Stadio Palatino di via San Gregorio con ‘Filosofia sotto le stesse’, in cui saranno esplorati i temi dell”Ispirazione’, di ‘Oltre la natura’ e delle ‘Menti’. Il tradizionale taglio del nastro e la discesa del sipario saranno all’insegna della musica, rispettivamente sul palcoscenico di Caracalla e nell’Aula Magna dell’Università romana con lo spettacolo proposto dall’orchestra popolare La notte della Taranta.
“Il dialogo deve essere lo strumento di comprensione, importante come la scienza, la ricerca, lo scambio dei saperi, l’approfondimento reciproco che devono diventare cooperazione e da utilizzare per superare le differenze in modo da costruire ponti” fra le varie popolazioni e “superare i confini” sociali, culturali e ideologici, ha sottolineato Antonella Polimeni, rettore dell’ateneo romano. La convinzione è “di promuovere e sostenere le attività di contaminazione delle conoscenze e il costante confronto fra studiosi e società civile convinti che l’Università debba contribuire al progresso e al generale miglioramento”.
Al Congresso sono previsti gli interventi dei rappresentanti del panorama dell’economia, delle imprese, dell’informazione, delle istituzioni, delle scienze e delle tecnologie di tutte le zone del pianeta terracqueo per un utile scambio di idee e tipicità e “scardinare le barriere disciplinari” e ridare l’interesse e sostenere l’impegno per “il complesso intreccio delle civiltà, dall’antichità ai nostri giorni del Terzo Millennio.
Il presidente del Comitato Organizzativo del Congresso Emidio Spinelli ha ricordato alcuni degli attesi contributi offerti “da Joyce Carol Oates, premio ‘Raymond Chandler’ alla ‘Carriera’ per i 65 romanzi e le raccolte di poesia e il teatro; da David Chalmers, esperto di ‘intelligenza artificiale’; Yuk Hui, studioso sui rapporti fra tecnologia e filosofia; da Ernie Lepore e dall’antropologa Veena Davis. ‘Donna Vita e Libertà’ alimenta una fase di riflessione sulle questioni di genere, che, comunque, saranno analizzate e discusse nel corso del Congresso.
Negli spazi espositivi dell’ateneo romano, nei pressi dell’Aula Magna, saranno allestite un paio di composizioni: una virtualmente immersiva sviluppata da Engineering e l’altra su ‘Antonio Gramsci. I quaderni, i libri, le riviste’.
Il Congresso, che ha ha come filo conduttore ‘La filosofia attraverso i confini’, è organizzato dall’International Federation of Philosophical Societies e dalla Società Filosofica Italiana e dall’Università del’La Sapienza’ con il sostegno della Presidenza dell’Unione Europea e di quella di Palazzo Chigi; del Ministero della Cultura e anche dell’Università e Ricerca; della Regione Lazio e del Comune di Roma. La prima edizione è stata promossa nel 1900 a Parigi in occasione dell’Esposizione Universale.
(foto: “La Sapienza“)