Stagione artistica 2017/2018
54° FESTIVAL NUOVA CONSONANZA trasposizioni illimitate
Debutta in prima assoluta al 54° Festival di Nuova Consonanza il 2 e 3 dicembre al Teatro Palladium l’esilarante opera-panettone di Domenico Turi e Federico Capitoni
Sabato 2 dicembre – Ore 21 Domenica 3 dicembre – Ore 18
Non è un paese per Veggy* opera-panettone in un atto (da un’idea originale di Federico Capitoni e Domenico Turi)
ore 20 incontro con gli artisti ore 21 spettacolo
musica di Domenico Turi (1986), drammaturgia e libretto di Federico Capitoni (1980)
Ivano Capocciama regia
CLAUDIO DIOTALLEVI, detto Veggy, il regista Gianluca Bocchino tenore
ORFEO, il compositore Giorgio Celenza baritono
CECILIA FARNESE, il soprano Damiana Mizzi soprano
SANTI NETTO, il direttore artistico Luca Cervoni tenore
SOFIA RICCARDI ROSSI FARNESE, la giornalista Chiara Osella mezzosoprano
CAV. ZAMPETTI, il sindaco della città Mauro Borgioni basso
Imago Sonora Ensemble Alice Cortegiani clarinetti, Misia Iannoni Sebastianini violino, Simone Chiominto violoncello, Samuele Telari fisarmonica, Mario Germani pianoforte, Luca Pomponi percussioni Andrea Ceraso direttore
In coproduzione con Fondazione Roma Tre – Teatro Palladium
Sponsor tecnico Terzo Suono
Teatro Palladium – Università Roma Tre Piazza Bartolomeo Romano 8, 00154 Roma
Biglietti: da 5 a 15 euro
Con una particolare attenzione per le opere di teatro musicale contemporaneo, che contraddistingue l’edizione del Festival di Nuova Consonanza di quest’anno, sabato 2 dicembre alle ore 21, con replica domenica 3 (ore 18), va in scena al Teatro Palladium la prima rappresentazione assoluta di Non è un paese per Veggy, esilarante e irriverente “opera-panettone” in un atto, musica di Domenico Turi, drammaturgia e libretto di Federico Capitoni per la regia Ivano Capocciama, affidato a giovani ma già affermati interpreti. Prodotta da Nuova Consonanza e Fondazione Roma Tre – Teatro Palladium, prima opera-panettone della storia, Non è un paese per Veggy non salva praticamente nessuno! “L’opera spara su tutti. – racconta Federico Capitoni – Sui vegani e sui non vegani, sui radical chic, sui finti intellettuali, sui cafoni, sui conformisti, sulle dinamiche impure del mondo dello spettacolo e della cultura, sicché ogni riferimento nell’opera a fatti o persone è sì casuale, ma fino a un certo punto… Il tentativo dell’opera-panettone (pensata cioè secondo gli stilemi linguistici dei B-movie) è quello di sperimentare all’interno di una forma classica (l’opera) contenuti e linguaggi attuali e volutamente volgari, non solo per quanto concerne l’aspetto verbale, ma anche riguardo alla drammaturgia musicale. Alle forme classiche della lirica – l’aria, il duetto, la cavatina, il lamento e il coro finale – si intrecciano quelle della cultura moderna più prosaica e di consumo: il jingle, il rap, la canzone sanremese”. Esile e veloce è la trama dell’opera: allo Snobe Theatre si prova la messa in scena del melologo nutrizionista e ambientalista “Zucchero di canna”, ma la politica retrograda e prezzolata di chi gestisce il teatro manda tutto all’aria costringendo la compagnia a far virare tutto in un’opera becera e volgare per andare incontro al pubblico. A restare davvero deluso e sconfitto sarà però solo il regista, l’unico che credeva nell’operazione. Ad eseguire Veggy sarà l’ensemble Imago Sonora, giovane formazione in residenza presso la Filarmonica Romana per il repertorio della musica d’oggi cui sono state affidate già diverse prime assolute, diretta da Andrea Ceraso. Solisti saranno altrettanto giovani e già affermati interpreti: Gianluca Bocchino (tenore), Giorgio Celenza (baritono), Damiana Mizzi (soprano), Luca Cervoni (tenore), Chiara Osella (mezzosoprano) e Mauro Borgioni (basso).
La serata sarà introdotta alle ore 20 dall’incontro degli autori con il pubblico, cui parteciperà anche Lucio Gregoretti presidente di Nuova Consonanza.
Il 54° Festival di Nuova Consonanza è realizzato con il contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo – Direzione Generale Spettacolo e Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali, della Regione Lazio – Assessorato alla Cultura e alle Politiche Giovanili e di Roma Capitale – Assessorato alla Crescita culturale, nell’ambito dell’Avviso pubblico “Contemporaneamente Roma 2017”, con il sostegno della SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori. Anche quest’anno proseguono le coproduzioni e collaborazioni prestigiose come quelle con la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, il MACRO, Zétema, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America in Italia, il Festival Romaeuropa, il Reate Festival, Roma Sinfonietta, Opera InCanto, la Fondazione Teatro Palladium – Università degli Studi Roma Tre, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese, il Conservatorio di Musica Santa Cecilia di Roma e il Conservatorio di Musica Ottorino Respighi di Latina, il Goethe-Institut Rom, il Forum Austriaco di Cultura a Roma e, per la prima volta, il Teatro di Roma, a sancire ancora una volta la dimensione interculturale del fare musica oggi.
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Domenico Turi (1986) Si diploma in pianoforte sotto la guida di R. Marini e in composizione con M. D’Amico presso il Conservatorio S. Cecilia di Roma. Ha ricevuto commissioni dal Teatro La Fenice di Venezia, dall’Accademia Filarmonica Romana, dalla Camerata Italica, Amici della Musica di Foligno e dal Festival Nuova Consonanza. Sue composizioni inoltre sono state eseguite in vari festival e concerti, in Italia e all’estero: Francia, Germania, Gran Bretagna, Giappone, Finlandia, Austria, Arzebajan, Olanda, Ungheria, Romania, Cina, Lituania, Slovacchia, Svizzera e Messico. Ha scritto inoltre musiche per spettacoli teatrali, cortometraggi e documentari con registi come I. Fei, E. Rocca, D. Gattai, E. Achiardi, E. Crialesi e W. Alvarenga. Nel 2013 ha fondato l’ensemble Imago Sonora di cui è direttore artistico.
Federico Capitoni (1980) Giornalista professionista, laureato in Scienze della comunicazione e in Filosofia, è tra i critici musicali de la Repubblica. È stato caporedattore di Musikbox, rivista di rock progressivo, e ha co-fondato e diretto Rondò, bimestrale di musica classica e jazz. Collabora anche con Il Sole 24 Ore, Il manifesto, Avvenire e le maggiori riviste musicali, quali Amadeus, Classic Voice, Classic Rock. Autore, conduttore e regista radiofonico, ha ideato e condotto programmi per Radio Città Futura, Radio Rai e Radio Vaticana. È tra i conduttori di Wikimusic su Rai Radio3. Insegna critica musicale al Master in critica giornalistica dell’Accademia Nazionale D’Arte Drammatica S. D’Amico. Tra i suoi ultimi libri: Guida ai musicisti che rompono. Da Beethoven a Lady Gaga (Giudizio Universale, 2011); La verità che si sente. La musica come strumento di conoscenza (Asterios, 2013); La critica musicale (Carocci, 2015); In C, opera aperta. Guida al capolavoro di Terry Riley (Arcana, 2016). Teacher di P4C (Philosophy for Children & Community), è attivo anche come filosofo pratico.
Ivano Capocciama (1985) Attore e regista, dottorando in Studi letterari e culturali presso l’Università di Bologna, ha conseguito con il massimo dei voti il diploma di secondo livello in regia del teatro musicale (Conservatorio di Frosinone, 2013), la laurea specialistica in Studi teatrali (2008) e la laurea in Storia e pratiche delle arti, della musica e dello spettacolo presso l’Università dell’Aquila (2006). Ha frequentato il master Arts & Cultural Skills for Management presso l’Università LUISS di Roma e i workshop The actor who dances (2010) e Training d’attore (2011) presso l’Odin Teatret (Holstebro, Danimarca). Studioso di teatro, si occupa di regia, recitazione e drammaturgia. Il suo lavoro passa attraverso la letteratura drammatica moderna e contemporanea, la storiografia teatrale europea, i teatri laboratorio, l’antropologia teatrale e, soprattutto, i rapporti tra drammaturgia e spettacolo. Dal 2004 collabora con diversi istituti scolastici e scuole di recitazione.
Andrea Ceraso Pianista, direttore d’ensemble e d’orchestra, ha studiato e si è perfezionato con B. Aprea, M. Angius, D. Lucantoni, P. Bellugi, N. Samale, M. Arena. Dal 2013 è direttore dell’ensemble Imago Sonora, in residence per la musica contemporanea presso l’Accademia Filarmonica Romana. Ha partecipato a numerosi concerti organizzati da istituzioni di rilievo internazionale, tra cui l’Accademia Filarmonica Romana, il Festival Nuova Consonanza, il Festival Play It, il Festival Euro Mediterraneo, l’Emufest, nonché l’Accademia Nazionale di S. Cecilia, per cui è stato assistente alla direzione musicale di M. Angius. Nel 2017 gli è stata affidata la direzione della finale del Concorso Internazionale di Composizione Valentino Bucchi. Ha all’attivo più di cinquanta prime esecuzioni tra assolute e italiane, tra cui l’ultimo lavoro di G. Manzoni, Thanatopsis.
Gianluca Bocchino Tenore italiano. Inizia a studiare a Benevento, dove incontra il basso S. Pagliuca che lo educa già sedicenne al canto lirico. Si laurea brillantemente in canto lirico al Conservatorio N. Sala con H. Vartanian. Riceve il diploma di merito dell’Accademia Chigiana di Siena e due borse di studio dall’Accademia di S. Cecilia di Roma. Si perfeziona con R. Scotto, R. Kabaivanska, A. Zedda, N. Miricioiu, E. Norberg-Schulz. Premiato come miglior tenore vince il 64° Concorso per giovani cantanti lirici del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto, aggiudicandosi il premio speciale Cesare Valletti. Inizia con una vocalità da tenore lirico-leggero ricoprendo ruoli rossiniani e barocchi; la sua voce matura spaziando così verso un repertorio più lirico, affrontando anche le difficoltà tecnico-musicali-vocali della musica contemporanea. Canta sotto la direzione dei più importanti direttori d’orchestra in teatri italiani ed esteri.
Giorgio Celenza Baritono, inizia all’età di 13 anni lo studio del pianoforte con D. De Ninis e si diploma nel 2009 con il massimo dei voti. All’età di 20 anni inizia lo studio del canto con A. Muscente, con la quale si diploma con il massimo dei voti nel 2011 al Conservatorio di Pescara. Attualmente vive a Valencia, dove si perfeziona con il baritono D. Menéndez. Nel 2007 debutta ne La serva padrona di G. B. Pergolesi nel ruolo di Uberto, sotto la direzione di J. M. Sciutto. Tra gli altri ruoli interpretati: Balanzone (La serva scaltra, A. Hasse), Nardo (La finta giardiniera, W. A. Mozart), Papageno (Die Zauberflöte), il marito (Amelia al ballo, G. Menotti), Conte di Ceprano (Rigoletto), Masetto (Don Giovanni), Badúr (La donna serpente, A. Casella), Gelone (L’Orontea, Cesti), il Senatore (Un’infinita primavera attendo, D. Carnini), Don Pasquale. Il suo repertorio comprende brani in prima esecuzione (tra tutti, Thanatopsis di G. Manzoni) e di musica sacra.
Damiana Mizzi Diplomata in canto al Conservatorio di Monopoli, si è perfezionata con A. Felle e M. Devia. Ha frequentato l’Accademia Rossiniana di Pesaro (A. Zedda) e l’Opera studio dell’Accademia di S. Cecilia, seguita da R. Scotto. Finalista nel concorso Operalia 2017, ha vinto il 63° Concorso As.Li.Co., la X edizione del Concorso Lirico Int. O. Ziino, premio straordinario alla 51ª edizione del Concorso Int. F. Viñas. Ha debuttato nel 2004 il ruolo di Rosina (Il Barbiere di Siviglia, Paisiello), a cui seguono tra i tanti Despina (Così fan tutte), Elisetta (Il matrimonio segreto), Serpina (La serva padrona), Lauretta (Gianni Schicchi), il ruolo titolo ne La piccola volpe astuta di Janáček, Giulietta (I Capuleti e i Montecchi), Nannetta (Falstaff), Corinna (Il viaggio a Reims), Elena (Il cappello di paglia), Musetta (La bohème), protagonista in La stanza di Lena di D. Carnini, un ruolo in Il Medico dei pazzi (G. Battistelli).
Chiara Osella Vincitrice del concorso TLS A. Belli di Spoleto, debutta ne La traviata. Membro del Centre Plácido Domingo del Palau de les Arts di Valencia, si esibisce al fianco dello stesso Domingo in Simon Boccanegra diretta da E. Pidò e nelle opere vivaldiane L’incoronazione di Dario e Juditha Triumphans con F. M. Sardelli. Per l’Innsbrucker Festwochen der Alten Musik è Eco in Narciso di Scarlatti sotto la direzione di F. Biondi, Cherubino ne Le nozze di Figaro al Teatro Regio di Torino, la Sig.ra Guidotti ne I due timidi di N. Rota al Reate Festival. Attiva interprete del repertorio contemporaneo, si esibisce in prime assolute di L. Gregoretti, M. Panni, D. Carnini, A. Cera, V. Sannicandro diretta da M. Angius, C. Boccadoro e G. Bonolis. L’attività concertistica include sedi quali Seoul Arts Center, Auditorium Parco della Musica di Roma, Auditorium del Lingotto di Torino, Palais de l’Unesco di Parigi.
Luca Cervoni Si è diplomato in canto al Conservatorio di Roma, perfezionandosi in canto madrigalistico con A. Quarta e con R. Alessandrini ai corsi internazionali di musica antica di Urbino. Nel 2007 è stato fra i vincitori del concorso per il quattrocentenario de L’Orfeo di Monteverdi a Mantova. Tra i fondatori dell’ensemble AbChordis, diretto da A. Buccarella, collabora con Concerto Romano diretto da A. Quarta; ha lavorato con Collegium vocale Gent diretto da P. Herreweghe, con R. Alessandrini e Concerto Italiano, con C. Cavina (La Venexiana), con l’ensemble Mare Nostrum diretto da A. De Carlo, con A. Florio e la Cappella Neapolitana. Nel 2016 ha preso parte a Un’infinita primavera attendo di D. Cardini, una produzione della Filarmonica Romana in scena al teatro Palladium di Roma. Nel settembre 2017 ha interpretato Celindo ne La Doriclea di Stradella al Parco della Musica di Roma con l’ensemble Il Pomo d’Oro. Ha inciso per Christophorus, Arcana, Glossa, Sony DHM.
Mauro Borgioni Ha studiato canto presso la Scuola Civica di Milano e il Conservatorio di Cesena, perfezionandosi alla Fondation Royaumont di Parigi. Ha collaborato con vari ensemble e orchestre e cantato con importanti direttori e musicisti tra cui R. Alessandrini, D. Fasolis, T. Brock, J. Valchua, R. Zarpellon, J. Webb, L. Ghielmi. Specializzato nel repertorio barocco, ha interpretato Orfeo e Apollo (L’Orfeo, Monteverdi); Pastore e Caronte (L’Euridice, Caccini); Aeneas (Dido & Aeneas, Purcell), Masetto. Tra le opere sacre Vespro della Beata Vergine (Monteverdi); Oratorio di Natale, Matthaus & Johannes Passion, Messa in Si minore (Bach); Messiah e La Resurrezione (Handel). È stato inoltre The Traveller in Curlew River e Noe (Noye’s Fludde, Britten), Aye (Akhnathen, P. Glass). Ha inciso per Alpha-Prod, Elucevanlestelle Records, Brilliant Classics, Stradivarius, K617, Glossa, Ricercar, fraBernardo e per emittenti radiofoniche e televisive.
Imago Sonora Ensemble Formato nel 2013 a Roma, si dedica specificatamente all’esecuzione del repertorio dal Novecento a oggi. Dopo l’esordio presso la Sala Casella dell’Accademia Filarmonica Romana, ha partecipato a importanti festival, quali il Mantova Chamber Music Festival, il Festival Play It di Firenze, nonché a più edizioni del Festival Nuova Consonanza. Dal 2014 al 2016 ha collaborato con il Dipartimento di composizione del Conservatorio S. Cecilia di Roma ed è attualmente ensemble in residence presso l’Accademia Filarmonica Romana. Ha al suo attivo più di quaranta prime esecuzioni assolute di compositori italiani e stranieri come Thanatopsis di G. Manzoni e diverse prime esecuzioni italiane come Singing in the dead of night di J. Wolf. Nel 2015 ha eseguito le composizioni finaliste del Premio Evangelisti e nel 2017 le composizioni finaliste del Premio Bucchi, entrambi i concerti sono stati trasmessi da Rai Radio3.
Teatro Palladium – Università Roma Tre Sito ufficiale: http://teatropalladium.uniroma3.it/ Pagina FB: https://www.facebook.com/search/top/?q=teatro%20palladium
Prezzi spettacoli: intero € 15 / ridotto € 10 / studenti € 5
Prevendite: biglietteria.palladium@uniroma3.it – tel. 327 2463456 (orario 10:00-13:00 / 15:00 – 20:00) http://www.liveticket.it/TeatroPalladium
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